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21/10/2011 17:25 CEST - Tennis e scommesse

Italiani nella lista nera della TIU!

TENNIS – Schiavone, Seppi, Fognini, Starace, Volandri e Errani risultano tra i 20 nomi nella “black list” della Tennis Integrity Unit. Nella lista nera, pubblicato dal giornale svedese Svenska Dagbladet (nella foto), i giocatori finiti sotto indagine o le partite con anomalie nelle quote. Altre partite "osservate" hanno riguardato altri 21 giocatori: tra questi Bolelli, Cipolla, Pennetta, Oprandi e Vinci. Alessandro Mastroluca

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Italiani popolo di santi, navigatori, commissari tecnici e, secondo quanto lascia trasparire il sito del giornale svedese Svenska Dagbladet, super-appassionati di scommesse. Sono ben undici gli azzurri presenti nella lista di 41 nomi all’attenzione della Tennis Integrity Unit, pubblicata dal sito svedese.

Qualche anno fa la “Little Italy” di Di Mauro, Galimberti, Starace, Bracciali e del compianto Federico Luzzi fu punita in blocco _ correva l'anno 2007 _  per scommesse da poche centinaia di euro e su partite in cui non erano assolutamente coinvolti: insomma non furono accusati di aver scommesso contro se stessi per perdere apposta né di aver tentato di corrompere l’avversario. Del caso abbiamo scritto diffusamente, così come della richiesta di risarcimento per 500 mila dollari da parte dell’ATP. La vicenda parve, all'epoca, anche strumentalizzata. Si voleva punire cinque pesciolini piccoli ed ingenui per far paura a quelli grossi e più spregiudicati. L'ingenuità di iscriversi ad una società di scommesse, tuttavia, per alcuni c'era stata. Altri giocatori l'avevano fatta franca scommettendo somme assai più rilevanti (non necessariamente in mala fede) per interposta persona.

L’elenco, finora segreto ma adesso pubblicato da Dagbladet, è suddiviso in due categorie. Nella prima, la “black list”, figurano 20 giocatori, 14 uomini e sei donne: gran parte di questi _ scrive sempre la Svenska Dagbladet _ "sarebbero coinvolti in partite per cui le accuse di imbroglio, i sospetti di match-fixing sarebbero stati sufficientemente forti da avviare un procedimento di indagine; gli altri sono finiti nella lista nera perché più volte durante le loro partite i bookmakers hanno registrato un andamento strano, o addirittura illogico delle quote".

In questa lista compare Starace, compare Volandri, come già rivelato per primo da Ubaldo a Melbourne, per il primo turno dell'Atp di San Pietroburgo dello scorso 25 ottobre, perso 3-6 6-3 6-2 contro il georgiano Gabashvili (n.78) che ha attirato poco meno di 3 milioni di euro di giocate. Ma ci sono anche Andreas Seppi, Fabio Fognini, Sara Errani e Francesca Schiavone. Questo l’elenco completo:

Philipp Kohlschreiber
Potito Starace
Andreas Seppi
Fabio Fognini
Janko Tipsarevic
Michael Llodra
Nikolay Davydenko
Teymuraz Gabashvili
Victor Crivoi
Christophe Rochus
Oscar Hernandez
Yevgeny Korolev
Filippo Volandri
Wayne Odesnik
Victoria Azarenka
Agnieszka Radwanska
Francesca Schiavone
Sara Errani
Maria Kirilenko
Kateryna Bondarenko

Agli altri 21 giocatori, 15 uomini e sei donne, la TIU riserverebbe solo attenzione ma senza che siano state avviate indagini di sorta.  In questa seconda categoria figurano Simone Bolelli, Flavio Cipolla, Flavia Pennetta, Romina Oprandi e Roberta Vinci. Ecco l’elenco completo dei nomi:

Brian Dabul, Eduardo Scwhank, Jeremy Chardy, Simone Bolelli, Lukasz Kubot, Carlos Berlocq, Igor Kunitsyn, Andrei Golubev, Alex Bogomolov, Somdev Devvarman, Steve Darcis, Marin Cilic, Flavio Cipolla, Ivo Karlovic, Viktor Troicki, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Virginie Razzano, Romina Oprandi, Dominika Cibulkova, Eleni Daniilidou.

Tanto per quanto riguarda la prima lista che la seconda non c'è nessun tennista sanzionato. Il che ci obbliga a ricordare al lettore che qualunque sospettato, piccolo o grande che sia, è ritenuto assolutamente innocente fino a prova contraria. 

Qui si può ricordare anche uno scritto di  Stefano Semeraro sulla Stampa durante gli Australian Open, quando sosteneva che quello delle scommesse illegali è un male difficilmente estirpabile, soprattutto nei tornei minori. “Personaggi loschi, spesso contigui ad ambienti mafiosi, avvicinano i tennisti offrendo loro un guadagno spropositato, anche superiore al montepremi del vincitore. Per i peones del tennis non sempre è facile dire di no ad un «aiutino» di 4000-5000 euro che salva le spese e rappezza la stagione. Lo stesso match diventa pulito o sporco a seconda delle lenti di chi guarda: Betfair conosce i conti degli scommettitori a rischio, gli analisti sanno quando l'andamento delle giocate esce dalla norma e va segnalato”.

Qualche risultato, però, sarebbe stato indirettamente raggiunto, a prescindere dalle mancate sanzioni. Nel senso che le scommesse sospette sarebbero calate abbastanza vistosamente. Sarebbe giù un primo risultato non assolutamente disprezzabile..

Secondo Johannes Nilsson, daytrader su Betfair intervistato dal Dagbladet, ci sono infatti meno partite “truccate” rispetto al passato: “Sulle 4 mila giocate in un anno una cinquantina sono addomesticate, nel senso che un giocatore perde apposta lucrando sulle scommesse”. Secondo lui, però, “C’è anche una strategia che mira a nascondere le violazioni. Forse lo scopo è quello di far sembrare il tennis sempre pulito per paura di perdere contratti con gli sponsor e le tv”. Lo diceva anche Robert Elgidely, l’avvocato dei cinque italiani squalificati. (Un po' quello che accade anche nel ciclismo in tema di doping...L'ambiente, le federazioni, si dichiarano scandalizzate, ma c'è anche sempre qualcuno che tende a coprire finchè la oentola del diavolo non si scoperchia del tutto e diventa impossibile farlo fino in fondo. 

Due sospetti, quelli avanzati da Nillsson e dall'avvocato Elgidely, bastano a fare una prova? La risposta di oggi è  no.

Insomma, al di là di quello che scrive l'Afton Bladet, la sensazione è che la TIU intenda far circolare, in un modo o nell'altro, avvertimenti del tipo: "State attenti voi, noi abbiamo gli occhi aperti".  Ovviamente la verità e la fondatezza dei loro sospetti la sanno, forse, solo loro. La sa _ forse _ Jeff Rees, il direttore responsabile della TIU, nonchè ex detective di Scotland Yard ed ex capo dell'operazione anti corruzione nel cricket.

Alessandro Mastroluca

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