07/11/2011 14:02 CEST - WTA BALI

Dolce compleanno per la Ivanovic

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Buon ventiquattresimo compleanno, Ana Ivanovic. Ed eccolo il regalo che voleva, dopo un anno in cui i momenti bui sono stati decisamente in maggior numero rispetto a quelli luminosi, con nemmeno una titolo, nemmeno una finale, la miseria di due semifinali (Birmingham e Carlsbad) e gli ottavi di Flushing Meadows come miglior risultato Slam.

Una vittoria che ci voleva, in un torneo dove arrivava, sebbene con una wild card, da campionessa uscente (l’anno scorso vittoria sulla Kleybanova), e dove, finalmente, ha giocato tre partite da Ivanovic, non perdendo neppure un set, faticando relativamente solo nel secondo parziale con la Petrova (che oggi ha sconfitto in tre set, nell’inutilissima finalina per il terzo posto, l’Hantuchova, che ha preso il posto dell’infortunata Lisicki), dominando tutti i match non solo nel punteggio, ma anche nel gioco.

Oggi l’avversaria non era certo proibitiva, essendo la Medina Garrigues giocatrice che ha vinto 10 dei suoi 11 titoli sul rosso (l’unico titolo sul duro nel 2006 a Canberra), che è arrivata in finale approfittando dei problemi fisici di Bartoli prima e Lisicki poi, e che con la serba era sotto 2-1 negli head to head, oltretutto con l’unica vittoria ottenuta nel 2004, quando Ana era appena diciassettenne.

Ma oggi l’Ivanovic non ha manifestato la minima titubanza, se non un leggero rilassamento a metà primo set. 20 vincenti contro 18 errori non forzati, 66% di prime con cui ha realizzato il 78% di punti (addirittura l’86 con la seconda), tre aces e un doppio fallo, nessuna palla break concessa, nove guadagnate di cui quattro convertite sono gli impressionanti numeri della partita odierna dell’Ivanovic.

Partenza sprint della serba, che si è portata a forza di vincenti a tutto braccio 3-0 0-40 in pochi minuti. Qui però l’ex numero 1, come abbiamo accennato in precedenza, ha peccato di leggerezza e ha cominciato a sbagliare qualche palla di troppo, concedendo a una fino a quel momento Medina Garrigues in totale balia dell’avversaria quantomeno di entrare in partita.

Ma la spagnola, pur non soffrendo più nei propri turni di servizio, non è mai riuscita a impensierire nei game di risposta l’Ivanovic, che ha chiuso 6-3 in 35 minuti di gioco, con 8 vincenti e 14 gratuiti (2-10 il bilancio dell’avversaria).

Il secondo set è cominciato come il primo, con la serba subito pronta a prendersi il break macinando punti su punti, con la differenza che stavolta non si è adagiata, ha bastonato ininterrottamente la Medina Garrigues che, subito il secondo break, ha apertamente sventolato la bandiera bianca, dando modo alla Ivanovic di dare spettacolo con alcuni punti, come il passante di dritto incrociato su un approccio in back profondo e basso o il rovescio dall’angolo impossibile trovato per issarsi sul 5-0 (colpo che ha mandato in tilt la stessa Ana, che al cambio campo è andata a sedersi dalla parte sbagliata, quella della Medina Garrigues).
Se questo fine settimana sia stato un fuoco di paglia o l’inizio della rinascita dell’Ivanovic solo il 2012 potrà dircelo. Di certo è bello aver rivisto, sebbene per poche partite e contro avversarie di non primissimo livello, la serba giocare a questi livelli.

WTA BALI
Finale 1° posto: Ivanovic b. Medina Garrigues 6-3 6-0
Finale 3° posto: Petrova b. Hantuchova 6-2 5-7 6-0

Riccardo Nuziale