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03/11/2011 11:19 CEST - ATP Valencia

Avanzano Ferrer e Del Potro

TENNIS - A Valencia il giovane canadese Pospisil impegna Ferrer che risolve comunque in due set (6-3, 6-3) mentre Del Potro ha vita facile contro Tursunov e prova a rilanciare le sue chance per il Masters, anche se ha dichiarato: "Da riserva non ci andrei". Al secondo turno anche Cilic, che elimina uno spento Raonic e continua il momento positivo dopo la vittoria a S.Pietroburgo. Per lui secondo turno contro Granollers. Teo Gallo

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Il torneo tennisticamente più ricco della settimana è senz’altro a Basilea, ma anche nel tabellone di Valencia (Atp 500, 2.019.000€) ci sono giocatori interessanti e tre top ten, il padrone di casa Ferrer (che ieri ha asfaltato senza pietà un Verdasco che non dà segni di ripresa ), Monfils e Tsonga, che ha sofferto ieri all’esordio con il prospetto Javier Martì. Oggi i primi a scendere in campo sono stati Cilic e Raonic, che non è spagnolo ma vive e si allena a Barcellona con Galo Blanco, definito dall’organizzazione, non si sa su quali basi, il miglior coach del 2011. Il suo pupillo oggi non sembrava proprio in giornata: complice un Cilic efficace e concentrato, ha ceduto il primo set 6-4. Un set in cui la differenza l’ha fatta l’efficacia nel trasformare l’unica possibilità di break che entrambi hanno avuto. Raonic è apparso più falloso del solito, impreciso con il servizio, (meno del 60% di prime), sempre lontano dalla linea di fondo, impaziente, mentre Cilic non dava segni di stanchezza dopo l’ottima settimana passata che gli ha regalato il titolo di S.Pietroburgo.

La scarsa forma del canadese si riflette anche nel break subito in apertura di set e nei problemi a tenere il servizio anche nei giochi successivi, mostrandosi lento ma soprattutto senza mordente, come rassegnato alla sconfitta. Nel quinto gioco Cilic ha due palle per ipotecare la vittoria ma Raonic reagisce finalmente con un dritto profondo, un ace e una demivolèe improbabile ma vincente. Cilic è molto bravo a variare il servizio e il rivale non riesce a prendere quasi mai l’iniziativa con la risposta, oltretutto non il suo colpo migliore, nemmeno sulle seconde palle che arrivano sempre molto lavorate.

Anche Cilic ha qualche giro a vuoto ma senza conseguenze: sul 4-3 ci sono alcuni scambi importanti, ma alla fine è sempre Raonic a sbagliare e mandare Cilic a servire per il match. Chiudere le partite, si sa, è l parte più complicata di unmatch di tennis: Cilic spreca un matchpoint e fa di tutto per rimettere Raonic in partita, concedendo anche una palla break buttata via dal canadese con un rovescio che muore a rete. Alla fine il croato è giusto vincitore e incontrerà Granollers al secondo turno.

Il vincente affronterà nei quarti Gael Monfils che ha battuto 6-2 7-6 Pablo Andujar convertendo tre palle break su 12: per La Monf, che ha presentato un paio di scarpe personalizzate, è la sesta vittoria di fila.

Un altro canadese, classe '90 senza referenze se non quella di aver giocato un buon primo turno contro Federer a Montreal, lancia la sua sfida al padrone di casa e campione in carica, l’uomo di ferro, il macinatore David Ferrer. Si tratta di tale Vasek Pospisil, 21 anni da Vancouver con un nome che suona un po' come una medicina ma per niente intimorito e capace di tenere il palleggio contro uno dei migliori in circolazione quando si tratta di intercambiare colpi. Che dire di lui. Non ha sofferto di “miedo escenico” e nemmeno di agorafobia: il suo obbiettivo a inizio match era vincere un game, e ci è riuscito. Dopo mezz’ora ne aveva vinti ben due. Poi ha addirittura ottenuto un break nell’ottavo gioco che ha gelato il poco pubblico presente: può tornare a casa soddisfatto, non c’è dubbio.

Certo Ferrer in alcuni frangenti è stato impreciso e senza la verve abituale, ma il dritto del ragazzino sembra funzionare bene. Nel secondo set si permette addirittura di avere la palla del 2-1 e servizio, annullata dallo spagnolo con una bella prima; la partita diventa equilibrata, non si direbbe che di fronte ci sono il numero 5 e il 133 del ranking.

Sul 2-2 40-30 il milgior punto del match, del canadese, che prima mette all’angolo Ferrer con tre dritti anomali, poi lo chiama a rete con una palla corta ben disegnata e respinge di controbalzo la bordata di Ferru, che riesce comunque a tenere il servizio e tira un sospiro di sollievo. A quel punto si è già reso conto che è meglio non scherzare: nel settimo gioco strappa di forza il break che lo porta sul 5-3 e servizio. Ferrer chiude così (6-3, 6-3) un pomeriggio più complicato del previsto e nel prossimo turno avrà Davydenko che ha beneficiato del ritiro di Mahut per motivi personali. I precedenti sono 3-1 il russo. "Ferru" ha vinto il primo confronto a Palermo nel 2004 poi ha perso due volte a Cincinnati (nel 2007 e 2010) e ad Amburgo 2009.

Per Del Potro, dopo la brutta finale persa con Tsonga a Vienna, c’era al primo turno l’enigma Tursunov, tennista capace di tutto e di niente a seconda delle giornate. Oggi non c’è stata molta partita e Delpo ha vinto agilmente in due set (6-4, 6-1). Tursunov è di quei giocatori che “le tira tutte”, con poca strategia e molto istinto nelle vene. Nei primi scambi Delpo sembra disposto a rimanere tranquillo ad aspettare gli errori del russo, che arrivano puntuali già nel terzo game e gli permettono di mettere avanti il muso. L’argentino si limita a servire bene (8 aces nel solo primo set) e a piazzare qualche dritto dei suoi per portare a casa il parziale col punteggio di 6-4.

Il break in apertura di secondo set è una dichiarazione d’intenti di Del Potro, che tra un mese sfiderà gli spagnoli nella finale di Davis. Tursunov lentamente soccombe ma non rinuncia a qualche poderoso dritto anomalo, davvero bello da vedere, anche se non ne ha abbastanza per lottare ad armi pari. Anche Delpo d’altronde non scherza quando si tratta di sparare da sinistra a destra, e alla lunga esce quasi sempre vincitore dagli scambi; passa dunque al secondo turno dove incontrerà Kevin Anderson, sempre pericoloso sul veloce. Del Potro in teoria è ancora in corsa per Londra: l’eliminazione di Berdych (A Basilea) e di Almagro al primo turno lo invitano a provarci, ma qualificarsi per il Master rimane un’impresa proibitiva.

Nell'ultimo match di giornata Bogomolov, fresco di best ranking di n.33 del mondo, rimonta un set e chiude 4-6 6-4 7-6 in 2 ore e 18 contro Feliciano Lopez.

Teo Gallo

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