01/09/2011 20:58 CEST - US OPEN 2011

La nuova teen: Christina McHale

Mchale

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Christina McHale era una sconosciuta fino a poche settimane fa quando costrinse alle lacrime Caroline Wozniacki che poco dopo la sconfitta avrebbe “licenziato” suo padre come allenatore, un’idea che la danese aveva probabilmente maturato nel tempo. La McHale ha dimostrato a Cincinnati che sta riuscendo nel tempo a controllare le sue emozioni che in passato le avevano impedito di chiudere le partite: “Sono contenta dei risultati che sto ottenendo, ho 19 anni ma ho maggiore consapevolezza dei miei mezzi. Non mi trema più il braccio come una volta, penso ancora al match con la Errani al Roland Garros che ho perso 9-7 al terzo”.

E’ allenata da Jorge Todero e Jay Gooding, si allena proprio al “Billie Jean King National Tennis Centre” di New York. Il padre, John, lavora nella finanza mentre la sorella Lauren frequenta Princeton dove gioca anche a tennis. E’ nata nel New Jersey ma si è trasferita ad Hong Kong dall’età di tre anni fino agli otto perché il padre si era trasferito lì per lavoro. Ha iniziato a giocare a tennis proprio sui campi di Hong Kong presenti nel complesso abitativo dove viveva. Crescendo si è anche dedicata al nuoto agonistico e sarebbe diventata una nuotatrice se non avesse iniziato con il tennis. Parla inglese, spagnolo e il mandarino di base. E’ la classica tennista moderna che ama attaccare da fondocampo: il suo colpo preferito è il dritto e dichiara che gli spostamenti sono il suo punto di forza. Naturalmente si trova più a suo agio sul cemento ed il torneo dei suoi sogni è lo US Open. I suoi idoli sono le sorelle Williams e va pazza per Will Smith. Come tutte le ragazzine ascolta la musica soprattutto hip-hop e il suo gruppo preferito è “The Fray”, quando può va al cinema e rivede spesso il remake di “Remember The Titans”.

Non ha peli sulla lingua, in conferenza stampa ha anche dichiarato liberamente di aver fatto uso del famoso “uovo” di Djokovic ma di non averlo utilizzato abbastanza per poterne dare un giudizio: “sono stata nello stesso studio di Novak ed ho fatto alcune sessioni di pochi minuti ma non sono una grande esperta in materia”. Si reputa una delle migliori promesse del tennis americano: “sto lavorando per diventare la più grande giocatrice americana dopo le Williams”. Non ha paura Christina Mchale che è la più giovane americana nella top100 di finire come la Oudin che dopo i quarti di un paio di anni fa e non è riuscita a reggere la pressione: “non voglio pensarci perché è un obiettivo così lontano. Voglio dare il meglio di me stessa e far felice il pubblico che mi viene a vedere.”Si è allenata durante l’anno anche Patrick McEnroe dal quale riceve spesso qualche consiglio. Al prossimo turno la statunitense affronterà Maria Kirilenko per poi affrontare eventualmente a livello di ottavi la vincente del match tra Petrova e Stosur.

Giacomo Fazio