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25/09/2011 02:18 CEST - Storie di tennis

Sam Querrey is back

TENNIS - Dopo vari infortuni, sta lentamente risalendo la china Sam Querrey e sembra che sia più motivato che mai. Dopo un ottimo 2010, è dovuto restare ai box a lungo e adesso è ripartito dal livello più basso, dal Challenger di Tulsa, per ritrovare gioco e fiducia, Ha già annunciato che farà il suo rientro nel circuito maggiore negli ultimi tornei indoor in Europa. I suoi compagni di Davis sono avvisati…Giulia Vai

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Sembra che sia finalmente finito il calvario di Sam Querrey: ora resta solo da scalare un’altra volta la classifica ATP per cercare di ritornare dov’era l’anno scorso, numero 21 appena dietro Fish e Roddick, ripartendo dagli abissi della 116sima posizione.

L’ultimo infortunio della serie è stato un’infiammazione ombelicale che ha comportato un’operazione minore, appena prima si era infortunato il gomito durante il riscaldamento del terzo turno nel torneo del Queen’s per cui ha dovuto subire un’operazione in artroscopia saltando Wimbledon e gli US Open.

Due anni fa si era tagliato in modo grave quando un tavolo di vetro si era frantumato conficcandogli alcune schegge nel braccio e rallentando la crescita e la maturazione del giovane tennista americano che dopo un ottimo 2010 è dovuto nuovamente stare fermo a lungo. Oltre all’inevitabile discesa in classifica e quindi all’obbligo di giocare le qualificazioni dei tornei più importanti, l’aspetto su cui ha lavorato e dovrà continuare, è ritrovare gli schemi abituali, la fiducia e l’abitudine alla competizione.

Per un ventitreenne in ascesa sono doti importanti quanto il suo servizio devastante…che comunque ha avuto bisogno di qualche partita di rodaggio prima che riuscisse a spingere al 100% così come il diritto.

La scorsa settimana Querrey ha giocato un challenger arrivando in finale a Tulsa, ma ha bisogno di giocare tante partite. Ha pianificato un autunno piuttosto caldo che prevede 5 tornei in 6 settimane: i challenger di Sacramento e Tiburon quindi in Europa i tornei di Vienna, Valencia e Parigi.

Anche Patrick McEnroe, suo coach di Coppa Davis dice che l’importante è che Sam ritrovi il suo gioco fatto di servizi e risposte al servizio aggressivi e di diritti potenti con cui dirigere lo scambio.

A dispetto del suo 2011 disgraziato anche prima dell’infortunio in cui aveva racimolato un primo turno agli Australian Open e un secondo al Roland Garros per un record mediocre di 10-14, i suoi compatrioti stanno invece avendo risultati importanti: Donald Young è finalmente riuscito a dimostrare il suo talento raggiungendo il quarto turno agli US Open così come Fish; il suo compagno di doppio, John Isner ha giocato il suo primo quarto di finale di Slam a New York, il reddivivo Andy Roddick ha sorpreso molti giocando i quarti contro Nadal e anche Alex Bogolomov Jr è giunto al terzo turno.

McEnroe è convinto che i miglioramenti dei suoi compagni lo stimoleranno a superarli e a superarsi, infatti, ammette lo stesso Sam, prima degli infortuni aveva avuto un periodo di stallo dovuto in parte alla mancanza di stimoli: la forzata lontananza dai campi e dalle gare ha contribuito a un rinnovato entusiasmo e alla speranza di un 2012 più fortunato!

Giulia Vai

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