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24/10/2011 10:52 CEST - Non solo tennis

Tutta colpa del filetto

NON SOLO TENNIS - In Messico 109 calciatori su 208 sono stati trovati positivi al clenbuterolo ai Mondiali Under-17. Coinvolte 19 squadre su 24, non i padroni di casa, che hanno poi vinto il torneo. Colpa della carne contaminata: per questo la Fifa ha deciso di non prendere provvedimenti. Proprio un filetto al sangue era stato indicato dal ciclista Contador come la causa della sua positività l'anno scorso al Tour de France. Alessandro Mastroluca

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L’aveva detto Albert Contador, ma in pochi gli avevano creduto: “E’ tutta colpa della carne”. Aveva giustificato così la sua positività al clenbuterolo durante il tour de France 2010. Tra quei pochi c’è la Federazione spagnola, che lo scorso febbraio ha annullato la squalifica in base all’articolo 296 del regolamento UCI per cui un’atleta può essere assolto se riesce a dimostrare di aver assunto inavvertitamente una sostanza vietata, non per colpa o negligenza.I suoi avvocati difensori hanno invocato, con successo, il precedente del bacio con cui Ruchard Gasquet aveva giustificato la sua positività alla cocaina.

Il vincitore del Giro d’Italia 2011 (titolo ancora sub-judice) è in attesa della sentenza del TAS dopo l’appello dell’UCI e della WADA, prevista per novembre. Il recente caso scoppiato in Messico ai Mondiali Under-17 di calcio potrebbe favorirne l’assoluzione.

109 giocatori su 208, infatti, sono stati trovati positivi al clenbuterolo. I campioni sono stati analizzati da laboratori indipendenti in Olanda e Germania. Coinvolte 19 squadre su 24: tra queste non c’è il Messico padrone di casa, e vincitore del titolo, i cui giocatori hanno osservato una dieta che non prevedeva l’assunzione di carne. Il clenbuterolo è una sostanza proibita per gli sportivi ma usata di frequente negli allevamenti di bovini: le analisi durante il torneo hanno infatti dimostrato che il 30% della carne nelle cucine degli alberghi dove pernottavano i giocatori era contaminata. Per questo la Fifa ha deciso di non prendere provvedimenti contro i 109 ragazzi. E la Wada, preoccupata anche per possibili nuovi casi ai Giochi Panamericani in svolgimento a Guadalajara, ha ritirato l’appello contro la decisione di non squalificare i cinque calciatori messicani (il portiere Guillermo Ochoa, i difensori Francisco Rodríguez e Edgar Dueñas, i centrocampisti Antônio Naelson 'Sinha' and Christian Bermúde) trovati positivi alla stessa sostanza durante la Gold Cup dello scorso giugno.

Il ministro della sanità messicano, Mikel Arriola, ha dichiarato di aver chiuso 42 allevamenti e ha sottolineato come l’azione del governo ha permesso di ridurre i casi di avvelenamento da clenbuterolo dai 555 del 2005 agli 89 del 2010. Secondo Arriola, una buona parte delle scorte di clenbuterolo sono state importate dall’Asia, dove sono stati registrati diversi casi di maiali contaminati: 330 persone sono rimaste avvelenate a Shanghai nel 2006, almeno 70 nella provincia di Guangdong nel febbraio 2009. Lo scorso marzo lo scandalo ha coinvolto una sussidiaria dello Shuanghui Group, il più grande produttore di carne della Cina: 72 persone sono state arrestate nella provincia di Henan, dove ha sede la società, per aver prodotto o venduto clenbuterolo nell’ambito di un’operazione che ha portato al sequestro di 18 tonnellate di cibo per i maiali nel giro di una sola settimana.

Cos’è il clenbuterolo?
Il clenbuterolo è un ammine simpaticomimetico, un farmaco che stimola il sistema nervoso centrale e rientra nella categoria dei Beta2 agonisti. Usato per curare problemi respiratori (è un broncodilatatore antiasmatico che può essere prescritto in Europa, ma ad esempio non negli Usa) è anche noto come il "doping delle modelle" perché riduce il senso di fame e aiuta a dimagrire. In quantità significative ha un potente effetto anabolizzante, per questo è usato in zootecnica e nello sport. Aiuta a contrastare il catabolismo (il “consumo”) dei muscoli che deriva dagli sforzi prolungati e dunque a recuperare prima.

È stabile al calore e resistente alla cottura, per questo si può risultare positivi ai controlli se si mangia carne contaminata: la quantità necessaria per causare un avvelenamento alimentare è di 0,1 mcg per ogni grammo di cibo. Gli effetti si verificano dopo aver consumato 100-200 grammi di carne, ovvero 5 volte la dose terapeutica (non superiore ai 40 mcg). Studi di farmacocinetica indicano che, quando viene assunto oralmente, è biodispinibile al 70-80% e ha un’emivita di 25-39 ore. Possono essere determinati nelle urine livelli di 0.5 ng/ml anche dopo 2 – 4 giorni dalla somministrazione.

Altri casi eclatanti
La carne contaminata è stata indicata come la causa della positività della nuotatrice statunitense Jessica Hardy, rilevata ai Trials del 2008. Alle Olimpiadi di Pechino è stato squalificato il canoista polacco Adam Seroczynski, quarto nel K-2 1000 metri. Nel 2010 è stato trovato positivo, al Giro delle Fiandre, il ciclista cinese Li Fuyu.

Nel tennis sono stati trovati positivi al clenbuterolo Mariano Puerta (squalificato per nove mesi nel 2003 e poi per otto anni nel 2005 per positività all’epinefrina dopo la finale del Roland Garros del 2005) e Karol Beck (nel 2005).

Diverso il caso di Filippo Volandri, ingiustamente squalificato, e scagionato dal TAS di Losanna, per uso di Ventolin, un medicinale per l’asma che aveva regolarmente dichiarato all’ATP che contiene salbutamolo, un beta-2 agonista della stessa famiglia del clenbuterolo ma per cui valgono regole diverse: se l'assunzione di salbutamolo è correttamente dichiarata e non supera la soglia terapeutica (1600 microgrammi nell'arco delle 24 ore) il giocatore non viene punito. Al contrario, basta una sola molecola di clenbuterolo nel sangue per essere squalificati.

L’esistenza di questa discrepanza è stata messa in discussione dalla stessa Wada. Nel simposio annuale dell’agenzia, che si è svolto lo scorso giugno a Roma, il direttore scientifico Olivier Rabin ha parlato proprio del caso Contador e del timore di carne contaminata. “Quando la quantità di clenbuterolo è poca, la situazione è difficile” ha spiegato, “perché potrebbe essere doping ma anche qualcos’altro”.

L’agenzia si prepara comunque a rivedere le norme sul clenbuterolo e a stabilire una soglia minima oltre la quale la positività sia indiscutibile: in caso di accordo, la riforma del regolamento potrebbe entrare in vigore dal 2013.

Intanto il Tas di Losanna ha invalidato la regola 45 della Carta Olimpica, introdotta tre anni fa, che stabilisce la non eleggibilità per i Giochi successivi alla scadenza della squalifica di tutti gli atleti fermati oltre 6 mesi per doping.

Speriamo solo che non si realizzi quanto teme Thomas Nigli della Wada secondo cui "quanto successo in Messico può diventare una scusa perfetta per chi volesse barare".

Alessandro Mastroluca

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