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31/12/2011 17:49 CEST - SERIE A1

Spunti per le norme di Serie A1

TENNIS - Un lettore che ha richiesto l'anonimato dice la sua sul Campionato di Serie A1 e propone alcune soluzioni per renderlo più interessante. A suo parere, negli ultimi anni si è registrato un declino inarrestabile. Lo spinoso argomenti dei rimborsi spese: per accedervi bisogna aderire a norme piuttosto restrittive. L'attuale sistema non tutela i vivai, ed anzi rischia di "deprimere" i più giovani con match simili a sparatorie.

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Riceviamo e pubblichiamo

Dopo le edizioni culminate nella final four di Bra si è registrato il progressivo declino di un campionato di Serie A1 che, comunque, rappresenta il top a livello italiano. Regole assurde, escogitate al solo fine di coltivare vendette personali, hanno svilito questa manifestazione e, soprattutto, credo siano contrarie alla spirito che dovrebbe animare ogni manifestazione sportiva: possibilità di esprimersi su un piano paritario con gli avversari. Oggi questo non è possibile in quanto la formula avvantaggia alcuni circoli a scapito di altri e mi chiedo come il Coni, massimo ente di tutela dello sport, possa accettare questa prevaricazione. Vorrei fornire il mio contributo al fine di rendere più equo il campionato inviando alcune riflessioni.

SPUNTI PER IL REGOLAMENTO DELLA SERIE A1

E' evidente che la formula adottata non consente di poterlo definire di “SERIE A”. L’eccessiva discrezionalità in relazione all’uso dei campi, la rigidità nel numero di giocatori schierabili da ogni squadra e la soppressione della Final Four, non consentono un corretto svolgimento del campionato e lo declassano. Ritengo che i notevoli sforzi fatti da tutti i circoli partecipanti dovrebbero trovare conferma in regole chiare, precise ed eque.

Mantenendo ferma la data di inizio campionato si dovrebbe avere:

1. Almeno 5-6 giocatori per squadra. Non è pensabile che un banale infortunio o un malore di poco conto possa compromettere un intero campionato e costringere chi lo patisce a partire con un handicap di 0 – 2! Il numero di 4 giocatori potrebbe essere mantenuto solo nel caso di riduzione degli incontri (3 singolari e 1 doppio).

2. Numero 4 gironi da 4 squadre ciascuno con formula di andata e ritorno. Il fattore casalingo è troppo determinante sia per ragioni di tifoseria che, soprattutto, di superfici. Questa soluzione elimina ogni squilibrio.

3. Le vincenti dei gironi accedono alla final four in sede unica. Con gironi più corti i play-off non hanno ragione di esistere e si avrebbe la certezza del numero effettivo di incontri che ogni squadra dovrà affrontare. Assolutamente da ripristinare la final four. E’ l’unico modo per dare un po’ di visibilità al campionato ed elimina il vantaggio a favore della 1° classificata che oggi gioca in casa la semi-finale!

4. Le ultime classificate di ciascun girone retrocedono. Si è notato che talune squadre tendono a rilassarsi in alcuni incontri e puntano ogni risorsa sui play-out, mentre altre si accontentano della 4° posizione che garantisce la permanenza in A1 e limita gli esborsi economici. Simili atteggiamenti non sono sportivi e vanno eliminati. Il campionato deve essere vivo fino alla fine.

5. Uniformità di palle.

6. Obbligo di utilizzare sempre 2 campi da gioco e, solo in caso di pioggia nella giornata dell’incontro, possibilità di utilizzare il campo di riserva obbligatorio, meglio se fossero 2, ubicato o nella stessa sede o esterno ma distante non più di Km. 10. Giocare su un solo campo è troppo disagevole, stancante e, in trasferta…molto costoso. Se questo è o dovrebbe essere un campionato d’elite, chi vi prende parte deve essere in grado di garantire in ogni momento un corretto e regolare svolgimento della manifestazione, attrezzandosi per tempo in modo ottimale e senza creare disagi e danni economici agli avversari.

Si potrebbe anche ipotizzare di anticipare la data di inizio della manifestazione, per esempio 20 agosto e conclusione entro il 30 settembre, con disputa incontri anche infrasettimanale e, fermi restando i punti da 1 a 5, ciò consentirebbe di uniformare anche le superfici (terra) e lasciare discrezionalità sul/sui campo/i coperto/i.

Si potrebbero avanzare anche altre proposte per rendere più sentita e seguita la manifestazione ma credo che questo sia già un buon inizio.

 Aggiungo altre considerazioni.

- Nel campionato di A1 i giocatori under non dovrebbero essere schierati a prescindere. Con la formula attuale non solo non si tutelano i vivai ma si rischia di deprimere i giovani. Se proprio si volessero inserire gli under questi dovrebbero giocare con un pari età!

- Rimborsi delle trasferte: tutti dovrebbero ottenere il rimborso. Noi non l’abbiamo mai avuto. Il Presidente Binaghi ha detto che un piccolo circolo può aprire il conto presso la BNL e di aderire ad un PIA. E' però capitato che - nonostante sia stato fatto quanto suggerito dal presidente, i rimborsi (anche migliaia di euro) non siano mai arrivati con la scusa che l’iscrizione al Pia non aveva validità per l’anno di iscrizione bensì per il successivo.

- Riduzione del costo di iscrizione!

Questo è quanto. Spero di non avervi tediato oltre misura.

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I FIRMATARI DEL MANIFESTO

I firmatari del manifesto di Tennis for Italy

In questa sezione trovate i nomi dei firmatari del Manifesto di Tennis for Italy. Chiunque desideri apparire, può contattarci all'indirizzo tennisforitaly@gmail.com segnalandoci nome, cognome e professione. Sarà inserito nella lista. In maiuscolo segnaleremo i nuovi aderenti che si aggiungono ai primi firmatari.

Emiliano Amato, avvocato
Alberto Castellani, coach internazionale
Quirino Cipolla, coach internazionale
Pietro Faloni, tecnico uisp
Luigi De Fraia, imprenditore
Paolo Nicodemo, avvocato
Massimo Rossi, avvocato e giornalista
Fabrizio Di Meo, imprenditore
Roberto Sordini, imprenditore
Ferdinando Enrico Pomarici, magistrato
Giancarlo Lombardi, avvocato
Franco Bonaiti, maestro e coach internazionale
Elia Chiari, coach G.P.T.C.A , istruttore F.I.T, istruttore U.I.S.P
Alessandro Motti, giocatore professionista
Adriano Panatta, ex numero 4 del mondo
Tonino Rasicci, ex direttore della Scuola Nazionale Maestri
Alessandro Baldoni, ex vicedirettore della Scuola Nazionale Maestri
Claudio Pistolesi, ex professionista ed attuale top coach ATP e WTA
Giacomo Paleni, coach internazionale

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Ecco cosa potete trovare su Tennis for Italy

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