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13/09/2011 00:31 CEST - VOGLIA DI...FUTURE

Arriva pure il Liechtenstein

TENNIS - 25 tornei, una sola vittoria italiana. Riccardo Bellotti trionfa a Siena e si aggiudica il terzo titolo in due mesi. L'Italia ha ospitato il ricco ITF femminile di Biella, vinto dalla rumena Alexandra Cadantu. Migliore azzurra Karin Knapp, sconfitta nei quarti. Curiosità: il Liechtenstein entra nella geografia del tennis grazie alla 21enne Stephanie Vogt (nella foto, n. 245 WTA) vincitrice al 25.000 di Alphen aan den Rijn. Antonio Burruni

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TREDICI FUTURES MASCHILI:

Siena (Italia F26, terra battuta, 10mila): Ventisei italiani hanno partecipato al main draw del settimanale torneo internazionale disputato nella Penisola. Filotto azzurro nei quarti di finale, con otto italiani a contendersi la vittoria, che è andata a Riccardo Bellotti, testa di serie numero 6, che vince così il suo terzo Itf in circa due mesi. Rimandata la vittoria per il finalista Marco Viola, numero 8 del seeding, mentre si sono fermati in semifinale due outsider: Manuel Jorquera, azzurro di Bahia Bianca, ed Enrico Fioravante. Quarti di finale per Luca Vanni (favorito della vigilia), Antonio Comporto, Filippo Leonardi (testa di serie numero 5) e Marco Cecchinato, mentre si sono fermati negli ottavi Massimo Capone ed i qualificati Lorenzo Giustino, Emanuele Molina, Niccolò Mugelli e Federico Raffaelli. Stop all’esordio per Riccardo Sinicropi (numero 2 del seeding), Alessandro Colella, Amerigo Contini, Marco Simoni, Giulio Torroni, Antonio Mastrelia, Nicola Ghedin, per i qualificati Francesco Borgo, Giacomo Oradini, Davide Della Tommasina, Lorenzo Papasidero e per i lucky loosers Lorenzo Frigerio e Federico Margini. Semaforo rosso nell’ultimo turno delle qualificazioni per Giovanni Zennaro, Pietro Rondoni, Lorenzo Di Giovanni, Riccardo Merone, Marco Speronello e Tommaso Lago, in un tabellone che ha visto la partecipazione anche di Lorenzo Santini, Manuel Bellutti, Christian Perinti, Federico Ottolini, Francesco Mendo, Luca Pancaldi, Andrea Patracchini, Daniele Spinnato, Alberto Di Meo, Lorenzo Abbruciati, Pietro Fanucci, Riccardo Bonadio, Giacomo Vianello e Filippo Borella. In doppio, finale per Borgo (in coppia con l’australiano Dane Propoggia), mentre le coppie Francesco Aldi/Cecchinato e Colella/Mastrelia si sono fermate in semifinale. Quarti per Fioravante/Sinicropi, Federico Torresi/Vanni, Della Tommasina/Molina e, senza scendere in campo, Contini/Rondoni.

Haifa (Israele F8, cemento, 10mila): Vittoria per lo svedese Carl Bergman, testa di serie numero 6, che in finale ha battuto in due set il mancino tedesco Stefan Seifert, numero 2 del seeding. Buone semifinali per gli azzurri Claudio Grassi (favorito della vigilia, ma battuto dal futuro vincitore) ed Erik Crepaldi (quinta testa di serie). Ottavi di finale per Matteo Volante (anche lui ko contro Bergman) e per il qualificato Francesco Vilardo (sconfitto nel derby tricolore contro Crepaldi). In doppio, trofeo alla coppia Crepaldi/Grassi, mentre Volante è approdato in semifinale assieme allo slovacco Marko Danis (battuto dai vincitori).

Bagneres de Bigorre (Francia F13, cemento, 15mila+ospitalità): I transalpini fanno il pieno, centrando un 4 su 4 in semifinale. La vittoria è andata a Mathieu Rodrigues, testa di serie numero 3, che ha superato in tre set Alexandre Sidorenko (nato a San Pietroburgo, ma con residenza parigina, 145 ATP due stagioni fa) numero 6 del seeding. Quarti di finale per Federico Gaio, accreditato della quinta testa di serie e sconfitto in due set dal francese Charles-Antoine Brezac, secondo favorito della vigilia.

Roehampton (Gran Bretagna F14, cemento, 10mila): Doppietta per Josh Goodall, favorito della vigilia, che nel torneo di casa si è aggiudicato sia il singolare (battendo in finale il connazionale di Norwich Richard Bloomfield, testa di serie numero 2 e 176 ATP quattro anni fa), che il doppio (in coppia col connazionale Marcus Willis). Una settimana da ricordare per il tennista di Basingstoke, numero 184 ATP nel 2009 (e 114 ATP in doppio nel 2007). Quarti di finale per l’italiano Alessandro Bega, numero 5 del seeding, che ha ceduto 7-5 al terzo contro il transalpino Nicolas Rosenzweig. Stop all’esordio per Viktor Galovic.

Mar Del Plata (Argentina F14, terra battuta, 10mila): Sei locali nei quarti di finale, tre in semifinale e finale “albiceleste”, con Juan-Martin Aranguren, testa di serie numero 5, che ha battuto in tre set Pablo Galdon, favorito della vigilia. Ottavi di finale per il qualificato Francesco Garzelli e per Giammarco Micolani, mentre Giorgo Portaluri ha ceduto all’esordio in due set contro la wild card locale Lautaro Pane, quindicenne che con questo risultato entra in classifica mondiale. In doppio, quarti di finale per la coppia Micolani/Portaluri e per Garzelli (in coppia con Juan Pablo Villar, argentino con un recente passato tennistico in Puglia).

Kenn (Germania F14, terra battuta, 10mila): Derby teutonico in finale, con il mancino Marc Sieber, testa di serie numero 4, che ha superato in due set l’outsider Michel Dornbusch. Subito ammainato il tricolore, con la sconfitta al primo turno per Claudio Fortuna e Matteo Marfia.

Zlatibor (Serbia F10, terra battuta, 10mila): Il torneo serbo ha avuto una finale tra due tennisti locali. La vittoria è andata al belgradese Ivan Bjelica, testa di serie numero 3, che ha battuto in due set il diciannovenne Danilo Petrovic, numero 7 del seeding e finalista anche in doppio. Presenza italiana nel tabellone di qualificazione, dove sono stati eliminati il diciannovenne Mattia Campus ed il mancino Ettore Capello.

Legnica (Polonia F9, terra battuta, 10mila): Grzegorz Panfil profeta in patria. Il mancino di Zabrze, favorito della vigilia, ha infatti vinto il torneo polacco rifilando un periodico 6-3 al connazionale Piotr Gadomski, testa di serie numero 5, in una manifestazione che ha visto un altro giocatore di casa, l’outsider Mikolaj Szmiyrgala, approdare in semifinale, ed altri tre nei quarti (per un totale 6 su 8). Unico azzurro in gara, il diciannovenne Anthony Loconte, eliminato nel primo turno delle quali dal ceko Tomas Hrabec, numero 1 del tabellone cadetto. L’italiano è arrivato nei quarti di finale in doppio, in coppia col ceko Jan Marek.

Arapongas (Brasile F29, terra battuta, 10mila): Sette brasiliani arrivano nei quarti di finale, ma a vincere è l’argentino di Buenos Aires Juan-Manuel Valverde, tennista non compreso tra le teste di serie, che ha superato in due set l’atleta di Porto Alegre Fabricio Neis, numero 7 del seeding. Unica presenza azzurra, quella del Roberto Affonso Neto, diciassettenne di Araraquara, sconfitto nelle qualificazioni.

Oviedo (Spagna F32, terra battuta, 15mila): Tutto facile per il russo Andrey Kuznetsov, favorito della vigilia. Il ventenne di Tula, 163esimo giocatore al mondo un anno fa, ha vinto il torneo senza perdere un set, battendo in finale il diciottenne giapponese Taro Daniel (vero cosmopolita, nato a New York e residente a Valencia, ha preso la nazionalità di mamma Yasue e non di papà Paul Daniel), testa di serie numero 8. Il tabellone non ha visto la presenza di tennisti nostrani.

Alice Springs (Australia F5, cemento, 15mila): Sette australiani sono arrivati nei quarti di finale (unico straniero presente, il qualificato statunitense Nicolas Meister) e la vittoria finale è andata a Michael Look, tennista di Redcliffe, testa di serie numero 5, vincente con un 6-4 periodico sul numero 2 del seeding Benjamin Mitchell. Nessun italiano ha affrontato il viaggio verso l’emisfero australe.

Toronto (Canada F5, terra battuta, 15mila): Derby a stelle e strisce nella finale canadese, con Jesse Levine, teste di serie numero 3, che regola con un periodico 6-2 Jordan Cox, numero 5 del seeding. Anche in questo torneo era assente il tricolore.

Tangeri (Marocco F6, terra battuta, 15mila): CANCELLATO.

DODICI ITF FEMMINILI:

Casale (Italia, terra battuta, 10mila): Buona finale per Erika Zanchetta. La ventiduenne di Latina, testa di serie numero 3, ha ceduto solo davanti alla peruviana Bianca Botto, numero 2 del seeding, ventenne mancina di Lima. Positiva semifinale per Chiara Mendo, che nei quarti aveva eliminato la qualificata connazionale Giulia Pasini 8-6 nel tie-break decisivo. Stop negli ottavi per Alice Savoretti, Agnese Zucchini (testa di serie numero 4), Giulia Gabba e la qualificata Francesca Fusinato,, mentre ha ceduto all’esordio Gabriella Polito, Carolina Orsi, Carlotta Orlando, Francesca Mazzali, Stephanie Scimone, Benedetta Davato e le qualificate Martina Furlanetto e Sara Castellano. Semaforo rosso nell’ultimo turno delle qualificazioni per Giulia Mastellone, Martina Biollo, Monica Cantele ed Elena Burrone, mentre aveva perso in precedenza Giulia Gasparri, Giulia Guidetti, Beatrice Modesti, Martina Demichelis, Jessica La Barbera, la quindicenne Drousile Dzeubou, Francesca Bernardi, Alessia Piran, Maria Letizia Zavagli, Stefania Rubini, Paula Natalia Orlini Campos e Simona Capoccia. In doppio, vittoria per la Gabba, in coppia con “la russa di casa”, la mancina Irina Smirnova. Semifinali per le coppie Biollo/Burrone e, senza giocare, per Orlando/Orsi. Quarti per Demichelis/Zanchetta.

Biella (Italia, terra battuta, 100mila): Vittoria per la tennista di Bucarest Alexandra Cadantu. La rumena, non compresa tra le teste di serie, ha battuto in due set un’altra outsider, la qualificata colombiana di Bogota Mariana Duque-Marino, che ha eliminato in semifinale la favorita della vigilia, l’estone Kaia Kanepi, numero 34 WTA, ma 16esima nello scorso mese di febbraio. E’ finita nei quarti di finale, proprio per mano della tennista di Tallin, l’avventura dell’azzurra Karin Knapp. Stop negli ottavi per Anna Floris, mentre hanno ceduto all’esordio Sara Eccel, Maria Elena Camerin (testa di serie numero 5), Giulia Laura Gatto Monticone e Romina Oprandi (numero 8 del seeding). Eliminata nell’ultimo turno delle qualificazioni Annalisa Bona, mentre si sono fermate prima le corse di Carolina Pillot, Anna Giulia Remondina, Alice Balducci, Stefania Chieppa, Anastasia Grymalska, Federica Arcidiacono, Martina Caregaro, Angelica Moratelli, Martina Parmigiani, Michela Isella, Gioia Barbieri, Francesca Palmigiano, Carlotta Ripa, Camilla Rosatello e Costanza Mecchi. In doppio, semifinale per Balducci/Knapp, mentre si è fermata nei quarti la Camerin (in coppia con la trentaduenne turca Senoglu, priva di classifica mondiale in singolare, ma Top100 in doppio). Subito out la Gatto Monticone (con la slovacca di Bratislava Kristina Kucova) e la coppia Palmigiano/Parmigiani.

Madrid (Spagna, cemento, 10mila): L’australiana Johanna Konta (ventenne di Sydney, ma residente a Londra) sfrutta nel migliore dei modi la prima testa di serie e vince il torneo, battendo in finale la diciottenne britannica Lucy Brown, numero 7 del seeding, che ha conquistato solo tre games. Proprio Brown, nei quarti di finale ha messo fine alla bella cavalcata della diciottenne Stefania Fadabini, uscita vincitrice dal tabellone di qualificazione.

Podgorica (Montenegro, terra battuta, 25mila): E’ l’argentina Paula Ormaechea, numero 8 del seeding, ad alzare il trofeo della vincitrice. La diciannovenne di Sunchales ha battuto in finale, con un periodico 6-1, la diciassettenne montenegrina Danka Kovinic, tennista non compresa tra le teste di serie. Corinna Dentoni, favorita della vigilia, è stata stoppata in tre set dalla qualificata croata Maria Abramovic negli ottavi di finale. Sconfitta all’esordio per Federica Quercia (contro la bosniaca Jasmina Tinjic,testa di serie numero 7) e Federica Di Sarra (contro la serba Milana Spremo). Out all’ultimo turno delle qualificazioni Nicole Clerico, in un tabellone che vedeva anche la partecipazione di Lorenza Stefanelli. La Dentoni si è riscattata nel doppio, vinto in coppia con l’argentina Florencia Molinero, ventitreenne di Rafaela (Santa Fe). Buona semifinale per Nicole Clerico, assieme alla croata Abramovic.

Antalya (Turchia, cemento, 10mila): Sul Bosforo si afferma Chieh-Yu Hsu, nata diciannove anni fa a Taiwan, ma di nazionalità statunitense. La testa di serie numero 3 ha regolato in due set la diciassettenne tedesca Christina Shakovets, seconda favorita della vigilia. Ottavi di finale per Giulia Bruzzone (che ha conquistato un solo game contro la futura vincitrice) ed Alessia Camplone (out contro la rumena Ana Bogdan, diciannovenne di Sinaia, numero 7 del seeding). Le due azzurre si erano qualificate senza giocare, in un tabellone cadetto che dava otto pass per undici iscritte (tra le quali Francesca Sella, sconfitta in tre set dalla mancina russa Julia Gavenko). Nel doppio, dominato dalle sorelle turche Esen (la ventitreenne Lutfiye, nata a Sofia, e la ventiduenne di Istanbul Hulya), allenate dalla madre Nebahat Velieva, buona semifinale per Camplone, proprio in coppia con Hsu. Approdata nei quarti Bruzzone, assieme alla diciottenne elvetica Janina Ruhstaller.

Mytilene (Grecia, cemento, 10mila): Vittoria per la diciassettenne outsider israeliana Deniz Khazaniuk, che in finale ha battuto in due set la connazionale Ofri Lankri, testa di serie numero 5. Ottavi di finale per Maria Masini, che con questo risultato rientra in classifica mondiale, mentre Martina Caciotti e Jasmin Ladurner sono state stoppate all’esordio. Doppio tricolore, grazie alla vittoria della coppia Caciotti/Masini, che hanno onorato nel migliore dei modi la loro testa di serie numero 1.

Alphen A/D Rijn (Olanda, terra battuta, 25mila): E’ la bandiera del Liechtestein a sventolare sul pennone più alto, grazie alla vittoria della ventunenne di Vaduz Stephanie Vogt. La testa di serie numero 6 ha regolato in due set la polacca Katarzyna Piter, tennista di Poznan non compresa tra le teste di serie. Unico lampo d’azzurro, la presenza nelle qualificazioni di Valeria Podda, “orange” di padre sardo.

Noto (Giappone, indoor, 25mila): Solo due tenniste europee nel main draw del classico torneo “all-asian” (e solo due le australiane nelle qualificazioni). E se la ventenne mancina francese Elixane Lechemia fa solo la comparsa uscendo al primo turno, la belga Tamaryn Hendler (nata diciannove anni fa a Città del Capo e residente a Bradenton), allenata da papà Mark, ha messo in fila tutte, superando in finale la locale Misa Eguchi, in una finale tra outsider ed issandosi anche nella semifinale del doppio. Nessuna italiana ha tentato l’avventura giapponese.

Saransk (Russia, terra battuta, 50mila): Vittoria per la locale Alexandra Panova, testa di serie numero 2, che nella finale ha lasciato solo due games all’outsider connazionale Marina Melnikova, classificata a circa 400 posizioni di distacco dalla vincitrice. Nessuna azzurra ha tentato l’avventura in terra russa.

Alice Springs (Australia, cemento, 25mila): Derby locale in finale. Ad aggiudicarselo, Olivia Rogowska, ventenne di Melbourne e testa di serie numero 2, che si è imposta con un doppio 7-5 su Isabella Holland, diciannovenne di Brisbane e numero 3 del seeding. Tricolore assente nel continente australe.

Yeong Wol (Corea, cemento, 10mila): Secondo torneo consecutivo nella cittadina coreana e grande sorpresa. La vittoria è andata alla ventiduenne di Hong Kong Wing-Yau Venise Chan, partita dalle qualificazioni e priva di classifica mondiale sia in singolare (ma 476esima nel 2006) che in doppio. Già la settimana scorsa, sugli stessi campi, sempre partendo dalle quali, Chan era arrivata fino alle semifinali e stavolta si è migliorata, facendo un autentico capolavoro. In un main draw con una sola tennista extra-asiatica (la diciottenne britannica Robyn Beddow, sconfitta all’esordio), era assente il tricolore.

Bratislava (Slovacchia, terra battuta, 50mila): CANCELLATO.

Antonio Burruni

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