08/11/2011 11:25 CEST - Masters 1000 Bercy

Vince Verdasco, Raonic out

France Tennis Paris Masters - Benneteau

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Fernando Verdasco evita la terza sconfitta di fila. Lo spagnolo, sempre battuto in ottavi a Bercy nelle ultime tre edizioni, si prende la rivincita su Marin Cilic che l’aveva eliminato nel 2009. Il madrileno subisce troppo nel primo set, deciso da un solo break, e paga i tre doppi falli nel parziale. Ma dal secondo sale di livello dal secondo e lascia andare i colpi con maggiore libertà e profondità. Riesce a dominare la diagonale destra, rovescio contro dritto, migliora la risposta tanto che Cilic conquista appena quattro punti con la seconda e chiude 36 62 63 in un’ora e 52. Adesso troverà Tomas Berdych, che l’ha recentemente umiliato nella semifinale di Pechino (in cui Verdasco ha raccolto appena un game). Il ceco è in vantaggio 8-4 nei precedenti e difende la sesta posizione nella Race, la classifica che vale un posto al Masters di Londra.

Il rivale del ceco, Tsonga, attualmente settimo nella Year-to-Date, esordirà dopo il bye contro Guillermo Garcia Lopez, alla prima partecipazione a Bercy dopo le eliminazioni subite in quali contro Del Potro nel 2007 e Olivier Rochus nel 2008. Lo spagnolo ha impiegato 2 ore e 14 per piegare la resistenza di Santiago Giraldo 64 16 64. Nei precedenti JWT è in vantaggio 3-1.

Ma il match del giorno, per il pubblico di casa e non solo, è Raonic-Benneteau. Il canadese parte bene dominando i turni di battuta: chiuderà il 69% di prime con un tasso di conversione dell’87%. Altrettanto solido il francese, che con la prima ricava 4 punti su 5 e ne mette in campo due su tre.

La buona propensione dei due a chiudere il punto a rete fa sì che i primi due set si concludano inevitabilmente al tiebreak. Raonic vince il primo 7-5 e solo i troppi errori da fondo, soprattutto quando è costretto a giocare di passante dal lato del rovescio, gli impediscono di chiudere in due. Il francese gioca meglio i punti importanti e stringe di più gli angoli evidenziando le lacune sotto il profilo della mobilità del più giovane top-30 in classifica. Ceduto il tiebreak per 7-5, nel terzo Raonic subisce l’unico, decisivo break del match nel quinto game. Benneteau non gli dà modo di rientrare e chiude 67 76 64 tenendo a 15 nell’ultimo gioco concluso con una pregevole palla corta mascherata di rovescio.

Al canadese non sono bastati 22 ace e 64 vincenti contro i 33 di Benneteau: hanno finito per pesare di più i 39 gratuiti a 24.

Sugli spalti anche Amelie Mauresmo e Guy Forget, primo dei tre francesi nell’Albo d’Oro del torneo che ha vinto nel 1991 battendo Sampras in finale. Presente anche Natalie Dechy, che dal 1° novembre è entrata a far parte del comitato organizzatore del Roland Garros.

I 22 ace del canadese, sommati ai 12 di Benneteau, hanno fruttato 340 euro in beneficenza. Per ogni ace, infatti, BNP Paribas, sponsor dell’evento, dona 10 euro per l’Unicef.

Continua il gran momento di forma di Bogomolov, che ha rimontato un set di svantaggio al brasiliano Bellucci e, anche grazie alla maggiore adattabilità alla superficie, ha chiuso 46 76 62 in due ore e un quarto. Primo set segnato dagli errori: quattro, di fila, regalano a Bellucci il break a zero nel terzo game. Il russo d’America lo recupera nell’ottavo gioco, grazie anche a due doppi falli dell’avversario, ma restituisce la cortesia, e i doppi falli, immediatamente. Bellucci riesce a chiudere 6-4 alla quarta opportunità.

Il servizio, così balbettante nel primo parziale, diventa dominante nel secondo. Parziale di 12 punti a zero per chi serve nei primi tre game e nessuna palla break concessa nei primi otto. Bellucci spreca l’unica palla break del set, che si conclude prevedibilmente al tiebreak. Bogomolov rimonta da 0-2 a 4-2, si fa recuperare il minibreak di svantaggio (4-5) ma vince gli ultimi tre punti di fila e porta il match al terzo.

Si moltiplicano gli errori di Bellucci, che con un doppio fallo regala il break del 2-1 e con un dritto a rete consegna il 4-1, preludio al 6-2 finale. Ora Bogomolov affronterà Tipsarevic, che può ancora sperare in un posto a Londra, ma deve vincere il titolo oppure arrivare in finale e sperare che il torneo non lo vinca Almagro o Monfils e che Fish non arrivi al terzo turno.

Commovente il successo di Mahut che una settimana fa ha perso il nipotino di due anni, e per questo si è ritirato dal torneo di Valencia. Il francese ha superato Juan Carlos Ferrero 6-2 6-3.

Ha collaborato il nostro inviato a Bercy Davide Zirone

Alessandro Mastroluca