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13/08/2011 06:04 CEST - Masters 1000 Montreal

Tsonga prenota la sfida con Nole

TENNIS - Tsonga conferma il suo grande momento di forma ed i suoi progressi sul piano mentale con una prestazione di grande concretezza contro Almagro. Straordinaria dimostrazione di forza di Djokovic che ha annientato Monfils in una partita a senso unico. Ora i due si affronteranno nella semifinale clou sabato sera. Da Montreal, Vanni Gibertini

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Gli schermi giganti dell’Uniprix Stadium ai cambi di campo mostrano video clip di azioni di gioco recenti e meno recenti, spot pubblicitari degli sponsor e spezzoni girati dal blogger del torneo, un simpatico individuo vestito in maniera molto alternativa che scherza con tutti i giocatori. Uno dei tennisti più gettonati è Jo Wilfried Tsonga: lo fanno vedere mentre mangia la pasta, mentre sorride alle telecamere, mentre sfila alla festa dei giocatori, mentre balla la tecno nell’auto della transportation. D’altra parte come si direbbe a Palazzo Chigi, è “giovane, bello ed abbronzato”, e se parli anche francese da queste parti diventi subito un idolo. Poi qui ha pure cominciato a vincere grosso: semifinale due anni fa battendo Federer ai quarti, e semifinale anche quest’anno dopo che ha passato a pieni voti la prova del nove disponendo di Nicolas Almagro con un perentorio 6-4, 6-4 in 1 ora e 27 minuti.

Lo spagnolo ha iniziato il match servendo il 95% di prime palle per evitare le cannonate che hanno incrinato l’armatura di Federer giovedì sera, ma proprio come era successo nello showdown contro il campione svizzero, il nuovo Tsonga versione Montreal 2011 si è rivelato cinico ed opportunista: una palla break gli basta per chiudere il primo set. I colpi del transalpino scardinano il palleggio da fondo di Almagro, il quale è davvero ammirevole per quello che prova a fare: varia il servizio, cerca di alternare velocità e direzioni, ma mostra sempre più segnali di scoramento man mano che capisce che il risultato del match non dipende da lui, ma da quante delle cannonate che spara il suo avversario rimangano in campo o meno. Da top 10 quale è lo spagnolo si aggrappa al match, rimane pari fino al 4-4, quando però, dopo un punto rimediato da Tsonga con un lob in recupero, commette i tre errori gratuiti che danno il via libera all’avversario, anche se quest’ultimo trova il modo di complicarsi un po’ la vita nel game conclusivo. “Oggi mi sentivo un po’ stanco, il match di ieri mi ha portato via parecchia stamina – ha detto uno Tsonga molto lucido che ha anche spiegato come “per questo motivo ho deciso di concentrarmi solo su alcuni game di risposta e cercare di tenere il mio servizio”. Beh, missione compiuta!

Il suo avversario in semifinale sarà il Novak pigliatutto di questo 2011, che ha annientato Gael Monfils in quello che doveva essere l’incontro clou della giornata. Il problema, però, per Monfils e per gli 11.000 spettatori è che sia Djokovic sia Monfils giocano un tennis molto simile, incentrato su scambi a ritmo sostenuto da fondo, facendo leva anche sulla rapidità degli spostamenti e sulle capacità di recupero. Ma Djokovic al momento riesce fare tutto meglio di Gael. E nel tennis non c’è cosa peggiore di incontrare uno che gioca come te e che fa tutto un po’ meglio di te.
Dall’1-2 nel primo set, Monfils ha vinto un solo gioco su 10, e per farlo ha dovuto recuperare da 0-40. Sul 6-2, 5-0, anche per dare un po’ di soddisfazione al pubblico presente (e profumatamente pagante), ha inscenato una pantomima cui Djokovic, da burlone qual è, si è ben prestato, allungando la partita di una decina di minuti ma senza cambiare il risultato finale che era già scritto da tempo. Grande partecipazione del pubblico durante il match, soprattutto della rumorosa rappresentanza serba residente in Quebec, che nel corso della settimana ha regalato a Djokovic un suo ritratto per ringraziarlo di essere una così importante ispirazione per le comunità di suoi connazionali sparsi per il mondo.
Prima di congedare tutti per la serata, Nole non ha tradito la sua fama di grande comunicatore, prestandosi per un doppio di minitennis con alcuni bambini del programma Petit As di Tennis Canada. Ha poi anche intrattenuto tutti quanti quando, durante la videoconferenza con Toronto, a causa di problemi all’audio, tentava di spiegare alla reporter come fare per comunicare la domanda: “Riesci a spiegarmela a gesti? Prova a mettere il microfono più vicino alla bocca. Lo so che detta così può sembrare poco educato, ma magari funziona”. Nella stessa conferenza stampa (disponibile in formato audio qui su Ubitennis) ha anche affermato di aver giocato in questo quarto di finale uno dei migliori match della carriera.
Con questa vittoria il serbo porta il suo record per la stagione a 52-1, cementificando sempre più la sua leadership in classifica ed il suo ruolo di padrone del tennis.

A questo punto sembra che la semifinale della parte alta del tabellone tra Tsonga e Djokovic consegnerà alla finale di domenica (per la quale è previsto tempo molto incerto) il favorito alla vittoria della Rogers Cup 2011, dato che sia Nole sia Jo sono almeno sulla carta superiori sia a Fish sia a Tipsarevic.

I risultati completi

[1] N Djokovic (SRB) d [5] G Monfils (FRA) 62 61
[6] M Fish (USA) d [14] S Wawrinka (SUI) 63 67(8) 60
J Tipsarevic (SRB) d [7] T Berdych (CZE) 64 64
[13] J Tsonga (FRA) d [8] N Almagro (ESP) 64 64

Vanni Gibertini

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