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15/08/2011 00:26 CEST - FINALI ATP/WTA

Djokovic e Serena, finali già scritte?

TENNIS - Alle 21 italiane il numero 1 del mondo Novak Djokovic cercherà il secondo successo in carriera a Montreal, il nono trofeo del 2011 e il decimo Master 1000 della carriera contro Mardy Fish. A Toronto la statunitense, dopo la grande prova in semifinale, avrà di fronte la Stosur: Serena sembra aver ritrovato una condizione significativa. Riccardo Nuziale

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ATP Montreal
N. Djokovic vs M. Fish
precedenti 6-0 (cinque sul cemento, uno sull’erba)
ultimo scontro diretto Miami 2011, semifinale Djokovic 6-3 6-1

Ore 9 serali italiane, odore di Nona. Montreal sarà molto probabilmente la prossima tappa di conquista di Nole il Conquistatore, finora capace di aggiudicarsi otto dei nove tornei giocati in questo impressionante 2011. Il serbo, che finora non ha perso un set nel torneo, potrebbe quindi bissare il successo del 2007, dove sconfisse Federer al tie-break decisivo e mise il primo mattone per le prime, grandi imprese Slam. Per il numero 1 del mondo sarebbe quindi il secondo successo in carriera a Montreal, il ventisettesimo trofeo e il decimo Master 1000.

A tentare di fermare la valanga serba ci sarà Mardy Fish che, dopo due turni sofferti con Gulbis e Wawrinka, ha avuto la meglio più agevolmente sul serbo “povero” Tipsarevic. La finale però potrebbe rivelarsi un calvario per l’attuale numero 1 americano: in sei precedenti con Djokovic non solo non ha mai vinto, ma nelle ultime partite (tutte su cemento americano) ha perso sempre nettamente. A Indian Wells 2010 uno schizofrenico (ma comunque netto) 6-1 0-6 6-2, agli US Open 2010 6-3 6-4 6-1, quest’anno nella semifinale di Miami 6-3 6-1. Il “nuovo” Djokovic sembra quindi essere davvero troppo per Fish.

Ad aggravare un pronostico già molto marcato, va detto che l’attuale numero 8 del mondo ha un mediocre record nelle finali: quella di stasera sarà la ventesima giocata in carriera e finora il bilancio è di sei vittorie e tredici sconfitte. Quest’anno ha già disputato due finali, tra l’altro entrambe recentissime; il 24 luglio, ad Atlanta, ha avuto la meglio sul connazionale Isner, la settimana successiva ha perso a Los Angeles contro Gulbis. Non ha mai vinto un Master Series/1000, ma ha giocato tre finali: a Cincinnati nel 2003 e lo scorso anno, perdendo rispettivamente contro Roddick e Federer, a Indian Wells 2008 proprio con Djokovic. In tutte e tre le occasioni ha portato l’avversario al terzo e contro A-Rod e lo svizzero è stato piuttosto vicino al successo, ma è comunque sintomatico che comunque alla fine non sia riuscito ad alzare nessuno dei tre trofei.

Sembra quindi altamente improbabile che Fish possa impensierire il Djokovic indistruttibile di quest’anno.

WTA Toronto
S. Williams vs S. Stosur
precedenti 3-2 (3-1 sul cemento, 0-1 sulla terra)
ultimo scontro diretto Roland Garros 2010, quarti Stosur 6-2 6-7 8-6

Leggermente più incerto il pronostico della finale WTA di Toronto, anche se non troppo. Serena sembra infatti essere tornata a livelli decisamente buoni e, dopo la vittoria di Stanford di due settimane fa, potrebbe dare un ulteriore segnale alle sue avversarie in vista dell’ultimo Slam stagionale.

Come due settimane fa, inoltre, la campionessa statunitense avrà la possibilità di vendicare una sconfitta Slam dolorosa. L’ultima volta che ha affrontato la Stosur, infatti, ha perso una maratona nei quarti di finale dell’edizione 2010 del Roland Garros, vinta dall’australiana 6-2 6-7 8-6.

Serena è comunque avanti negli scontri diretti 3-2 e ha vinto tre dei quattro precedenti sul cemento (unica vittoria della Stosur a Stanford 2009). L’australiana, che quest’anno ha giocato una sola finale (Roma, sconfitta con la Sharapova), in settimana ha giocato bene, demolendo avversarie insidiose come Na Li e Roberta Vinci prima di avere qualche problema con la Radwanska in semifinale, contro la quale ha perso il primo set del torneo.

Come Fish, però, la Stosur fatica a dare il meglio di sé nelle finali, tanto che finora ha vinto solo due tornei su dieci possibilità e solo in poche occasioni ha perso contro avversarie chiaramente più forti di lei: ha perso infatti con la Schnyder, con la Molik, con la Peer, con la Kirilenko, con le nostre Pennetta e Schiavone (con quest’ultima ha vinto ad Osaka il primo torneo della carriera ma per fortuna, come ben sappiamo, ha perso la finale che doveva perdere), con la stessa Sharapova di quest’anno, che è tutt’altro che irresistibile.

Con un simile record negativo è quindi ben difficile ipotizzare che l’australiana riuscirà ad imporsi su una belva a digiuno di successi com’è ora Serena. Questo stesso torneo conferma le qualità della Williams più giovane: ha faticato con Zheng e Safarova ma, una volta arrivata in semifinale contro un’avversaria più quotata come l’Azarenka, è tornata la carnefice che conosciamo.

Alla Stosur servirà quindi un’impresa. Di quelle vere.

Riccardo Nuziale

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