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02/11/2011 00:07 CEST - IL RACCONTO

Vicki Palmer, la prima "grunter"

TENNIS - Anche durante il Masters di Istanbul si è lungamente dibattuto sulle urla delle giocatrici. La Azarenka si è pure indispettita per le continue domande. Ma chi fu la prima urlatrice in assoluto? Chi di voi pensa alla Seles si sbaglia di grosso...La prima "urlatrice" della storia è stata una tennista ritiratosi a 19 anni. Si chiama Vicki Palmer e oggi è una tranquilla pensionata. "Io respiravo naturalmente in quel modo al momento di colpire la palla" Enos Mantoani

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Periodicamente ritorna la querelle sui grugniti di ladies & gentlemen sui courts di tutto il mondo. In Turchia si sono sfidate alcune tra le tenniste più urlatrici di sempre... Condite anche da dichiarazioni in ritardo di fastidio su urla mentre la palla è in gioco (Stosur sulla Williams battuta agli US Open). Certo anche i maschietti alle volte non si risparmiano, ma, dice la CEO della WTA, le donne hanno un DNA che le porta a urlare differentemente (mah!).

Ad ogni modo, chi di voi saprebbe quando e dove tutto ebbe inizio?

Alzi la mano chi sospetta di Monica Seles...

Ma chi ha alzato la mano, ahinoi, è fuori strada: tutto iniziò molto molto prima...Abbiamo cercato per voi le origini di questo fenomeno (sociale? culturale?); ammettiamo di esserci basati principalmente su un articolo di Josh Levin, apparso negli Stati Uniti non molto tempo fa. Fino a metà del Novecento il tennis era un giuoco da bianca flanella e cavallereschi scambi, ornato da buone maniere di Vittoriane reminiscenze. Chi ha la memoria lunga, oltre che una lunga esperienza (come Bud Collins) ricorda che erano i primi anni '60 quando iniziò a sentir urlare e gemere in un campo da tennis. Precisamente in un match tra junior: la ragazzina in questione veniva dall'Arizona e si chiamava Vicki Palmer.

Un articolo di Sports Illustrated dà fondamenta a questa teoria quando nel 1962 descrive un incontro a Forest Hills dove questa diciasettenne era “indelicatamente chiamata The Grunter”; curiosamente, nello stesso numero si riporta la presenza di tale Hugh Sweeney che, dice sempre il giornale, sarà probabilmente l'ultimo uomo a giocare con lunghi pantaloni di flanella...In quegli anni la Palmer era già apparsa nelle cronache sportive come una dodicenne capace di vincere precocemente; Di lei si dice fosse forte fisicamente e avesse un bel gioco da fondocampo. L'ultima volta invece che se ne fa menzione fu quando perse da una certa Billie Jean Moffitt (meglio conosciuta come Billie Jean King).

Ora Victoria Heinicke (che poi divenne Victoria Palmer) è una pensionata (dalla professione di consulente tecnico) di 66 anni e vive in Colorado. Perché dunque grugniva in campo? Questo le ha chiesto il nostro giornalista... Non certo per motivi genetici (esiste anche questa teoria), visto che i suoi fratelli non lo facevano, e neppure per incanalare di proposito l'aria in un certo modo (teoria di Little Mo Connolly). Lei dice che lo faceva perché respirava naturalmente in quel modo quando colpiva la palla! Bud Collins ricorda che era un suono molto forte, ma non prolungato come quello dell'Azarenka e neanche stridulo come quello di altre... Era piuttosto, dice l'interessata, come quello di David Ferrer: compatto e dal rumore sordo (mah!).

Interessante cosa dice una sua avversaria del passato: il suo grugnire non era prolungato e stridulo come quello odierno, ma in un certo senso aiutava a prendere il tempo, visto che emetteva questo suono quando colpiva la palla, chissà che anche le avversarie odierne delle care urlatrici non possano prendere questo spunto...Sempre ne abbiano il tempo e non crollino loro i nervi (io sarei già impazzito dopo due game)!

La carriera finì per la Palmer quando aveva solo 19 anni, per sua scelta: si sposò ed ebbe un bambino. Anche perché all'epoca pure le migliori giocatrici non guadagnavano abbastanza per mantenersi né per far carriera, e a lei non andava di essere sempre in viaggio e di essere come Billie Jean King, che lottò aspramente per vedere riconosciuto il proprio status di professionista. Certo, negli anni successivi, altri giocatori e giocatrici sono diventati famosi per i loro urletti, urlacci, grugniti, stridii, e chi più ne ha più ne metta... La Seles su tutti (a lei fa riferimento anche Serena quando dice che diventò il proprio modello di riferimento sia per la grinta che per le urla), tanto da far dire al mitico Peter Ustinov una delle più belle battute a mio avviso espresse in un tennis court: “I'd hate to be next door to her on her wedding night”; non vorrei essere il suo vicino la sua prima notte di nozze...

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