ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Stosur batte la Serena Furiosa

12/09/2011 21:57 CEST - US Open 2011

Stosur batte la Serena Furiosa

TENNIS - L'australiana gioca il match perfetto e si aggiudica lo Us Open rifilando un durissimo 6-2 6-3 a Serena Williams in appena 1 ora e 13 minuti. La Stosur, già donna dei record, non si è disunita neanche quando Serena si è scatenata contro la giudice Eva Asderaki per una decisione giusta ma coraggiosa, con l'effetto di aizzare il pubblico e creare l'effetto-bagarre. Da New York, Ubaldo Scanagatta

| | condividi

NEW YORK _ Beh, questa proprio nessuna se l’aspettava. Samantha Stosur aveva vinto 2 tornei in vita sua e l’unica finale dello Slam che aveva giocato l’aveva persa con la nostra Schiavone a Parigi un anno fa.
Aveva battuto due volte Serena, ma che riuscisse a darle 6-2,6-3 (e in appena un’ora e 13 minuti) in una finale di uno Slam non era proprio immaginabile.

In questo torneo l’australiana dei record, per aver disputato il match femminile più lungo di sempre all’US Open da quando lo cronometrano, 3h e 16 minuti per venire a capo di Nadia Petrova 7-6.6-7,7-5 al terzo turno, e il tiebreak più lungo al turno successivo contro l’altra russa Kirilenko, 17 punti a 15 per la russa e la forza mentale di vincere ugualmente il terzo set dopo una caterva di matchpoints sciupati nel secondo, ha giocato una finale perfetta. Ma è stata certo favorita da una Serena irriconoscibile, capace di mettere soltanto una prima palla di servizio su 3 nel primo set perso 6-2 con un parziale di 0-12 punti negli ultimi tre games. 35% per cento di “prime” per la giocatrice che si è sempre detto essere l’unica capace di fare la differenza grazie al servizio, l’unica che assomiglia al tennis maschile per l’uomo.

Se nel primo set i games vinti dalla Stosur sono stati il triplo, e i punti il doppio (30-15, con la Stosur che ha lasciato sul proprio servizio appena 3 punti contro i 14 ceduti da Serena sul proprio), alla fine del match _ e dopo un secondo set un tantino più combattuto…ma solo dopo l’incidente che vi descriverò tra poco _ anche gli errori gratuiti di Serena sarebbero stati più del doppio di quelli dell’australiana, 25 contro 12.
In pratica la partita che nessuno si aspettava così, soprattutto dopo che Serena aveva dominato ieri sera Caroline Wozniacki 6-2,6-4 in un’ora e 26 minuti, ha vissuto un unico sussulto ed è stato quando nel primo game del secondo set, con la Williams al servizio.

Serena si è ritrovata sotto 15-40, ha annullato con uno dei suoi 5 aces del match la prima pallabreak e poi mentre un suo missile di dritto stava ancora volando verso la riga di fondocampo ha fatto partire un rauco ruggito dei suoi, fortissimo, prima ancora che la Stosur potesse colpire la palla. L’australiana non aveva fatto una piega, però non c’è dubbio che avrebbe potuto invocare il punto per “palla disturbata”. Ha comunque deciso di intervenire di suo, e coraggiosamente a termini di regolamento, l’arbitro, la bionda Eva Asderaki, alla sua prima finale all’US Open (Se voleva diventare famosa c’è riuscita! In realtà, ribadisco, era legittimata ad intervenire…). Nei giorni scorsi un episodio analogo era successo con Marion Bartoli in campo.
Naturalmente il pubblico, cui non si chiede di conoscere le regole a fondo, non ha capito quel che era successo, e quando ha visto che l’arbitro dopo un lungo e concitato conciliabolo con una furibonda Serena (che però il regolamento dovrebbe conoscerlo) ha attribuito il punto e il game alla Stosur, ha subissato di fischi la povera Eva. Serena non si è fermata lì: è andata sotto l’arbitro, ha roteato la racchetta, e ha gridato "Aren't you the one who screwed me over last time here?" Non sei tu quella che mi ha messo nel casino lo scorso anno?” Aveva sbagliato bionda. Quella del 2009, quando Serena aveva minacciato di cacciare una palla in bocca alla giudice di linea di origini giapponesi, era Louise Engzell, svedese e non greca come Eva. Due anni fa si beccò 85.000 dollari di multa. Quest’anno vedremo, anche perché le occhiatacce minacciose all’artitro cui non ha stretto la mano alla fine, sono proseguite per buona parte della partita.

A seguito di quel sussulto (con John McEnroe che ha appena commentato in tv: “Ha vinto la migliore persona, quella che ha giocato e si è comportata meglio, e con pieno merito…e se lo dice uno che ai suoi tempi e con i riccioli in testa con gli arbitri si è spesso comportato male, potete fidarvi”) il pubblico fino ad allora stranamente spento si è riscaldato e anche coloro che tifavano tiepidamente, se non addirittura più per la tennista dalla pelle bianca che per quella dalla pelle nera _ ce ne sono ancora parecchi attorno ai campi di tennis e nonostante Obama (o forse anch a causa di Obama…), hanno cominciato a sostenere rumorosamente Serena. Anche per la speranza di assistere finalmente ad un match equilibrato. Serena stessa ha reagito, ha strappato la battuta alla Stosur per la prima volta per portarsi sull’1 a 1 _ e immediatamente mostrato il pugno al cielo, mandando così in estasi i suoi tifosi _ ha poi tenuto il servizio a 15. ed è salita sul 15-40 nel game successivo. Insomma avrebbe potuto andare sul 3-1 e rimettere tutto in discussione se Samantha non avesse messo a segno un ace _ il secondo del suo match e l’ultimo _ e se lei non avesse sbagliato un rovescio gratuito, uno dei 12 rovesci sbagliati. Sul 2 pari serena ha tenuto un servizio bene, a 15 e nonostante un doppio fallo, ma quello sarebbe stato anche il suo ultimo game. Certo se penso che la Stosur ha perso con la Schiavone la finale del Roland Garros ed aveva perso 4 incontri su quattro con la nostra Pennetta, beh credo che Flavia si stia mangiando le dita fino ai gomiti.

Serena in conferenza stampa non ha voluto ammettere di essere stata scorretta. Né ha voluto rispondere a Bill Simons che gli ha chiesto se non ritenesse che un campione, in quanto role-model (un esempio…), dovesse sempre mostrare rispetto verso arbitri e “officials” in genere. Ha risposto: “Gli atleti sognano di giocare le grandi finali, danno il 2000 per cento di quello che hanno, in certi momenti possono non essere lucidi”.
E poi: “Quello è stato il miglior colpo che ho giocato, forse l’unico di tutta la partita!”
Alla mia domanda: “Due anni fa si chiamava Louise e veniva dal Nord Europa, quest’anno dalla Grecia e si chiama Eva, tutte e due bionde, può essere che tu le abbia confuse?
“Wow…eh sì, è possibile” dice ridendo.

_ Eri stanca per il match con la Wozniacki finito quasi a mezzanotte?
“Non sono qui per cercare scuse, Sam ha giocato molto bene e io ho servito molto male…non so le statistiche…”
Le dicono che nel primo set ha servito il 35% e lei:
“Wow! Se prendo l’aspetto positivo…non potrò che migliorare!”

Samantha Stosur, dopo essere stata molto prevedibile sul campo (“Uno dei miei migliori giorni, è un sogno… Serena sei una fantastica campionessa” ) e con l’assegno da un milione e 800.000 dollari in mano mentre Serena diceva che “dopo 6 mesi con un infortunio, non sapevo che sarei stata in piedi”, lo è abbastanza anche nella conferenza stampa, dove viene accolta _ come d’abitudine _ dagli applausi riservati ai vincitori di Slam.

Aver già battuto due volte Serena mi ha aiutato a scendere in campo abbastanza tranquilla _ dice la prima campionessa australiana vittoriosa ad un US Open dai tempi di Margaret Court (vittoriosa nel ’73, ma per la quinta volta) _ Serena è stata la più forte campionessa della mia generazione…la sola sua presenza in campo è …intimidente. Quel punto? Beh non avevo mai sentito un pubblico far più rimore di così…Faceva impressione. Non è stato semplice riuscire a non perdere la concentrazione…”.

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Ho dato un pessimo consiglio alla Wozniacki: le ho detto di non controllare il cellulare del ragazzo. Può essere la causa di una separazione..."

Serena Williams

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Ubaldo con Marian Vajda all'aeroporto di New York