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24/11/2011 18:47 CEST - ATP Finals

Tomas Berdych - 23.11.2011

Traduzione di Roberto Iuliano

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D. Hai mancato un matchpoint l'altro giorno. Nei salvato uno oggi. Ti piacciono i match intensi?
TOMAS BERDYCH: Si. Un punto, sicuramente. È la cosa migliore del tennis, non è finita fin quando l'ultima palla non rimbalza due volte oppure si ferma sulla rete.
Quindi, sì, penso che sia la cosa più divertente dello sport. È quello che mi piace. Ma d'altro canto, sono stato un po' sfortunato lunedì, mentre sono stato più fortunato qui. Quindi sono 1 a 1. C'è ancora una buona possibilità da giocarmi venerdì ed ancora una buona possibilità di qualificarmi e andare avanti. Quindi staremo a vedere.

D. È stato difficile prepararti per questo match? Pensavi che avresti affrontato Murray oggi, com'è andata?
TOMAS BERDYCH: No, ho avuto abbastanza tempo per essere pronto. Ho avuto notizia che Andy si era ritirato piuttosto presto. L'ho avuta il pomeriggio prima. Quindi c' era abbastanza tempo per essere pronto.
A volte questo succede quando giochi un torneo, per esempio ti prepari per il primo incontro, e poi all'improvviso c'è un altro giocatore che si presenta sul campo. In questo caso c'è stato davvero abbastanza tempo per essere pronto. Quindi non mi ha dato alcun fastidio.

D. E’ il tuo secondo anno di seguito nelle finali di Londra. Ti senti più a tuo agio, pronto a giocare il tuo miglior tennis quest'anno, dopo l'esperienza di un anno fa?
TOMAS BERDYCH: Sì, sicuramente, come avevo detto prima di arrivare qui, è un anno completamente diverso per me, anche se sono arrivato di nuovo a Londra. Ce l'ho fatta per il secondo anno di seguito, per cui sono molto felice. Penso che quest'anno sia stato più difficile dell'anno scorso, perché ho dovuto difendere la mia posizione.
E specialmente i risultati subito prima di venire qui sono stati molto meglio dell'anno scorso. Quindi la mia forma e le sensazioni sul campo sono state sicuramente migliori. Ho già mostrato nel primo match che mi sentivo bene sul campo. Oggi è stata praticamente la stessa cosa.
Quindi credo che il mio tennis sia a un buon livello. Ho fatto esperienza l'anno scorso, so che i match sono un po' diversi dai soliti tornei.
Quindi, sì, mi diverto a giocare. Continuerò a lottare per cercare di andare avanti.

D. Hai sofferto contro Tipsarevic in passato. Ovviamente l’hai battuto a Parigi, cos'è che rende così difficile giocare contro di lui? Cosa fai di diverso contro di lui?
TOMAS BERDYCH: Il suo gioco è molto solido. Direi di moderno, per il tennis di adesso. Al giorno d’oggi non solo devi sapere come giocare aggressivo, ma devi sapere anche soprattutto come giocare in difesa, per coprire il campo da entrambi i lati. Ed è esattamente quello che fa lui.
Non ha debolezze in nessun colpo. Diritto, rovescio, è praticamente la stessa cosa. Riesce a fare anche un bel po' di punti dal lato del rovescio, il che è molto buono. Quindi è un giocatore davvero molto solido.
Per quanto mi riguarda, quello che ho cambiato è difficile da dire. Entrambi i match sono stati molto equilibrati. Anche se ho vinto in due set, a Parigi 5-1 ed ho ribaltato il risultato. Credo che tutti i match con lui saranno molto equilibrati e che avrò davvero bisogno di lottare per vincere. D'altronde, e il nono giocatore del mondo, quindi è giusto che sia così.

D. Pensi di essere sottovalutato come giocatore?
TOMAS BERDYCH: Difficile da dire. Non so chi debba giudicarmi per dirlo.

D. Te la prendi un po' per il fatto che si scrive tanto sui primi quattro, e forse la gente non apprezza la qualità dei giocatori fra il quinto e il nono posto?
TOMAS BERDYCH: E’ un aspetto del tennis moderno. Intendo dire, se guardi i primi 10, hai quei tre che stanno riscrivendo tutti i record. Uno lo fa per quattro anni. Un altro per i due anni successivi, poi arriva Novak con la sua striscia vincente da record. È davvero incredibile.
Gli anni prima non succedeva mai una cosa del genere. C'era anche un giocatore che vinceva molto, e poi quando la generazione cambiava ce n'era un altro. Quindi un po' tutti gli altri erano visti più o meno al suo livello. Ma adesso questo è molto difficile.
Ma credo sia più problema per voi giornalisti. Io non posso cambiare proprio nulla. Faccio solo quello che posso sul campo e cerco di giocare meglio che posso e vincere più match possibile.

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