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21/08/2011 21:33 CEST - Finali Cincinnati - Preview

Murray prova a fermare Nole

TENNIS - La finale maschile di Cincinnati vede ancora protagonista Novak Djokovic, che ha perso una sola partita in stagione. Tenta di arrestare la corsa del serbo un ritrovato Andy Murray, per quella che sarà la riedizione della finale del 2008 nell'Ohio, all'epoca vinta dallo scozzese. I precedenti (6-3) sono favorevoli a Djokovic. Alle 22 invece la finale femminile tra Maria Sharapova -ormai tornata ad alti livelli- e una sorprendente Jelena Jankovic. Rossana Capobianco

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Novak Djokovic vs Andy Murray

Tre anni fa tutto era molto diverso. Quello che è l'attuale cannibale del circuito ATP, all'anagrafe Novak Djokovic, si era da appena un anno affacciato nel tennis che conta, quello ad altissimo livello. Sembrava in una corsa più perentoria il suo coetaneo rivale, quell'Andy Murray al quale inglesi e addetti ai lavori davano maggiore credito, per una più rapida ascesa.
Tre anni dopo, Andy è stabilmente parte dei "magnifici quattro", ha sempre avuto l'occasione per fare quel passo in più verso la gloria, ma non vi è mai riuscito. Al contrario, il serbo, dopo un anno di purgatorio tennistico alla ricerca di se stesso e del proprio miglior tennis, ha trovato la chiave per mettere da parte due mostri sacri del tennis moderno come Roger Federer e Rafael Nadal.

Djokovic arriva alla decima finale stagionale (su undici tornei disputati). Le ha vinte tutte fin qui, perdendo un solo match in stagione, quello contro Federer in una dei match più belli della stagione, in semifinale a Parigi. Arriva con la fiducia dei grandi e la serenità di chi ha trovato l'equilibrio perfetto tra solidità ed efficacia del proprio gioco. Forse arriva un po' acciaccato, Nole, una spalla incerottata e affaticata dalle tante partite e dal caldo, umido e terrificante, di Cincinnati. Ha affrontato parecchie difficoltà nell'Ohio, il serbo, di condizione e di gioco. Non brillante come a Montreal, ha comunque venduto cara la pelle ed è riuscito ad alzare il livello del proprio gioco quando era il momento, come i veri campioni. E c'è da scommettere che farà così anche domani, per uno dei titoli che mancano al suo già ricco palmares.

Murray, sorpreso da Anderson al primo turno in Canada, ritrova invece nel Midwest quella continuità che sul cemento nordamericano gli è invece familiare. Non si può esattamente dire stia giocando il suo miglior tennis, ma sta pian piano ritrovando forma e convinzione. Nessun elemento nuovo nel proprio gioco (e come potrebbe, senza rivoluzioni nel proprio angolo?), ma la solidità di sempre, insieme ad un buon rendimento del proprio servizio.

Quest'anno i due si sono affrontati nella finale dell'Australian Open, in quello che in verità non è stato, per colpa dello scozzese, un match. Troppo remissivo e timido per l'enorme fame di Djokovic. Qui la pressione non è quella di uno Slam, ma è certo che Novak non voglia "macchiare" la sua striscia con una sconfitta; tuttavia, vista anche l'ora in cui si gioca, la fatica potrebbe costare cara al serbo e favorire il suo avversario, più fresco e in crescita. Lo scontro sulla diagonale di rovescio è più che equilibrato, e la differenza potrebbe proprio farla il servizio, specie in un campo così rapido come quello di Cincy.

L'ultima volta che lo scozzese ha battuto Djokovic risale a due anni fa a Miami, ma chissà che Murray non giochi lo scherzetto che non gli è riuscito (per un pelo) a Roma quest'anno e si presenti tra i favoriti a Flushing Meadows. Non è mai troppo tardi.

Maria Sharapova vs Jelena Jankovic

A guardare i precedenti, non c'è storia. Quel 5-1 della Sharapova (sebbene l'ultimo risalga a due anni fa) la dice tutta: il gioco della russa rompe ogni difesa della serba, che onorerà insieme al suo più illustre connazionale il proprio Paese in questo ultimo torneo prima dell'ultimo Slam dell'anno.

Jelena Jankovic, carnefice della nostra Francesca Schiavone qui a Cincinnati in una partita a dir poco rocambolesca, si presenta in questa partita non certo da favorita, eppure ha le sue chances: certo dipende più dalla giornata al servizio (ormai un terno al lotto) della Sharapova e da quanto Maria le lascerà mettere in pratica i suoi schemi; ma la Jankovic è una che devi battere e che sa aprirsi il campo come poche nel circuito.

Ha già vinto questo torneo, a differenza della sua avversaria, nel 2009 contro un'altra russa: Dinara Safina. Ma la sua ultima vittoria risale allo scorso anno ad Indian Wells.

 

Rossana Capobianco

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