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15/08/2011 00:31 CEST - wta toronto

Serena pronta per un altro titolo

TENNIS - Non c'è storia nella seconda semifinale, che Serena vince per 6-3 6-3. Prestazione mostruosa al servizio per l'americana, che ottiene il 93% dei punti con la prima (100% nel secondo set, in cui serve il 70% di prime palle). Restano solo le briciole per la bielorussa n.4 del mondo, nonostante una buona partita da parte sua. Da Toronto, Francesca Sarzetto

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S. Williams b. V. Azarenka 6-3 6-3

In questa serata fresca e con qualche folata di vento, ma ben poca cosa rispetto ai giorni scorsi, scendono in campo la più alta testa di serie rimasta, Victoria Azarenka, e la giocatrice con la classifica più bassa e più bugiarda, Serena Williams. Lo stadio è quasi pieno, anche in vista della partita tra le leggende Agassi e Courier, programmata dopo la semifinale, e il tifo sembra equamente diviso tra le due contendenti.

Serena sembra più preoccupata del look che della sua avversaria, e si presenta con delle ciocche viola tra i capelli e le lunghe unghie rosa confetto. All'inizio però la Azarenka sembra ingranare prima, e si procura una palla break già nel primo gioco, ma non riesce a sfruttarla, e il challenge conferma che la sua palla è fuori. Nel gioco successivo la Azarenka invoca nuovamente il falco, e ancora sbaglia, bruciandosi due opportunità su tre nei primi due giochi.

Il set prosegue liscio fino al 3-2 Williams, che a questo punto comincia ad ingranare con il gioco e spesso sfonda l'avversaria, ottenendo il primo break dell'incontro. Victoria però non ci sta, e riequilibra subito la situazione, strappando il servizio a Serena con un rovescio lungolinea vincente per il 4-3. La girandola dei break però non finisce qui, e la Williams si riporta subito in vantaggio con una risposta vincente, per poi chiudere il set sul suo servizio 6-3 con un ace. Si dirige sicura verso la sedia ma Victoria chiama il suo ultimo challenge: la palla ha preso un millimetro di riga, niente da fare.

Nel secondo set la bielorussa resta ancora incollata a Serena solo fino al 2-2: già nel quinto gioco deve fronteggiare tre palle break, ma in qualche modo si salva, spingendo di più e costringendo Serena all'errore, per poi esplodere in un sonoro "Come on!" quando porta a casa il gioco con un ace. A proposito di suoni, temevo per il mio udito essendo a bordocampo a sentire i suoi grugniti, ma dal vivo non è così male come pensavo. Serena intanto non risparmia qualche occhiataccia alla giudice di linea della linea di fondocampo, che a volte impiega uno o due decimi di secondo più del previsto a chiamare fuori alcune palle della Azarenka, ma le chiamate comunque sono giuste e tutto finisce lì.

Quel gioco che la porta sul 3-2 resterà comunque l'ultimo per la bionda Victoria, che non riesce più ad arginare lo strapotere Williams. Serena si lancia in quattro giochi consecutivi, durante i quali lascia per strada tre soli punti, e chiude il match alla prima opportunità. A fine partita viene acclamata a gran voce dal pubblico, che le urla bentornata, le chiede sorrisi per fotografie, e anche una sessione di karaoke, di cui Serena si dichiara appassionatissima sulla sua pagina twitter. Sembra completamente a casa sua, e confermerà anche in conferenza stampa (a cui arriva con uno zainetto rosa del popolarissimo gattino giapponese) che le piacciono moltissimo l'atmosfera e il pubblico di Toronto.

Trova anche modo di sbeffeggiare un incauto giornalista, in conferenza stampa, che ha osato chiederle se si sente in realtà una top 10 nascosta in una classifica bassa: "Dici davvero? Forse hai ragione, forse sono davvero una top 10 nascosta... teoria interessante, devo approfondire!" Insomma, non ci sono dubbi che lei si sente sempre la n.1, e i fatti finora le danno ampiamente ragione.

Francesca Sarzetto

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