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11/10/2011 16:51 CEST - MONDO CHALLENGER

La settimana di Mons-ieur Seppi

TENNIS - Il bolzanino vince la ricca tappa di Mons, in cui c'erano ben undici top 100. Per lui è il secondo Challenger vinto sui tre giocati nel 2011. Il neo papà Ivo Karlovic si impone a Sacramento, dove muove i suoi primi passi la grande speranza Usa Jack Sock. A Palermo deludono gli italiani e Carlos Berlocq coglie l’ennesimo successo sul rosso di casa nostra. Luca Labadini

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Ethias Trophy
Mons, Belgium

October 3-9, 2011
Surface: Hard, Greenset Grand Prix
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
€106,500 +H

Ottavo successo azzurro della stagione. Ad andare a bersaglio, dopo aver colpito anche a Bergamo lo scorso Febbraio, è stato Andreas Seppi, che coglie, nella località belga, il suo quinto alloro in carriera a livello Challenger. La scelta di rinunciare alla trasferta asiatica per puntare tutto sui tornei del vecchio continente era certamente rischiosa, e facilmente attaccabile nel caso in cui i risultati non l’avessero giustificata. Andreas ha smorzato sul nascere ogni eventuale polemica, iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro di un evento che ha visto ai nastri di partenza ben undici giocatori compresi fra i primi 100 del ranking Atp. L’altoatesino , dopo aver letteralmente passeggiato nelle fasi iniziali, concedendo solo un game a Burquier al primo turno e due a Jaziri al secondo, ha invece conosciuto una seconda parte di torneo irta di difficoltà. Il suo avversario nei quarti di finale Steve Darcis, infatti, è andato vanamente a servire per il match sul 5-4 del secondo set, ed anche Ricardas Berankis , in semifinale, gli ha procurato più di un grattacapo, cedendo il passo solo con due tie -break dopo aver condotto 5-2 nella prima frazione. Ancor più complicata si è rivelata la finale, in cui dopo l’ormai consueta partenza lenta del nostro n.2, il francese Julien Bennetau sembrava saldamente in controllo della partita. Con un punteggio e un andamento quasi fotocopia (2-6, 6-2, 7-5) a quello che andò in scena nella finale del Challenger di Bergamo del 2008, Andreas ha ribaltato un verdetto che pareva inevitabile, uscendo vincitore al foto-finish del tie- break del terzo e decisivo set. Per lui, che purtroppo è destinato a smarrire i punti conquistati lo scorso anno al Masters 1000 di Shanghai, il successo di Mons comporta un incremento di otto posizioni in classifica, potendosi issare al 43esimo gradino, nel corso di una stagione che lo ha visto, primo tennista azzurro della storia, aggiudicarsi un torneo del circuito maggiore sull’erba, a Eastbourne. Una sua presenza in Coppa Davis contro la Repubblica Ceca dei temibilissimi Berdych e Stepanek sarebbe di enorme utilità, ma le possibilità che le fratture creatisi fra lui e la nostra federazione vengano ricomposte per tempo appaiono, al momento, decisamente remote. Dopo l’insperata finale di Winston-Salem e il terzo turno agli Us Open, ha confermato il suo ottimo stato di forma il finalista Julien Benneteau, che ha provato a ripetere il successo del suo connazionale Mannarino del 2010. Dopo essere scivolato oltre i primi 100 durante l’estate, il quasi trentenne transalpino recupera altri nove scalini e si assesta al n.ro 64. Tradito dal favorito Xavier Malisse, scivolato al secondo turno sul tennis classico di Alejandro Falla, il pubblico belga ha potuto consolarsi coi confortanti progressi palesati da David Goffin, spintosi sino in semifinale. Per il 20 enne di Liegi , uscito vincitore da un indicativo confronto con il veterano Olivier Rochus, un salto di ben 43 posizioni e l’imminente ingresso fra i primi 200 (208). Il movimento locale ripone buone speranze anche sul talento di Maxime Authom, sconfitto al secondo turno dal più quotato connazionale Steve Darcis ma in grado di ritoccare il suo best ranking (235). Dopo una tribolata stagione, sembra aver ritrovato il passo giusto il lituano Ricardas Berankis. Il campione della prova Junior degli Us Open edizione 2007 si è arreso in semifinale di fronte al nostro Seppi, non prima di aver impartito una severa lezione a Nicolas Mahut a livello quarti. Un celere rientro fra i primi 100 del ranking (125) sembra essere ampiamente alla sua portata.

First Round
(2)Andreas Seppi (ITA) d. Gregoire Burquier (FRA) 6-1 6-0

Second Round
(2)Andreas Seppi (ITA) d. Malek Jaziri (TUN) 6-1 6-1

Quarterfinals
(WC)David Goffin (BEL) d. Alejandro Falla (COL) 6-0 6-7(6) 7-6(4)
(5)Julien Benneteau (FRA) d. Tobias Kamke (GER) 6-2 4-6 6-3
Ricardas Berankis (LTU) d. (7)Nicolas Mahut (FRA) 6-1 6-3
(2)Andreas Seppi (ITA) d. (8)Steve Darcis (BEL) 3-6 7-5 6-0

Semifinals
(5)Julien Benneteau (FRA) d. (WC)David Goffin (BEL) 6-4 6-2
(2)Andreas Seppi (ITA) d. Ricardas Berankis (LTU) 7-6(4) 7-6(2)

Finals
(2)Andreas Seppi (ITA) d. (5)Julien Benneteau (FRA) 2-6 6-3 7-6(4)

RelyAid Natomas Racquet Club Challenger
Sacramento, CA, U.S.A.

October 3-9, 2011
Surface: Hard
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
$100,000

Nel circuito Challenger, assistere a una finale fra le prime due teste di serie è molto meno frequente di quanto si possa immaginare. Lo è ancora di più ritrovare in semifinale ben tre ex top venti del ranking mondiale. Le curiosità del torneo di Sacramento non si esauriscono qui, perché Ivo Karlovic e James Blake, rispettivamente classe 1978 e 1979, hanno dato vita alla finale più “anziana” della stagione. Se l’è aggiudicata , operando un decisivo break al decimo game del terzo set, il gigante croato, al suo primo squillo stagionale. Come sempre letale alla battuta ( le statistiche dicono 23 aces e 20 punti a zero nei suoi turni di servizio nel terzo set ) , Karlovic ha terminato da trionfatore una settimana che avrebbe potuto anche rivelarsi molto negativa, se pensiamo che Martin Fischer, suo avversario di primo turno, non ha saputo trasformare due match point nel tie-break decisivo. Costretto a un riposo forzato nella seconda metà della scorsa stagione, in seguito ai postumi di un’operazione al tendine d’achille , il ranking di Ivo aveva subito un ridimensionamento, culminato con l’affondo al n.ro 239. “Ora gioco con continuità dall’inizio dell’anno e mi sento bene“, le parole del vincitore. Dopo gli Us Open , il croato si è preso una pausa dal circuito, ma questa volta le ragioni sono puramente extra-tennistiche, avendo preferito stare vicino alla moglie giamaicana Alsi, che lo scorso Settembre lo ha reso felice papà. “ Nella vita non può accaderti niente di più bello”, ha confermato un raggiante Karlovic, che con questa vittoria va ad occupare la 61 esima posizione in classifica . "Affrontare il suo servizio non è divertente”, ha invece amaramente commentato il finalista Blake .”Oggi ha risposto bene e mi ha messo molta pressione. Per quanto riguarda l’ efficacia della sua battuta, non puoi farci assolutamente niente….”. Per l’ex numero 4 delle classifiche Atp, quella ottenuta nella città californiana è la terza finale del 2011, la prima perduta dopo quelle che si è aggiudicato a Winnetka e a Sarasota. Ha abbandonato i panni di tennista di prima fascia, ma di un suo ritiro non si parla più e, oltre ad occupare saldamente un posto fra i primi 70 (67), Blake , specialmente sul cemento americano,continua ad essere un brutto cliente per tutti. Segnali di confortante ripresa per Sam Querrey. Dopo aver superato con molte difficoltà il promettente lituano di Bergamo Laurynas Grigelis al primo turno, il 24 enne di san Francisco si è spinto sino in semifinale, ripetendo così il piazzamento di Tulsa. Per lui, fortemente penalizzato dall’infortunio al gomito destro che gli ha pregiudicato gran parte della stagione, l’obiettivo è di sfruttare gli ultimi mesi del 2011 per riagguantare un posto fra i primi 100. Per il tennis a stelle e strisce giungono buoni segnali anche dalle retrovie. L’ucraino di nascita Alex Kuznetsov, dopo aver illuso i suoi connazionali quattro anni fa, quando a soli 20 anni si affacciò al n.ro 158 del ranking, non ha successivamente saputo tenere il passo dei compagni di allenamento Sam Querrey, John Isner e Ryan Sweeting. Quest’anno sembra aver ritrovato il piglio giusto,e la sua semifinale lo conferma. La sua rincorsa riparte dal n.ro 223. Con aspettative ben maggiori dovrà coesistere il 19 enne Jack Sock, al suo secondo quarto di finale in un torneo Challenger. Il grande pubblico ha imparato a conoscerlo da vicino quest’anno agli Us Open, dove, dopo aver superato Gicquel al primo turno, ha dato vita a un interessante derby generazionale (oltre che del Nebraska) con Andy Roddick . A New York si trova a suo agio, avendo vinto anche il titolo Junior degli Us Open del 2010 e il doppio misto in coppia con Melanie Oudin quest’anno. L’etichetta di “next big thing“ del tennis Usa non sembra pesargli troppo, avendo scelto di diventare professionista soltanto dopo aver terminato il suo percorso scolastico. L’acuto di Sacramento gli porta in dote un balzo di ben 46 posti, collocandolo al n.ro 367. Se il 2011 ha consacrato lo status di top 100 di Ryan Harrison, il 2012, sarà , con tutta probabilità, l’anno di Jack Sock.

Quarterfinals
(1)James Blake (USA) d. (WC)Jack Sock (USA) 6-4 6-2
Alex Kuznetsov (USA) d. (4)Bobby Reynolds (USA) 7-6(0) 6-3
(3)(WC)Sam Querrey (USA) d. Uladzimir Ignatik (BLR) 7-5 7-6(9)
(2)Ivo Karlovic (CRO) d. Thiemo De Bakker (NED) 6-4 7-6(2)

Semifinals
(1)James Blake (USA) d. Alex Kuznetsov (USA) 6-2 7-5
(2)Ivo Karlovic (CRO) d. (3)(WC)Sam Querrey (USA) 7-6(6) 3-6 6-4

Finals
(2)Ivo Karlovic (CRO) d. (1)James Blake (USA) 6-4 3-6 6-4

Sicilia Classics Tecnocasa Cup
Palermo, Italy

October 3-9, 2011
Surface: Clay
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
€42,500 +H

In un torneo in cui i nostri portacolori hanno steccato, a contendersi il titolo in finale sono giunti i due stranieri “più italiani” del tabellone, ovvero Adrian Ungur e Carlos Berlocq. Se il romeno è oramai un fiorentino d’adozione, allenandosi all’accademia di Fabrizio Fanucci, “Charlie” , che ha ottenuto ben dieci dei suoi dodici allori nel nostro paese, può considerare l’ Italia come il suo fortino. E’ andato infatti al 28enne argentino il trofeo di Palermo, assegnato lunedì dopo che la pioggia aveva impedito la consueta conclusione domenicale. Tra i due, il più mattutino dev’essere senz’altro Berlocq, perché la finale , disputatasi alle 10,30, non ha avuto storia: 6-1 6-1 in meno di un’ora. Non si può nemmeno dire che Ungur fosse giunto impreparato all’ultimo atto, poiché il romeno era reduce da due finali conseguite in estate a San Benedetto e Manerbio ,ed entrambe vinte. “Oggi purtroppo non ho giocato bene -ha confessato al termine della finale - l’intera settimana, comunque, è stata molto positiva. Berlocq ha giocato un grande tennis. Saluto e ringrazio Palermo con affetto”. “È stata una settimana stupenda, qui non ero mai venuto e mi sono trovato veramente bene”, le parole del vincitore . “Ungur oggi ha commesso parecchi errori e mi è sembrato poco concentrato. Io invece ho affrontato il match con grande pazienza e, soprattutto, sono riuscito ad essere molto regolare, nonostante le avverse condizioni climatiche”. Quest’anno ho giocato tantissimo facendolo bene quasi sempre: peccato soltanto che mi sia mancato quel qualcosa in più per riuscire a battere avversari di classifica superiore. Devo continuare su questa strada, per riuscire a migliorare ulteriormente il mio ranking. Domani andrò a Pordenone, dove mi fermerò una settimana, per allenarmi sul duro in vista dei prossimi due tornei: giocherò infatti a Mosca e a San Pietroburgo”. Per lui si tratta del terzo titolo stagionale, dopo quelli di Torino e Todi. E’ probabile che chi avrà maggiormente motivo di rammaricarsi del fatto che quello di Palermo sia stato l’ultimo evento disputatosi sul rosso nel nostro paese, sia proprio lui. Il torneo del capoluogo siciliano permette a Berlocq di eguagliare il proprio best ranking (65) , e a Ungur di migliorarlo sensibilmente, facendogli intravedere l’ingresso dei primi 100 giocatori del mondo (113). Primato ritoccato anche per i “ragazzini terribili” del tennis spagnolo, Pablo Carreno Busta (137) e Javier Marti ( 188). In rosso, invece, il bilancio degli italiani. Ci si aspettava di più da Filippo Volandri, stoppato piuttosto nettamente al secondo turno dal tedesco Andreas Beck , e dal siciliano Gianluca Naso, che ha sì brillantemente estromesso dal torneo il primo favorito Rui Machado, ma ha letteralmente gettato alle ortiche il suo match di secondo turno contro Pavol Cervenak. Battuta d’arresto, ma del tutto giustificabile, per lo stakanovista Alessandro Giannessi, che ora si trasferirà in Sudamerica per aggiungere altri ,preziosissimi punti al suo già sorprendente ranking.

First Round
(WC)Gianluca Naso (ITA) d. (1)Rui Machado (POR) 4-6 7-5 7-5
(7)Blaz Kavcic (SLO) d. Simone Vagnozzi (ITA) 7-5 4-6 6-2
Andreas Beck (GER) d. (SE)Alessandro Giannessi (ITA) 5-7 6-4 6-1
(3)Filippo Volandri (ITA) d. (WC)Antonio Comporto (ITA) 6-2 6-0
Alessio Di Mauro (ITA) d. (WC)Thomas Muster (AUT) 6-2 6-4
(2)Carlos Berlocq (ARG) d. (WC)Marco Cecchinato (ITA) 6-2 6-3

Second Round
(q)Pavol Cervenak (SVK) d. (WC)Gianluca Naso (ITA) 0-6 7-6(3) 6-4
Andreas Beck (GER) d. (3)Filippo Volandri (ITA) 6-4 6-4
(2)Carlos Berlocq (ARG) d. Alessio Di Mauro (ITA) 6-2 6-2

Quarterfinals
Adrian Ungur (ROU) d. (q)Pavol Cervenak (SVK) 6-1 6-1
(8)Diego Junqueira (ARG) d. Frederico Gil (POR) 6-4 2-6 6-3
Andreas Beck (GER) d. (7)Blaz Kavcic (SLO) 7-6(2) 6-2
(2)Carlos Berlocq (ARG) d. Antonio Veic (CRO) 7-5 6-1

Semifinals
Adrian Ungur (ROU) d. (8)Diego Junqueira (ARG) 3-6 6-2 7-5
(2)Carlos Berlocq (ARG) d. Andreas Beck (GER) 6-3 6-2

Finals
Carlos Berlocq (ARG)d. Adrian Ungur (ROU)   6-1 6-1

Challenger Ranking 2011 (Aggiornato al 10 ottobre)

Machado Rui Por 519
Prodon Eric Fra 517
Klizan Martin Slk 446
Ungur Adrian Rom 423
Zeballos Horacio Arg 422
Bachinger Matthias Ger 407
Robert Stephane Fra 406
Rosol Lukas Cec 399
Lorenzi Paolo Ita 399
Beck Andreas Ger 397
Istomin Denis Uzb 385
Reynolds Bobby Usa 383
Sela Dudi Isr 380
Mayer Leonardo Arg 367
Stebe Cedrik Marcel Ger 361
Dutra Da Silva Rogerio Bra 355
Junqueira Diego Arg 352
Paire Benoit Fra 338
Odesnik Wayne Usa 333
Ramos Vinolas Albert Spa 330
Darcis Steve Bel 328
Cipolla Flavio Ita 321
Volandri Filippo Ita 319

Donskoy Evgeny Rus 310
Hajek Jan Cec 307
Carreno Busta Pablo Spa 306
Ito Tatsuma Gia 304
Berlocq Carlos Arg 303
Zemlja Grega Slo 300
Muller Gilles Lux 297
Mahut Nicolas Fra 290
Soeda Go Gia 288
Schoorel Thomas Ola 288
Beck Karol Slk 285
Van Der Merwe Izak Saf 282
Roger Vasselin Edouard Fra 275
Blake James Usa 274
Souza Joao Bra 272
Meffert Dominik Ger 269
Munoz De La Nava Daniel Spa 269
Tursunov Dmitry Rus 268
Kudryavtsev Alexander Rus 268
Zopp Jurgen Est 258
Capdeville Paul Cil 253
Mello Ricardo Bra 252
Schukin Yuri Kaz 245
Seppi Andreas Ita 240
Schuettler Rainer Ger 239
Gensse Augustin Fra 237
De Schepper Kenny Fra 237

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