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14/09/2011 01:48 CEST - FUTURE

Porto Torres: la voce dei protagonisti

TENNIS - Molto bene gli italiani al primo turno del torneo Future di Porto Torres (15.000$). Grande sorpresa: l'irpino Massimo Capone batte al primo turno il rampante Laurynas Grigelis. Avanti anche il promettente Federico Gaio, di nuovo in Italia dopo alcuni tornei all'estero. Ecco le dichiarazioni di tutti i protagonisti raccolte direttamente sul posto. Da Porto Torres, Antonio Burruni

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Federico Gaio (Foto di Fabrizio Stipari)
Federico Gaio (Foto di Fabrizio Stipari)

Ecco le dichiarazioni dei giocatori impegnati al Future di Porto Torres, raccolte dal nostro Antonio Burruni.

Erik Crepaldi (8) b. Francesco Vilardo 6-1 6-3
Crepaldi: «Bene, ci avevo già vinto la settimana scorsa in Israele e quindi sapevo cosa mi aspettava. Qui i campi sono più veloci e per questo io ero più tranquillo. Ho spinto molto sulla diagonale ed è li che ho fatto la differenza. Ho giocato bene nei momenti importanti, sono partito bene nel primo set, sono entrato bene nel gioco. Lui nel secondo set ha servito meglio, ma sul 4-3 30-30 ho trovato due passanti e li è cambiata la partita».

Claudio Grassi (2) b. Luca Pancaldi 6-1 6-4
Grassi: «Ho iniziato sapendo che ero favorito, ero abbastanza tranquillo. Però non è mai facile, soprattutto contro i qualificati, che hanno già qualche partita alle spalle e non hanno niente da perdere, giocando tranquilli e disinvolti. Nel primo set, dopo un inizio contratto, nei momenti decisivi ho messo in campo la mia maggior esperienza. Una volta portato a casa il primo, nel secondo ho preso più fiducia, anche perché qui, l’anno scorso ho vinto sia il singolare che il doppio. Lui è calato, è alle prime esperienze a questi livelli e mi ha lasciato molto campo. Questo torneo molto più forte rispetto a quello dell’anno scorso. Grigelis sta attraversando un ottimo periodo, con la vittoria di un 100mila e le quali agli Us Open. Poi ci sono gli austriaci e giocatori molto buoni sul veloce, come Agazzi. Molti possono aspirare al titolo. Io sto abbastanza bene, ma ogni partita ha situazioni diverse. Domani potrebbe essere agevole (contro Patracchini, ndr), ma non si sa mai. Devo giocare giorno per giorno, partita per partita e vedremo quello che succede».

Giacomo Vianello b. Fabio Tonello 5-7 6-4 6-3
Vianello: «Mi sono complicato la partita. Sono andato subito 4-1 sopra nel primo set. Pensavo di iniziare peggio, invece la tensione è arrivata dopo e l’ho perso 7-5. Nel secondo set mi sono scosso, mi sono tirato su ed ho vinto 6-4. Nel terzo sono andato sotto 3-1, ero mezzo bloccato. Sul 3-2 mi sono venuti anche i crampi, ma sono stato bravo a gestirli ed ho vinto, dopo tre ore ed un quarto di gioco. Ora giocherò con Gaio, buon giocatore, con tanta esperienza. Prendendo questo punto mi sono tolto un bel peso, nel prossimo turno cercherò di esprimere il mio tennis. Il mio servizio è efficace su questa superficie, spero di creargli problemi, ma devo recuperare fisicamente».

Federico Gaio (4) b. Alessandro Fuzio 6-3 6-3
Gaio: «Non conoscevo il mio avversario, ma gioca molto bene. Serve bene, aggressivo, si adatta bene sul veloce. Oggi ho fatto un po’ di fatica a spingere, ad essere sempre aggressivo. Lui non palleggiava molto, cercava subito di fare gioco. ».Io sto attraversando un periodo un po’ difficile, stavo meglio ad inizio anno. Sono andato a giocare una serie di challenger, perché non erano proibitivi. Rischiavo di entrare nei main draw ed invece finivo sempre per restare fuori di 3-5 posti. E poi sono andato li per cercare di giocare sul veloce, perché in Europa c’erano poche possibilità di farlo. Nel primo torneo, il campo erano buono, ma il resto malissimo. Ho sofferto di dissenteria. Il secondo era decisamente meglio, sono uscito nell’ultimo turno delle quali, avendo 2 match point con uno che poi ha battuto anche Riccardo Ghedin. Il terzo, in Thailandia, ho perso subito 6-0 6-3, non stavo bene, tanta umidità, capita. Ora qui, c’è Grigelis che sta giocando molto bene; Mocci mi ha stupito molto; Crepaldi e Donati stanno giocando molto bene; Grassi si conosce; Agazzi è Agazzi, il mio idolo; Falgheri l’ho trovato bene dopo un lungo periodo fermo dopo l’operazione. I campi veloci ti portano a giocare bene, qui il torneo è ben organizzato, tutto ok. Poi, penso che farò 2-3 tornei in Messico, ma vediamo».
Fuzio: «Il torneo direi bene, sono arrivato con buoni propositi, cercando di dare il massimo. La trasferta, a dire la verità, è iniziata come un incubo, visto che mi hanno perso il bagaglio in aeroporto ed ho passato un giorno a combattere con la compagnia aerea. Meno male che le qualificazioni le ho giocate di domenica, per fortuna che c’erano pochi iscritti. Li ho giocato una partita tesissima, anche perché non mi ero mai qualificato prima. Abbiamo giocato sul filo della tensione. Poi, il sorteggio poteva andare meglio, ma ci sta. Sono felice, oggi ho giocato bene, anche se ho sprecato tanto. Mi devo abituare a giocare ad un livello più alto, ma è stata un’esperienza positiva per me. Ora, non avendo punti, non so in che tornei entro. Vorrei provare a Brusaporto, ma ora sono fuori di tanto e non so se andare a firmare o andare a giocare un Open».

Matteo Donati b. Nikolaus Moser (Aut,6) 6-4 7-6(5)
Donati: «Sono molto contento. E’la prima volta che gioco un Future. Il mio avversario non lo conoscevo, tutti mi dicevano che era molto forte. Io venivo da un mese di preparazione a casa. Mi sono allenato bene ed ero molto tranquillo, con fiducia nelle mie possibilità. Sono entrato in campo tranquillo, sapevo di poter fare una buona partita, ho fatto un gran match ed ho preso un punto. Spero sia il primo di tanti. Sto molto bene, ho fatto tanto lavoro di prevenzione con il mio preparatore. Ho un ottimo team, sono contento. Per quanto riguarda la parte tennistica, non ho un coach. Certo, Menga mi aiuta qui questa settimana. Mi da tanto aiuto e posso trarre benefici anche dalla vicinanza con Grigelis. Ora andrò in Messico con la Nazionale e poi scelgo. Menga è molto bravo, hanno un grande team e mi sto trovando bene».
«E’ la prima volta che lo vedo giocare in torneo e da due giorni lo vedo allenarsi. Gioca molto bene, è molto completo, sa fare tutto. Oggi ha dimostrato grinta e carattere. Per esempio, sul 4-4 ha fatto il break giocando molto bene e nel secondo set è stato sempre sopra. Poi, ha perso il servizio del 4-5 ed ha subito reagito bene. E’ rimasto attaccato al match, molto bene nei momenti importanti. Lo vedo molto completo, con grandi potenzialità. E’ cresciuto di 15 centimetri nell’ultimo anno e muscolarmente si deve fare. Mi piace molto, è bravo. Da parte nostra speriamo che venga con noi, ma l’ultima scelta spetta a lui». Questo il commento di Giuseppe Menga, coach della Future Talent Brusaporto, presente al torneo con Falgheri e Grigelis, che auspica un ingresso nel team del giovane Donati.

Alessandro Bega b. Eros Siringo 7-5 6-1
Bega: «E’ andata bene, ma mi sento un po’ scarico. E’ l’ottava settimana di fila che sono in giro ed un po’ ne risento. Oggi, il primo set me lo sono un po’ complicato da solo e l’ho vinto 7-5, poi il secondo è stato facile. L’avversario di domani gioca bene sul duro, sarà una partita abbastanza difficile, ma non si sa mai. Poi, la settimana prossima gioco a Brusaporto, che è a venti minuti da casa mia. Seguirà una settimana di riposo e poi vediamo».
Siringo: «Nel primo set ero molto presente, sono andato a servire sul 5-4, poi ho subito il break e l’ho perso 7-5. Abbiamo giocato entrambi bene nel primo set, ma forse io avevo una marcia in più, però ad un certo punto mi sono sentito un po’ insicuro ed ho preso break. Nel secondo, dopo l’1-1 non ho più reagito alla sconfitte del primo, mi è pesato molto, ho provato a motivarmi, in più sono iniziati i problemi ad un polpaccio ed ho perso 6-1. Tutto sommato, da 1 a 10 mi do 4, più che come colpi, a livello di presenza in campo. E’ una questione di abitudine, ho iniziato a giugno ad entrare nell’ottica del professionista. Come per tutti, spesso il problema è economico. Ho preso il primo punto a Modena, battendo un 500, poi sono un po’ calato, mi qualifico, ma da 3 settimane sono un po’ in calo. Oggi nel primo set ero più presente, ma manca l’abitudine a giocare questi match. E’ solo tre mesi che giro per l’Italia. L’anno prossimo andrò anche fuori, forse a gennaio in Argentina. Quest’anno, se riesco a livello economico, farò altri 2-3 tornei. Ho il mio grande obbiettivo, che so di poter raggiungere, ma non dico qual è per scaramanzia. Spero ora di arrivare a 7-10 punti per entrare sempre nei tabelloni italiani».

Massimo Capone b. Laurynas Grigelis (Lit,1) 6-4 7-5
Capone: «E’ andato tutto bene oggi e nel secondo anche lui mi ha regalato qualcosa. Nel primo, dopo un break ho tirato praticamente quattro palle fuori, doppi falli compresi. Per il resto, sono stato solido. Nel secondo, perdevo 5-3, lui ha fatto due doppi falli ed io ho preso fiducia. Sono contento, lui è un giocatore più forte, completo. Il mio avversario di domani non lo conosco per niente, spero di giocare concentrato, solo con attenzione si può andare avanti».
Grigelis: «Massimo è stato bravo, ha giocato una bella partita. Oggi è stato un match dove ho giocato parecchio male, non sto giocando il mio miglior tennis. Ero venuto qui per fare bene, ma non ci sono riuscito. Ora andrò a giocare un challenger in Turchia (Izmir, 75mila)».

Andrea Patracchini b. Stefano Napolitano 6-4 6-7(5) 6-4
Patracchini: «Potevo chiudere il match 3-4 volte. Sono andato sul 6-4 5-3, poi sul 5-4 ho fatto 3 doppi falli, avevo paura di vincere. Ho cercato di mettere la prima forte e spingere per non giocare da fondo. Ho fatto un break, ma sul 6-5 ho fatto altri 2 doppi falli. Ad un certo punto, il mio break era quasi quando tenevo il mio servizio. Nel terzo set, sono salito 3-0 e di nuovo black out. Potevo andare 4-2, poi mi ha ripreso sul 4-4 e li ho tenuto il servizio, ma se non sbagliava lui, io non chiudevo mai. Queste partite vinte così danno fiducia. Col back lo mettevo in crisi, ma poi ne ho abusato. Quasi non sento la stanchezza per quanto sono contento. Domani con Grassi non ho niente da perdere. Con quelli più forti, gioco sempre meglio».

Matteo Volante b. Davide Della Tommasina 6-4 6-0
Volante: «Oggi ho fatto un po’ di fatica a causa del vento, la palla viaggiava tanto. Poi la partita è stata sotto controllo. Lui nel secondo è uscito un po’ dal match ed io sono andato via. Domani gioco contro Donati. Ci ho giocato già contro lunedì in doppio. Per essere un sedicenne, tanto di cappello. Ha battuto un avversario che gioca molto bene. Lui è molto promettente, come Napolitano. Speriamo bene, perché in Italia ne abbiamo bisogno. E speriamo anche in Quinzi».

Marco Speronello b. Antonio Zucca 6-4 6-3
Speronello: «Sinceramente, pensavo che lui giocasse peggio, invece ha giocato tutto forte. Io mi sono complicato la vita, potevo chiudere 6-2 6-2 con il servizio a disposizione, invece è finita 6-4 6-3. E’ stata una partita psicopatica. Domani gioco con Agazzi, mi dovrò preparare a fare 85 passanti. Mi piace giocare con lui, è un signore, ha una buona cultura del tennis ed è un bel personaggio».

Antonio Burruni

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