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19/08/2011 01:10 CEST - MASTERS 1000 CINCINNATI

Djokovic non esalta ma passa

TENNIS - Il "mostro" del 2011, Novak Djokovic, passa ai quarti di finale di Cincinnati, battendo con facilità il ceco Stepanek, ma continua a mostrare qualche incertezza sul profilo della concentrazione e del servizio. Riuscirà a rialzare il livello nel prossimo incontro? Il ceco non era un avversario troppo probante. Nei quarti pescherà il vincente del match tra Kohlschreiber e Monfils. Paolo Giua

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A meno di 24 ore dalla vittoria su Ryan Harrison, il n°1 del ranking Atp Novak Djokovic torna sul centrale di Cincinnati per giocare contro il talentuoso ceco Radek Stepanek, giocatore che negli ultimi mesi sta tornando ai suoi migliori livelli, pur non essendo più giovanissimo (a novembre spegnerà 33 candeline). I due contendenti iniziano la partita tendendo abbastanza facilmente i propri giochi in battuta, in particolare Djokovic appare molto centrato, mettendo a segno due aces nel secondo game al servizio, ma dà anche qualche segno di insofferenza, scuotendo la testa e mostrando un atteggiamento non proprio positivo. Tuttavia, questo non gli impedisce di prendere un break del vantaggio e di portarsi sul 3-1, sfruttando anche un nastro fortunato che prende di sorpresa il ceco. Nel game successivo la situazione non cambia e, con grande aggressività, Stepanek riesce a strappare il servizio ad un Djokovic ancora spento. Sul 3-2, l’intervento del falco decreta che l’attacco di Radek è lungo e dona due palle break al serbo, che sfrutta la seconda e poi tiene con autorità la battuta, distanziando nuovamente il ceco sul 5-2. Stepanek cerca di allungare il set piazzando il secondo ace del match, ma non riesce a sostenere lo scambio da fondo e fornisce due set point all’avversario. Al contrario di quanto fatto vedere solitamente nel 2011, però, Djokovic non è bravo a sfruttare queste ciance e regala il game del 5-3 all’avversario. Nole riesce comunque a tenere con facilità il proprio servizio e dopo 45 minuti chiude il primo parziale per sei giochi a quattro.

Per quanto il serbo sembri in una giornata storta, la sensazione è che Stepanek non abbia le armi per creare alcuna difficoltà al giocatore di Belgrado, che termina il primo set con un discreto score di 11 vincenti e 9 errori non forzati. La tendenza permane nel secondo set e il n°1 brekka subito il ceco nel game d’apertura, pur avendo commesso due brutti errori gratuiti di rovescio. Nel game seguente, Stepanek riesce ad essere più aggressivo, sale subito 0-30 e sfrutta subito la prima delle palle break concesse dal serbo. Ancora una volta, però, Djokovic si dimostra molto più solido in risposta che in battuta e si riprende subito il break, avanzando 2-1 con il servizio a proprio favore. Stepanek appare ancora in balia del ritmo troppo elevato imposto dal vincitore di Wimbledon, ma negli ultimi game è sembrato leggermente più propositivo, mettendo un po’ di pressione in più al serbo e, sul 3-1, il ceco è bravissimo a vincere un punto spettacolare con un passante stretto in spaccata e un errore di Nole gli dà la possibilità di rientrare ancora una volta in partita. Confermando la freddezza dimostrata nei game precedenti, il n°2 della Repubblica Ceca, sfrutta subito l’occasione. Purtroppo non ne vuole proprio sapere di tenere il servizio e Djokovic si riporta avanti 4-3, accompagnando la conquista del game con “come on!”, sperando forse di “svegliarsi” e di riuscire a mantenere alta la concentrazione nei giochi successivi. Finalmente Djokovic riesce a tenere il servizio e festeggia questo “evento” urlando con forza e cercando di portare il pubblico dalla sua parte. Sul 5-3, Stepanek conferma le enormi difficoltà mostrate alla battuta, e il n°1 può facilmente chiudere un match che ha regalato poco spettacolo, con un periodico 6-3.

La stretta di mano tra i due non è sicuramente tra le più cordiali, complici forse le esagerate esultanze di Djokovic negli ultimi punti dell’incontro, ma il serbo può ora pensare al prossimo turno che lo vedrà affrontare il vincentre tra il tedesco Kohlschreiber e il n°1 francese Monfils, ridicolizzato la scorsa settimana a Montreal. La partita ha confermato i dubbi sulla condizione di Djokovic che, pur vincendo in soli due set, ha dato l’impressione di apparire più svogliato e distratto del solito e la sua prestazione al servizio è stata di livello mediocre, mettendo in campo solo il 47% di prime palle. L’avversario di oggi non era comunque un test probante, infatti Stepanek, pur avendo giocato un buon torneo, essendo partito dalla qualificazioni, si è rivelato davvero troppo falloso chiudendo il saldo tra vincenti ed errori gratuiti con un pesantissimo -14, opposto al -1 del serbo. Difficilmente la prossima partita riuscirà a dirci qualcosa in più sullo stato fisico e mentale di Djokovic, ma quasi sicuramente il dominatore di questa stagione dovrà giocare in maniera più continua se vorrà allungare l’incredibile striscia vincente, di 55 vittorie e una sconfitta, anche alla semifinale e al successo nel torneo.

Paolo Giua

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