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20/06/2012 17:54 CEST - ATP Finals

Rafa a lezione
da Roger

TENNIS - Federer cancella Nadal in appena un'ora di gioco forzando il dritto sia lungolinea che a sventaglio e trovando angoli impossibili con il rovescio, da sempre suo tallone d’Achille nelle sfide con il maiorchino. Da Londra Paolo Giua

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La O2 Arena è completamente piena per il match serale valido per il secondo turno del girone B, riedizione della finale 2010 delle Atp World Tour Finals, che ha visto per protagonisti l’attutale testa di serie n°2 Rafael Nadal e il n°4 del mondo Roger Federer.

Alla presentazione dello speaker durante il riscaldamento, il pubblico sembra leggermente a favore dello svizzero, ma sono presenti anche tante bandiere spagnole e l’atmosfera è davvero caldissima per un match che promette scintille.

Federer vince il sorteggio e sceglie di servire: inizia con un doppio fallo, ma infila anche due vincenti di dritto e porta a casa il primo game del match, 1-0.

Entrambi i giocatori non concedono nulla sul proprio servizio e si arriva in fretta sul 3-2; in particolare il n°4 del ranking cerca sempre di abbreviare lo scambio con il dritto, ed è questa aggressività a fruttargli le prime tre palle break del match, consecutive: a Federer basta la prima, conquistata al termine di un punto lottatissimo, che gli permette di staccare l’avversario sul 4-2.

Costretto a servire per rimanere nel set, sotto 5-2, Nadal si trova di nuovo in difficoltà sul 15-30, ma è bravo a spingere con il dritto e si riavvicina nel punteggio.

Federer non si fa pregare e dopo essersi portato sul 40-15, con un bellissimo dritto vincente incrociato, chiude il primo set in soli 32 minuti per 6-3.

A spostare l’esito del parziale verso la sponda elvetica è stata la differenza di vincenti tra i due giocatori, con Roger che chiude a ben 12 contro l’unico dello spagnolo.

Il secondo set comincia sulla scia del primo e Nadal è subito costretto ad affrontare una palla break: Federer spinge fin dalla risposta e con un dritto in corsa lungolinea a velocità spaziale va a servire avanti 1-0.

L’elvetico appare centratissimo e continua a martellare con il dritto, portandosi nuovamente 15-30 sul servizio del maiorchino, per poi procurarsi altre due palle break e sfruttare la prima grazie ad un errore di Nadal; 3-0.

Lo svizzero continua a non concedere nulla, chiude l’ennesimo game a 0 e comanda il gioco anche sul servizio dell’iberico, arrivando a prendersi le ennesime palle break sul 15-40: Rafa riesce ad annularle entrambe, ma deve arrendersi alla spinta, anche di rovescio, di Roger, che si arriva ancora a palla break e va sul 5-0 e servizio per chiudere il match.

Per l’ennesima volta Federer non si distrae e in scioltezza chiude una partita incredibile in soli 60 minuti col punteggio di 6-3, 6-0.

E’ stata davvero una prestazione fenomenale del campione svizzero che non ha lasciato scampo a Nadal, muovendosi benissimo, forzando il dritto sia lungolinea che a sventaglio e trovando angoli impossibili con il rovescio, da sempre suo tallone d’Achille nelle sfide con il maiorchino. Rafa non ha potuto contrastare la pesantezza del dritto di Federer, e non ha potuto impostare il gioco sulla prediletta diagonale di sinistra a causa dei ripetuti colpi lungolina di rovescio di Federer, non non intenzionato a essere intrappolato nella rete dello spagnolo.

Federer termina la partita con 28 colpi vincenti a fronte di soli 8 errori non forzati, chiudendo con un positivo di +20, mentre Nadal segna un negativo di -3.

Grazie a questo successo, il settimo consecutivo alle Atp World Tour Finals, il 36esimo in totale (supera così Sampras), il n°4 del mondo ha la certezza di essersi qualificato per le semifinali e potrà affrontare la terza partita del girone con molta meno pressione. Questo risultato comporta anche altre due conseguenze: l’eliminazione di Fish e l’incredibile importanza che acquisisce la partita tra Tsonga e Nadal, vero e proprio spareggio per accedere alle semifinali.

Paolo Giua

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Extrait tiré de: On This Day in Tennis History di Randy Walker

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