ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Buoni consigli, cattivo esempio?.

25/11/2011 11:19 CEST - Tennis & Doping

Buoni consigli, cattivo esempio?

TENNIS - Torniamo sulle dichiarazioni di Yannick Noah che ha accusato gli sportivi spagnoli di fare uso di una pozione magica dopante. Le reazioni dei diretti interessati ma soprattutto di Emilio Sanchez Vicario che spiega le 4C che hanno permesso alla Spagna di salire sul tetto del mondo, e dell’ex arbitro Sterba che accusa a sua volta Noah di doping! da Parigi, Davide Zirone

| | condividi

In francese esiste un’espressione nel linguaggio corrente “je dis ça, je ne dis rien” utilizzata quando qualcuno è cosciente di dire qualcosa di importante o scandaloso, ma lo banalizza. Proprio con questi termini potremmo definire quanto successo a Yannick Noah, ex tennista e oramai cantante francese. Tutto è iniziato sabato 19 novembre, quando è uscito il supplemento “Sport & Forme” del quotidiano Le Monde dedicato soprattutto alla Spagna “campione nel calcio con la nazionale ed il Barcelona, nel basket, nel ciclismo con il trio Pereiro-Sastre-Contador e nel tennis con Rafael Nadal”. Nulla da ridire fino alla seconda pagina dove figura un articolo intitolato “La pozione magica”, scritto proprio da Noah. Nel testo, l’ex tennista sostiene che, quando lui era in attività, nessuno appariva così “ridicolo rispetto agli avversari spagnoli”, adesso ogni atleta sembra “un nano nei loro confronti, perchè sono più veloci, più agili e più forti”. Il primo capoverso si chiude con una laconica domanda: “...E se ci fossimo persi qualcosa?!

Noah non si spiega come possano essere diventati così forti e in così poco tempo. Esclude l’ipotesi di una qualche struttura di allenamento d’avanguardia e paragona gli atleti iberici addirittura al celebre personaggio dei fumetti francese Asterix, che, bevendo proprio una pozione magica, riusciva a fronteggiare l’intero esercito romano. Questa riflessione nasce dal fatto che, la settimana scorsa, è uscita una notizia secondo la quale a settembre, ad un giocatore della nazionale spagnola campione d’Europa di basket, era stato trovato un valore particolarmente strano del testosterone e che la federazione spagnola aveva prontamente minimizzato l’accaduto, senza classificarlo come doping.

Noah, con un improbabile “al bar dello sport si dice che...”, sostiene che i vincenti sono quelli che riescono passare oltre le reti, facendosi furbi e andando a cercare prodotti non ancora riscontrabili dall’antidoping. Il francese si lamenta del fatto che nel proprio paese non ci siano grandi campioni proprio perchè si è stati troppo onesti condannando a spada tratta tutti i dopati, ma “qual è il risultato? Non siamo trattati come gli altri. L’ex tennista continua definendo il caso Fuentes “il più grande scandalo di doping nella storia dello sport” e sottolinea come la maggior parte dei pazienti del dottore siano stati risparmiati da qualsiasi sanzione, quindi “anziché essere ipocriti pregando Contador di venire al Tour nonostante abbia fatto uso di doping, sarebbe meglio accettare il doping, facendo si che tutti possano beneficiarne!”.

Detto ciò, come ben sapete, il polverone delle polemiche non si è ancora placato così come l'indignazione o, come la chiama lui “ipocrisia”, espressa da molti personaggi dello sport. Il presidente della FIFA, Joseph Blatter, alla CNN, ha definito “gravi ed irresponsabili” le dichiarazioni del francese, Rafael Nadal ha criticato Noah sostenendo che “le sue parole sono stupide e puerili, dato che subiamo costantemente controlli e sono solo i sacrifici che hanno permesso di portare la Spagna a questi livelli”. Lo spagnolo, in conferenza stampa, ha pure riferito di aver ricevuto le scuse di Jo Wilfried Tsonga e di Mickael Llodra anche se “non ce n’era bisogno dato che non sono responsabili se una persona non è abbastanza documentata per scrivere un pezzo su un giornale”. Sulla stessa lunghezza d’onda dei due connazionali, anche il capitano della nazionale francese di pallamano che ha scherzato: “Se loro sono dopati, noi che abbiamo vinto tutto negli ultimi 4 anni, nel nostro sport, cosa siamo?!” Anche se un po' in ritardo, è stata pubblicata anche una nota della Federtennis francese nella quale l’organismo si dissocia dalle dichiarazioni infondate e provocatorie di Noah, sottolineando che il tema del doping è molto serio e non andrebbe affrontato in questi modi (loro ne sanno qualcosa, vedi il caso Gasquet). Ma le reazioni più significative sono due, la prima è stata quella di Emilio Sanchez Vicario, fra l’altro attuale presidente dell’Associazione degli Sportivi Spagnoli che, tramite il suo blog, ha scritto una lettera informale (in francese, inglese e spagnolo) al suo amico Yannick. Lo spagnolo inizialmente pensava che le sue parole fossero state fraintese o dette in un momento di particolare rabbia, ma “quando mi sono accorto che si trattava di un articolo scritto, pensato ed inviato da te per essere pubblicato, ho provato un sentimento di grande delusione”. Sanchez continua chiedendosi se sia giusto che proprio Noah, da sempre fervente sostenitore della sportività, debba aver trattato così male gli atleti spagnoli, generalizzando e spacciandoli per delinquenti. Poi, sempre con un tono amichevole, il fratello maggiore dei Sanchez, ricorda “noi, che abbiamo giocato insieme a te , che siamo amici e che abbiamo affrontato questo discorso durante una cena, cosa dovremmo pensare delle tue vittorie? Abbiamo sempre lodato il tuo talento, ma mai potremmo pensare che anche tu usavi una posizione di Asterix”. Lo spagnolo spiega che la Spagna ha fatto un immenso sforzo per migliorare, andando oltre qualsiasi tattica o tecnica, attraverso i quattro i fattori del Grande Severiano Ballestreros: “la testa, la condizione, il cuore e... le palle! Se li sai controllare puoi ottenere un’energia che ti permette di fare la differenza! Questa è la nostra pozione!” Inoltre aggiunge che questi progressi sono frutto di un processo nel quale ogni generazione punta a superare la precedente. Nel tennis, dice, dopo la sua sono arrivati “Bruguera che ha vinto due volte il Roland Garros, poi Corretja e Costa che hanno saputo fare meglio, poi Moya e Ferrero che sono riusciti a salire al primo posto ATP", fino ai giorni nostri ai campioni della generazione di Nadal che sono stabili fra i primi 100. La lettera si chiude con “i nostri campioni vincono non per via di una pozione, ma grazie a questa energia che li spinge, come quella che ti spingeva”.

Ma la seconda clamorosa reazione è quella dell’ex arbitro internazionale Milan Sterba che, in un’intervista, si è detto indignato per il contenuto ritenuto infondato dell’accusa e stupito che sia proprio Noah ad aver provocato quando lui “non è sempre stato onesto”. A tal proposito, l’ex arbitro ha spiegato: “Lo sanno tutti che lui si dopava, io stesso ne sono testimone, in quel Roland Garros che non avrebbe dovuto vincere. Io ero giudice di linea e mi ricordo che durante il match chiese parecchie volte di uscire e puntualmente aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite, era impossibile non accorgersene. Qualche tempo dopo ho potuto parlarne direttamente con Lendl che mi ha confermato come dopo ogni uscita, riusciva a colpire la palla con più potenza, per cui sono sicuro che c’era qualcosa di illegittimo dietro!”. In effetti qualche anno fa Noah dichiarò ad un giornale tedesco di aver fumato a tratti durante la carriera. Ma Sterba parla anche dei controlli antidoping che “erano inutili, perchè le star venivano avvisate qualche giorno prima così potevano evitare di essere beccate!” Peccato che l’arbitro non abbia potuto denunciare dei simili avvenimenti per paura di essere radiato...

L’unica reazione pro-Noah, invece, è stata quella della redazione de Le Monde che ha voluto spiegare come le parole di Noah non fossero destinate ad accusare gli spagnoli, ma a fermare l’ipocrisia che circonda il mondo dello sport, sottolineando che nei vari paesi non vigono le stesse norme sull’antidoping. Ancora una volta viene preso l’esempio di Fuentes che dichiarò di avere avuto contatti con i migliori sportivi spagnoli, ma che di fatto non è ancora stato condannato. Insomma, secondo loro, proprio il putiferio scatenato dalle dichiarazioni di Noah prova che l’omertà regna al di là dei Pirenei... Speriamo che la faccenda si chiuda il prima possibile anche perchè Asterix ed i Galli, in fin dei conti, furono annientati da Giulio Cesare, con o senza pozione.

Davide Zirone

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Noah ha detto una stupidaggine, non dovrebbe avere tutto questo spazio sui giornali. E' un bambino, e quello che dicono i bambini può fare male"

Rafael Nadal

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Caroline Wozniacki tra bambini, cricket e trucco