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07/09/2011 04:03 CEST - PREVIEW DAY 10

10 match, ma si giocheranno?

TENNIS - Dopo la cancellazione dell'intera giornata di martedì, gli organizzatori provano e recuperare collocando oggi tutti i quarti del singolare femminile più gli ultimi quattro ottavi e i primi due quarti del tabellone maschile. Il problema è che è prevista pioggia con un 70% di probabilità. La Pennetta proverà a fare la storia sul Grandstand, mentre il match più atteso è il serale Federer-Tsonga. Alessio Morra / Nicola Gennai

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Nonostante le previsioni meteo parlino di un 70% di probabilità di pioggia, gli organizzatori dello Us Open provano ugualmente a "mettere in pari" il programma. L'obiettivo è quello di allineare il tabellone femminile alle semifinali (in programma venerdì) e il maschile ai quarti, peraltro programmando lo svolgimento dei primi due match dei quarti di finale: il derby serbo Djokovic-Tipsarevic e l'attesa rivincita di Federer-Tsonga, già quarto di finale a Wimbledon (con vittoria in rimonta del francese). Come abbiamo scritto ieri, gli occhi sono puntati soprattutto su Flavia Pennetta, il cui storico match contro Angelique Kerber è stato retrocesso sul Campo Grandstand. L'azzurra ha la grande chance di diventare la prima italiana in semifinale a New York 81 anni dopo Maude Levi Rosenbaum. Ecco la presentazione degli incontri

OTTAVI UOMINI

John Isner vs Gilles Simon (0 – 0) Davide e Golia. Una storia plurimillenaria. I dati ufficiali dicono che tra Isner e Simon ci sono ventitrè centimetri di differenza, e onestamente sembrano di più perché a Gillou è stato regalato qualcosa. Ci sono anche, o soprattutto, quarantuno chili di differenza tra Long John e Poussin Gillou. Stanno giocando bene entrambi. Isner è entrato in forma quando doveva, cioè ad inizio luglio, ha vinto a Newport ed a Salem, ha vinto le ultime otto partite. Sembra favorito contro il francese, che proprio mentre a New York, un anno fa, è diventato papà. Simon ha lasciato per strada quattro set. La vittoria su Del Potro è prestigiosa. Il ritorno nei top ten per Gilles sarà il giusto premio per un’annata, già, ottima.

Donald Young vs Andy Murray (1 – 0) Nella prima giornata dello US Open del 2005 gli organizzatori risparmiarono Federer, Nadal, Roddick ed Agassi e puntarono sull’enfant prodige americano, il sedicenne Donald Young. L’americano perse da Galimberti. Poi cinque anni anonimi, prima del risveglio. Donald quest’anno ha raggiunto le semifinali al torneo di Washington, ha battuto, proprio, Murray ad Indian Wells, più per demeriti dello scozzese, per la verita; ora è negli ottavi a Flushing Meadows. Andy, un anno fa perse agli ottavi da Wawrinka, battuto quest’anno da Young, ora, forte del successo a Cincinnati, è, per molti, il vero antagonista di Djokovic. Murray non dovrebbe abbassare la guardia, l’esperienza vissuta, nel secondo turno, con Haase, gli è servita.

David Ferrer vs Andy Roddick (5 – 3) Battaglia è la parola d’ordine quando si affrontano David ed Andy. Hanno caratteristiche completamente diverse, però, entrambi, non mollano mai. Roddick ha vinto due delle prime tre sfide. Poi è quattro a uno Ferrer. Curioso che lo spagnolo abbia vinto in Davis 8-6 al quinto sul rosso! Mentre, a luglio, ha dato tre set a zero in Texas all’americano. Andy, vincitore nel 2003, è scivolato in classifica (21 ad inizio torneo). Crisi di gioco, crisi mentale e crisi fisica. A Salem ha vinto tre match. Qui pure. Ma ha sempre vinto con giocatori dal valore medio-basso. Per capire se ARod sta tornando deve superare l’esame Ferrer.

Gilles Muller vs Rafael Nadal (1 – 2) Hanno impiegato sei anni per rincontrarsi. Da Wimbledon ’05 a Wimbledon ’11 di acqua ne è passata sotto i ponti di Maiorca e del Lussemburgo. Nadal ha vinto tutto, Muller ha rischiato di diventare maestro di tennis, nel mezzo i quarti proprio a New York. Naturalmente Rafa è favorito, ma bisogna fare attenzione. Sia al servizio di Gilles, sia alla condizione fisica di Nadal, che ha avuto un mancamento dopo la sfida con Nalbandian, in conferenza stampa.

QUARTI DONNE

Angelique Kerber vs Flavia Pennetta (0 – 1) Appuntamento con la storia per Flavia Pennetta, che può diventare la prima italiana semifinalista a New York. La ‘Penna’ gioca i quarti per la terza volta. Nel 2008 e nel 2009 ha giocato da sfavorita ed ha perso. Domani ha i favori del pronostico. La vittoria sulla Sharapova ha acceso i riflettori su di lei. Flavia non è una che si tira indietro nei momenti importanti, questo non la danneggerà. La Kerber, best ranking 45, ma ha iniziato il torneo da numero 92, si trova in paradiso. Le ventitreenne di Brema mai aveva superato il terzo turno in una prova dello Slam.

Samantha Stosur vs Vera Zvonareva (7 – 2) La russa è in grandissima forma, come dimostra il netto successo su Sabine Lisicki. E’ convinta delle sue possibilità, vuole difendere la finale giocata (e persa) un anno fa. Di fronte a Vera c’è un avversario (quasi) insuperabile: Sammy dagli occhi blu. Perché l’australiana dopo aver perso le prime due sfide nell’ormai lontano 2004, ha vinto sette volte consecutive con la russa. In queste sette partite ha perso ‘solo’ tre set. ‘Addirittura’ la Stosur, affetta da paura di vincere in finale (ne ha perse nove), ha battuto nella finale di Charleston ’10 la Zvonareva, che proverà a sfatare il tabù aussie, alla vigilia del suo ventisettesimo compleanno. (Alessio Morra)

Serena Williams vs. Anastasia Pavlyuchenkova (1-0) Poteva essere il quarto di Francesca Schiavone. Sarà invece un incontro tra pesi massimi, vista la stazza di entrambe le contendenti. Il punto è che, nonostante l’ingombrante didietro, Serenona si muove come una pantera, mentre per la russa il campo si trasforma come per magia in una distesa di uova ogni qual volta deve spostarsi con una qualche velocità, specie se in avanti. Entrambe praticano il power tennis che ha ormai ammantato tutta la Wta (salvo rare eccezioni, vedi Schiavone), solo che la Williams fa tutto molto meglio della sua avversaria. Inoltre, la figlia di Richard appare in una forma strepitosa, ed è decisamente lanciata verso il suo personale poker agli Us Open. La Pavlyuchenkova si farà, visto che in fondo ha solo 20 anni, ma per il momento tutto lascia pensare che dovrebbe lasciare strada a Serena.
Pronostico: Williams in due set

Andrea Petkovic – Caroline Wozniacki (1-1) La bella tedesca contro la (decisamente) meno bella danese. Ogni Slam che si rispetti la domanda è: ce la farà miss zero tituli a vincerne finalmente uno? La risposta, nonostante da un po’ di tempo Caroline militi alla posizione numero 1 del ranking, è sempre più o meno la stessa: no. E stavolta, pure il draw si è messo a fare il birichino, visto che, fosse capitata dall’altro lato del tabellone, almeno in finale (forse) ci arrivava. Da questo lato le prospettive si fanno buie. Qualora dovesse battere la ballerina crucca della Wta, la Wozniacki dovrebbe poi passare (probabilissimamente) dalle forche caudine di Serenona. Impresa troppo ardua.  La Petkovic, oltretutto, si sta esprimendo su ottimi livelli. E’ in grande forma fisica, i colpi funzionano. E poi (lasciatemelo dire) è tremila volte più simpatica della numero 1 (fasulla) dalla bocca larga.
Pronostico: Petkovic in tre

QUARTI UOMINI

Roger Federer (3) – Jo Wilfried Tsonga (4-3) E’ la partita che Roger Federer avrebbe forse voluto più evitare nel suo cammino allo Us Open. Oppure, visti gli ultimi due - in particolare il primo sanguinoso a Wimbledon, ma anche il secondo con crollo annesso a Montreal - match contro Jo, l’incontro che il trentenne (come sa di vecchio scriverlo) svizzero più desiderava di disputare. Per vendicarsi. Per dimostrare che non è ancora finito e che, anche contro giovani aitanti, spregiudicati e senza timori può ancora dire la sua. Non sappiamo quante ferite abbiano potuto lasciare nella talvolta fragile psiche federeriana i due succitati precedenti estivi. Di certo non entrerà in campo fischiettando come contro Monaco, conscio del pericolo delle cassapanche generate dal dritto di Tsonga. Di certo dovrà prepararsi a lottare, a vedere dall’altra parte della rete un atleta migliore di lui, più esplosivo, scattante, potente. Ma che a tennis gioca peggio. Ecco, Federer, d’ora in avanti dovrà entrare in questa dimensione: pensare che, in fondo, lui è quello che ancora oggi gioca a tennis meglio di tutti e che possiede più soluzioni. Son finiti i tempi del potersela giocare a specchio, imitando in un certo senso il gioco dell’avversario di turno, per mostrare di avercelo più lungo. Bisogna sciorinare tutto il repertorio. Il proprio, però. E quindi, perché non provare (ad esempio) ad attaccare Tsonga sin dal servizio seguendolo a rete? Non intestardirsi come a Wimbledon a fare a pallate contro uno che tira cinque volte più forte di te.
Vista dal lato del prorompente francese, sarà una sfida particolare, per due motivi: il primo, strano a dirsi, è di livello psicologico. Hai battuto due volte di fila mister 16 Slam, l’hai rimontato da due set sotto, ne hai minato le sicurezze pure tu. Sarà mai che tu ti senta un po’ favorito e tu possa sentire la pressione? In fondo da outsider si gioca più sciolti e liberi di mente. Il secondo motivo è fisico. La battaglia nel vento contro il Pesce (il quale è andato poi letteralmente a male nel quarto e quinto set) potrebbe avere affaticato Tsonga. Il quale, nonostante tutto, per essere al meglio necessita prima di tutto di stare non bene, ma benissimo fisicamente.
Pronostico: Federer in quattro.

Novak Djokovic – Janko Tipsarevic (2-0) Ho questa foto, di pura gioia, di uno Janko con la sua pistola. Che spara dritto, davanti a sé, a Nole.  Chissà se il Dostoevskij del tennis stava pensando agli Afterhours (“Quello che non c’è”, per la precisione) mentre impugnava una rivoltella (finta, si spera) e la puntava verso il numero 1 del mondo, in una foto che fece il giro di tutti i siti tennistici qualche tempo fa. Fatto sta che, probabilmente, l’unico modo per far virare questa sfida tra fratelli Karamazov serbi a favore dell’occhialuto dal rovescio lungo linea mortifero, sarebbe usarla davvero, quella pistola. Nel senso, che (metaforicamente parlando), al Nole attuale e con i colpi a disposizione di Tipsarevic, o gli spari o perdi.
Vero è che il Djokovic visto contro Dolgopolov è forse stato uno dei peggiori del 2011, vero è che, al contrario, Janko ha impressionato positivamente contro Ferrero, vero è che le sfide tra amiconi spesso vanno oltre le capacità tennistiche, però, ecco, sfido chiunque a scommettere su una vittoria del serbo meno forte.
Pronostico: Djokovic in tre (Nicola Gennai)

Nicola Gennai - Alessio Morra

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