29/08/2011 17:48 CEST - us open 2011
Serena: da n.28 a favorita n.1
TENNIS - Serena Williams sembra non avere rivali a poche ore dall'inizio degli Open americani. Eppure gli organizzatori del torneo le hanno dato una testa di serie ridicola per quello che è il valore espresso dalla giocatrice statunitense in questi mesi. Ha vinto Stanford, Toronto e la Us Open Series ed è imbattuta da 12 match consecutivi. Da New York Giacomo Fazio
Anche se è la testa di serie n.28, tutti gli addetti ai lavori credono che Serena Williams sia la favorita per vincere gli US Open al via lunedì 29, tempo permettendo. Sarebbe il quarto titolo a Flushing Meadows dopo quelli conquistati nel 1999, 2002 e 2008. Si è riaperta in questi giorni una vecchia polemica riguarda alla possibilità di rivoluzionare le teste di serie rispetto al ranking come si fa da anni a Wimbledon. Bisogna però considerare che non è colpa della Wozniacki o di ex regine della classifica senza una “corona Slam” se Serena e Venus in gran parte della loro carriera abbiano deciso di relegare il tennis tra le mille attività della loro vita privata.
Profumi, vestiti, sfilate, apparizioni in tv, gioielli, pubblicità sono stati un lusso e un diversivo a cui le Williams non hanno mai voluto rinunciare. Se a questo si aggiungono i lunghi stop per infortunio, si riesce a spiegare il motivo di una classifica così bassa. Il problema è che Serena ha però dominato l’estate sul cemento americano e solo in via precauzionale ha preferito ritirarsi al secondo turno di Cincinnati dove avrebbe sicuramente vinto. Di fatto la più giovane delle sorelle di Compton è imbattuta sul cemento ed è in striscia positiva da 12 incontri consecutivi.
Serena, vincitrice di 13 prove del grande Slam, ha perso solo tre set con Kirilenko, Zheng e Safarova tra Stanford e Toronto. Le sue vittime sul tour americano sono state Maria Sharapova, Victoria Azarenka, Samantha Stosur, Marion Bartoli e Sabine Lisicki. I successi in California e Canada le hanno permesso di vincere la Us Open series.
Patrick McEnroe, commentatore per ESPN l’ha definita “la testa di serie n.28 più pericolosa nella storia degli US Open". John McEnroe, che lavora per la CBS, si è lasciato andare ad un "povera, povera Victoria Azarenka." La bielorussa è testa di serie numero 4 e incontrerà la Williams al terzo turno.
Serena vorrebbe vincere il torneo non solo perché si celebrerà il decimo anniversario dagli incidenti dell’undici settembre ma anche perché le permetterebbe di comparire sulla copertina di Sports Illustrated: "New York è al centro della scena perché è l'ultimo Grande Slam dell'anno e tutti danno il meglio per concludere nel migliore dei modi la stagione. E’ un momento speciale per i giocatori e i tifosi. Mi piace avere un grande torneo negli Stati Uniti che precede l’inizio della stagione di football e che mi permetterebbe di apparire su “SI”.
Il ritorno della Williams è ciò di cui aveva bisogno il tennis femminile che è stato negli ultimi anni condizionato dalle fiammate di alcune giocatrici come Wozniacki, Zvonareva, Azarenka e Jankovic che hanno sempre mancato il salto di qualità. Chris Evert, vincitrice di 18 major, non ha dubbi sul valore dell’americana: “Serena è una spanna sopra chiunque altro quando è in forma. Mi piacerebbe metterla proprio lì con Martina e Steffi tra le più grandi giocatrici di tutti i tempi. Anche quando non è stata in forma è riuscita a vincere un Grande Slam. Ha potenza, velocità e forza mentale. Non c'è una crepa nel suo gioco, solo la sua salute può essere il peggior nemico."
"E' riuscita in questi anni, continua la Evert, a far fruttare tutte le sue iniziative imprenditoriali. Vive a Los Angeles, ha i suoi amici di Hollywood. E’ una donna che vive una vita piena a 360°. Può uscire ed entrare dal mondo del tennis ma rimane sempre la numero 1. Ed è per questo che il quarto titolo agli US Open potrebbe essere solo a due settimane di distanza.”
Giacomo Fazio
Scatti in giro per il mondo
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Betty Chang, la mamma di Michael, rivolta al marito Joe prima che iniziasse il Roland Garros 1989. Chang vinse e divenne il più giovane di sempre a vincere un torneo del Grande Slam.
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