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21/08/2011 13:03 CEST - MASTERS 1000 CINCINNATI

Djokovic fa il cannibale!

TENNIS - Il serbo gioca male e soffre contro Monfils ma porta a casa la 56esima vittoria su 57 match giocati nel 2011. Ha messo in mostra una voglia di vincere che ha ricordato quella di Eddy Merckx. Vincere Cincinnati non gli cambierebbe granchè, eppure ha giocato con grande umiltà e portato a casa un bel successo. In semifinale troverà Tomas Berdych (6-1 i precedenti) con appena 16 ore di riposo: pericolo stanchezza? Paolo Giua

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Ad appena sette giorni dalla partita di Montreal, l’invicibile Djokovic e il n°1 francese Monfils, si ritrovano a Cincinnati per contendersi un posto in semifinale. L’ultima volta il francese era stato ridicolizzato, ma oggi sembra pronto a vendere cara la pelle contro il serbo, che non era apparso molto in palla nell’ultimo turno. Esattamente come a Montreal, è Djokovic a servire nel game d’apertura, dovendo affrontare una palla break, ma, al contrario di quanto accadde allora, oggi Monfis è bravo a concretizzare e si porta subito in vantaggio, per poi confermare il break ed avanzare sul 2-0. Sul 2-1 Djokovic riesce a procurarsi una palla break, ma Monfils la annulla con un’incredibile seconda e poi chiude il game, portandosi sul 3-1. Monfils appare molto attendista e cerca di limare al minimo gli errori, pur non eliminando del tutto le accelerazioni. Ormai sui turni di servizio del n°1 non si gioca più, ma il francese continua a mantenere il break di vantaggio e sul 4-3, sebbene serva due doppi falli, riesce a vincere il game ai vantaggi e si assicura così la possibilità di servire per il set.
Anche sul 5-3 Djokovic commette un brutto doppio fallo e concede una palla break: Monfils ne approfitta subito e conclude il parziale col punteggio di 6-3. Grandissima prestazione con la prima palla per il n°7 del mondo che conquista l’89% dei punti, anche se si ferma al 35% con la seconda. Notevole il dato delle palle break: ne ha sfruttate due su due, mentre il serbo ben ha avute ben 5 ma non è riuscito a capitalizzarne nessuna.

Il secondo set vede un Djokovic più convinto e paziente nella gestione degli scambi ed entrambi i giocatori, pur con qualche difficoltà, tengono i propri servizi. Sul 2-2 è Nole ad aggredire subito il francese e un doppio fallo gli offre la possibilità di fare il break, subito sfruttata dal serbo. Monfils sembra un po’ calato dal punto di vista fisico e il numero di errori gratuiti per il francese inizia ad aumentare; tuttavia anche Djokovic appare un po’ stanco e, sul 3-2, offre un’immediata palla del contro-break, annullata alla grande con uno scambio praticamente infinito. Il gioco non è terminato e dopo ben 14 punti Monfils riesce a fare il break e a pareggiare il conteggio dei game sul 3-3. Sul 4 pari il n°1 di Francia assume una posizione troppo difensiva e il martellamento di Djokovic da fondo campo gli costa tre palle break consecutive: riesce a neutralizzare le prime due, ma esagera nello spingere con la seconda e commette un doppio fallo, consegnando il game si battuta a Djokovic. Il serbo, pur con qualche difficoltà, non fallisce e chiude il secondo set in 59 minuti per 6 giochi a 4. Ancora basse le percentuali con la seconda per Nole e Gael, che ne ricavano rispettivamente, il 38% e il 27%.

Nel terzo set arriva subito il break per Djokovic, e Monfils è costretto a rincorrere. Il francese sembra ora più stanco che mai e cerca di accorciare il più possibile gli scambi, tuffandosi a rete su ogni palla, ma fa una grandissima fatica a tenere il servizio. Ormai esausti, i due contendenti non offrono più alcuna resistenza in risposta, e i giochi al servizio scorrono veloci. Monfils, inoltre, in piena trance agonista continua a parlare da solo, incitandosi ininterrottamente e passando da una condizione di quasi immobilità ad un saltello perenne. Djokovic però, forse anche infastidito da questo atteggiamento, spinge a tutta sui colpi e lo tiene a distanza. Monfils continua a crederci e ce la mette tutta per allungare la partita, ma sul 5-3 Djokovic risponde con grande aggressività e sfrutta il primo match-point concesso da Gael, terminando una spettacolare partita per 3-6, 6-4, 6-3 in due ore e 33 minuti.

Prestazione altalenante ma positiva per il n°1, soprattutto sul piano mentale. Dopo un primo set abbastanza mediocre in cui si sono riviste le difficoltà mostrate contro Stepanek, è riuscito a sfruttare il momento di stanchezza di Monfils nel secondo parziale e, nel terzo, dopo aver stappato il servizio all’avversario, è stato davvero solidissimo nei proprio turni di servizio. Performance di rilievo anche per il francese che, dopo essere stato umiliato una settimana fa, è sceso in campo con una tattica ben chiara ed è stato un osso duro per Djokovic, anche se ha ceduto fisicamente nella fine del secondo set e lì la partita è girata.
Nelle semifinali di sabato, "Nole" troverà alle 14.30 locali il ceco Berdych. Risentirà dello sforzo compiuto dopo questa maratona o continuerà la sua rincorsa a una stagione da leggenda? A giudicare dalle urla con cui ha accompagnato questa rimonta, tenere il più possibile intonso il palmares stagionale gli interessa. Eccome se gli interessa.

Paolo Giua

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