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10/11/2011 12:02 CEST - MASTERS 1000 PARIGI BERCY

Ma che bravo Andreas: Almagro battuto in due set

TENNIS - Andreas Seppi azzecca una delle sue migliori partite stagionali nell'ultimo torneo dell'anno. Giocando con precisione e autorità ha superato Nicolas Almagro con il punteggio di 6-3 7-5. Con questo risultato dovrebbe entrare tra i top-40. Negli ottavi se la vedrà con Jo Wilfried Tsonga, con cui è 1-1 nei precedenti. Frantumate le speranze dello spagnolo di qualificarsi per il Masters. Gli altri match di giornata. Riccardo Bisti (qui sotto l'intervista audio del nostro inviato)

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“Vieni da noi e costruisci un top 100”: Il 3 luglio 1995, quando decise di accettare la proposta di Alex Vorhauser (pasticcere, ma anche presidente del TC Caldaro), chissà se Massimo Sartori avrebbe mai pensato di vivere certe emozioni. All’epoca Andreas Seppi aveva appena 11 anni, e alcune immagini dell’epoca lo ritraggono già lungagnone, smilzo e con lo sguardo timido. Sartori è stato bravo a intravedere in lui le qualità tecniche e una forza mentale fuori dal comune. E allora non ci ha pensato due volte, investendo tutto sul suo pupillo, anche a costo di dolorose rinunce. Il tennis di Seppi, si sa, non accende le fantasie degli esteti (Andrea Scanzi ha quasi fatto una bandiera della sua antipatia per il gioco di “Andy” – ma solo per quello -), forse alcuni non lo sentono “nostro” perché è figlio di una terra, l’Alto Adige, dove i sentimenti patriottici sono un po’ sfumati. Eppure…eppure Seppi è uno che ce l’ha fatta. E’ stato numero 27 ATP, quest’anno ha restituito all’Italia un torneo del circuito maggiore (si è imposto sull’erba di Eastbourne, quasi 5 anni dopo il successo di Volandri a Palermo) e adesso si è regalato uno scintillante terzo turno a Parigi Bercy. Dopo le vittorie su Gicquel e Querrey nelle qualificazioni, ha superato Davydenko e oggi ha frantumato il sogno-Masters di Nicolas Almagro. E’ vero che contro il murciano aveva vinto l’unico precedente (Wimbledon 2010, tre set a zero), ed è anche vero che lo spagnolo veniva da un periodo avaro di risultati. Ma Seppi ha giocato un match quasi perfetto, che lo proietta ad un’affascinante sfida contro Jo Wilfried Tsonga.

Un match autoritario
Per una volta, non c’è stata la consueta “Partenza Seppi”, definizione utilizzata per i match (tantissimi!) in cui regala almeno uno o due break all’avversario prima di carburare. Dopo aver tenuto con autorità il primo game, Seppi infilava il primo allungo e volava sul 3-1. La reazione immediata di Almagro, sancita da un dritto steccato, faceva pensare a un match di sofferenza. Invece il terzo break consecutivo portava Seppi sul 4-2. Il game arrivava al termine di uno scambio condotto coraggiosamente sulla diagonale del dritto. In verità, è stato proprio questo colpo a tradire Almagro. Tanti errori e una generale scarsa profondità di palla. Seppi riusciva a gestire lo scambio con sufficiente autorità e riusciva a tessere le sue geometrie, incentrate sulla regolarità e su un buon dritto anomalo. Lo spagnolo si teneva a galla principalmente con il rovescio lungolinea, un colpo tanto bello quanto devastante. Ma anche irregolare. Sul 5-3 e servizio Seppi, sullo 0-15, “Nico” ne sparava un altro. Winner, 0-30. Ma occhio di falco ribaltava la chiamata e dava slancio all’altoatesino, che con quattro punti consecutivi si aggiudicava il primo set. Che la partita fosse incanalata nel modo giusto si è capito quando Seppi ha ottenuto il 2-2 nel secondo set con una smorzata millimetrica. Un colpo che non fa parte del suo bagaglio, tanto da indurlo a fare il pugnetto, gesto inconsueto per uno come lui, iniziato alla disciplina da papà Hugo e mamma Marialuise. Lo strappo era nell’aria, e infatti sul 3-3 e 15-30 prima un nastro favorevole e poi un gran dritto vincente lo portavano avanti anche nel secondo. Lì arrivava l’unico passaggio a vuoto. Immediato controbreak di Almagro, poi 5-5. Nell’undicesimo game, lo spagnolo faceva un disastro dopo l’altro con il dritto e mandava Seppi e servire per il match. Stavolta “Seppio”, come lo chiama coach Sartori, non era in vena di regali e chiudeva senza patemi, lasciandosi andare a un “Si!” convinto e vigoroso.

A cuor leggero contro Cassius Tsonga
Questa vittoria, ottenuta davanti a Nicola Pietrangeli (presente in prima fila), gli consentirà di assestarsi intorno al numero 40 del mondo (gli entreranno 115 punti e gliene usciranno 25: in questo modo supererà la soglia psicologica dei 1000 punti ATP), ma soprattutto di giocarsi un bel match a cuor leggero contro Jo Wilfried Tsonga. I precedenti dicono 1-1: nel 2008 Seppi vinse a Sydney, pochi giorni prima dell’esplosione del francese a Melbourne (quando giunse clamorosamente in finale). Il francese si è rifatto quest’anno, sempre in Australia, ma fu un match perso con qualche rimpianto (finì 6-3 7-6 7-6). Seppi è un ottimo ribattitore: la chiave del match sarà il suo rendimento in risposta e la capacità di fare stancare Tsonga. Di certo sarà dura, ma se anche andasse male non c’è modo migliore che chiudere la stagione sul centrale di Bercy, davanti a un grande pubblico e contro un grande avversario. Significa che te lo sei conquistato. Andreas e Massimo lo sanno meglio di chiunque altro.

"Massimo è diventato come un secondo padre per me" ha spiegato Seppi nell'intervista raccolta dal nostro inviato a Bercy Davide Zirone, "mi conosce a memoria e sa di cosa ho bisogno per reagire nei momenti di difficoltà". Commentando il match, Andreas ha detto che "è stata una buona partita, forse la migliore qui a Parigi. Ho fatto meno errori da fondo, spinto bene nei momenti giusti.E' stata una delle più belle partite dell'anno, anche perché questo è il periodo della stagione in cui sto meglio".

"Con Tsonga sarà un match duro", ha concluso, "ma penso di non avere niente da perdere. Lui a Parigi gioca sempre molto volentieri, il pubblico sarà molto caldo. Dovrò cercare di spingere con la risposta alla seconda e non dargli troppo spazio".

Andreas Seppi b. Nicolas Almagro 6-3 7-5

Riccardo Bisti

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