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10/11/2011 22:08 CEST - WTA

"Dokic, se peggiori non ti aiutiamo"

TENNIS - Continua la telenovela della famiglia Dokic. Jelena, da qualche mese riappacificatasi con il padre Damir, come noto in passato protagonista di episodi disdicevoli, è stata messa in guardia dal numero 1 del tennis australiano Craig Tiley, il quale ha affermato che se il nuovo legame con il padre dovesse portare ad un calo di risultati, potrebbero toglierle il sostegno economico di cui beneficia. Traduzione di Riccardo Nuziale

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Damir e Jelena Dokic
Damir e Jelena Dokic

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La federazione australiana vedrà di riconsiderare il suo supporto finanziario a Jelena Dokic nel caso in cui la sua recente riappacificazione con il padre Damir dovesse comportare peggioramenti a livello di risultati tennistici.

Dopo otto anni di grandissima tensione, la famiglia Dokic si è riunita in Serbia lo scorso settembre, con Jelena che ha affermato di aver trovato il padre un uomo decisamente cambiato, in grado finalmente di accettare la sua relazione con il fidanzato croato, Tin Bikic, e di capire che “sono una persona matura in grado di prendere decisioni da sola”.

Per Damir Dokic rimane comunque in vigore la squalifica della WTA in seguito a una serie di incidenti seri nei primi anni 2000, come l’espulsione da Wimbledon per ubriachezza molesta. Ma nei tornei del Grande Slam (non gestiti dalla WTA e quindi indipendenti ad essa, ndt) la sua presenza è sempre un rischio.

Damir è uscito di galera nell’aprile 2010, dopo esserci rimasto per un anno per aver minacciato un attacco all’ambasciata australiana a Belgrado e per possesso illegali di armi come bombe e armi da fuoco, trovate dalla polizia nella sua abitazione.

Il direttore del fedazione australiana e degli Australian Open, Craig Tiley, ha affermato che le relazioni personali di Jelena sono affari suoi e che lei è intenzionata a continuare la sua collaborazione con il coach Louise Pleming.

Alla domanda se si aspetta che il padre sarà nell’entourage della figlia alla prossima edizione del major aussie, Tiley ha risposto: “No, direi di no. Il nostro rapporto è con Jelena, teniamo alla sua salute psicofisica e che questa la aiuti a essere una giocatrice migliore. Ovviamente questa nuova situazione non cambia il nostro rapporto con lei, le decisioni che prende con i suoi familiari appartengono assolutamente a lei. Tutto ciò che le ho detto è che se una sua decisione dovesse influire il suo rendimento tennistico, noi potremmo rivedere la nostra posizione, e questo lo diremmo a chiunque”.

Tiley ha inoltre affermato che non ha intenzione di prendere alcun contatto con Dokic senior: “Noi ci occupiamo di Jelena. In alcuni casi i genitori sono coinvolti nella vita sportiva dei giovani atleti e noi incoraggiamo questo, perché li aiuta ovviamente nella crescita, ma quando il coinvolgimento del genitore arriva al punto che noi possiamo ritenere un ostacolo, preferiamo tornare sui nostri passi e incoraggiare l’atleta ad agire indipendentemente”.

Dopo la vittoria del suo sesto torneo in carriera a Kuala Lumpur lo scorso febbraio, la Dokic ha avuto problemi con la spalla, perdendo sei dei suoi sette match giocati, fino alla finale di ‘s-Hertogenbosch in giugno e il ritiro dal torneo di Linz lo scorso mese.

Attualmente numero 66 del mondo, Jelena è la terza giocatrice australiana, dopo Samantha Stosur (numero 6) e Jarmila Gajdosova (32).

Riccardo Nuziale

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