ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Il 2011 del circuito ATP: ottobre.

31/12/2011 16:53 CEST - ATP Tour

Il 2011 del circuito ATP: ottobre

TENNIS – Murray conferma il suo stato di grazia in Asia trionfando a Tokyo e Shanghai mentre Berdych vince a Pechino. Poi si torna in Europa dove finiscono la stagione alla grande Tsonga (che vince a Vienna), Tipsarevic (che si aggiudica Mosca) e Federer (che vince per la quinta volta il torneo di casa di Basilea). C'è gloria anche per Monfils (Stoccolma), Granollers (Valencia) e Cilic (San Pietroburgo). Stefano Tarantino

| | condividi

La stagione sta per volgere al termine, siamo agli ultimi due mesi di competizioni. Si prosegue sul veloce sino al Master di fine anno, ad Ottobre si completa il giro asiatico per poi passare in Europa.

In terra asiatica continua il momento d'oro di Murray che vince (dopo Bangkok) altri due tornei consecutivi, Tokio e poi il Master Series di Shanghai, mentre a Pechino torna al successo un buon Berdych.

TOKYO

In terra giapponese mancano Djokovic (affaticato e dolorante ad una spalla) e Federer (che si sta riposando al mare), il tabellone però presenta molti nomi eccellenti e quelli che non ci sono giocano a Pechino. Le prime due teste di serie sono nell'ordine Nadal e Murray, il tabellone è a 32 giocatori.

Lo scozzese è in forma strepitosa e dopo la vittoria a Bangkok continua la sua marcia inarrestabile arrivando nuovamente in finale. Murray ha qualche problema con Baghdatis al primo turno (7-6(4) 2-6 6-4), disbriga velocemente la pratica Bogomolov (6-1 6-2), batte in due set Nalbandian nei quarti (6-4 7-5) e con autorità si libera di Ferrer in semifinale (6-2 6-3) giocando in maniera strepitosa.

Ma Rafa non è da meno ed arriva in finale anche lui, volendo anche in maniera migliore, non perdendo per strada neanche un set. Lo spagnolo infatti elimina la wild card giapponese Soeda al primo turno, l'ostico canadese Raonic al secondo, il colombiano Giraldo nei quarti ed un Mardy Fish che lotta un solo set in semifinale. In finale per un set si vede il solito Nadal, concentrato e spietato, ma lo spagnolo cala alla distanza e sale in cattedra Murray che chiude in rimonta vincendo 3-6 6-2 6-0 e mettendo per l'ennesima volta in mostra un gioco ed una freschezza atletica da urlo. Lo scozzese pare destinato ad un gran finale di stagione e vista l'assenza di Nole e Roger pare il favorito principale per Shanghai.

PECHINO

L'altro ATP500 asiatico si gioca in terra cinese, tabellone meno valido qualitativamente, ma non mancano i nomi di prestigio. Le prime due teste di serie sarebbero francesi, nr. 1 Tsonga, nr. 2 Monfils, ma Gael lamenta problemi ad un ginocchio e si ritira prima ancora che inizi il torneo lasciando il posto al lucky loser sloveno Zemljia.

Tsonga sta entrando in forma e si spinge sino alla semifinale dove però incontra il ceco Berdych che se possibile è messo anche meglio e che lo batte in tre set. Berdych è testa di serie nr. 3 a Pechino e dopo aver battuto in due combattuti set l'austriaco Melzer (7-5 7-5) lascia appena tre giochi nei due turni successivi. Infatti Kohlschreiber è battuto 6-2 6-0 e addirittura Verdasco 6-1 6-0. In semifinale come abbiamo detto Berdych batte Tsonga in tre set con il punteggio di 6-4 4-6 6-1.

Nella parte del tabellone lasciata sguarnita da Monfils si mette in luce un ritrovato Cilic che batte facilmente al primo turno il cinese Wu, che lotta al secondo con il nostro Fognini, che perde un altro set nei quarti contro il sudafricano Anderson e che poi in semifinale elimina Ljubicic senza particolari problemi.

Il croato inizia bene anche la finale vincendo il primo set, ma Berdych carbura lentamente e come un diesel la spunta sulla lunga distanza. Il ceco infatti si afferma vincendo 3-6 6-4 6-1 e torna ad affermarsi in un torneo dopo la vittoria a Monaco sulla terra nel 2009.

SHANGHAI

Penultimo ATP1000 della stagione, tabellone a 56 giocatori (i primi 8 usufruiscono di un bye all'esordio) sempre assenti Djokovic e Federer, prime due teste di serie come al solito Nadal e Murray, la 3 è David Ferrer, la 4 il francese Tsonga.

Siamo a fine stagione al quale qualche giocatore di buon livello è arrivato con le pile scariche o con ben poche motivazioni. Si mettono in luce allora giocatori che di solito vivono nella penombra e ben dietro i primi. Innanzitutto la grossa sorpresa è data dalla eliminazione repentina proprio di Rafa Nadal, che dopo aver battuto il connazionale Garcia-Lopez al secondo turno non riesce a venire a capo di un preciso e volenteroso Florian Mayer che addirittura lo elimina in due set. Ma il tedesco nei quarti si fa sorprendere a sua volta da Feliciano Lopez che lo batte in due set vendicando così la sconfitta del suo “amico” il giorno prima.

Anche Feliciano sta giocando un buon tennis, ma in semifinale dopo un primo set quasi perfetto è costretto ad alzare bandiera bianca di fronte al solito “motorino” instancabile David Ferrer, che ci mette un set per prendere le misure al suo compatriota ma poi si afferma senza problemi (6-7(5) 6-3 6-3). Lo spagnolo dopo il bye al primo turno ha pian piano trovato la forma ideale.

Infatti Ferrer batte in due set (7-5 7-6(7)) il canadese Raonic, rischia tantissimo al terzo turno battendo al termine di un'autentica battaglia l'ex nr. 1 del mondo Juan Carlos Ferrero, che gli dà non poco filo da torcere e che si trova avanti 6-1 5-3 prima di cedere con l'onore delle armi 1-6 7-5 6-2 (complice anche un piccolo problema alla caviglia).

Nei quarti Ferrer sostiene un'altra battaglia contro un altro redivivo del circuito, Andy Roddick, che finalmente riesce con una certa continuità ad esprimere un buon gioco. Ma lo spagnolo non è in vena di regali e si aggiudica il match con il punteggio di 6-7(2) 6-2 7-6(2). In finale Ferrer troverà il fantastico Murray di questo periodo.

Lo scozzese sembra d'incanto aver superato tutte le sue paure e le sue incertezze ed avanza sino all'atto conclusivo senza particolari problemi. Dopo il bye iniziale Andy approfitta del ritiro del russo Tursunov che non scende nemmeno in campo, poi batte in tre set lo svizzero Wawrinka (6-4 3-6 6-3) e poi nei quarti ed in semifinale si libera delle due sorprese del torneo. La prima è il neozelandese Ebden che dalle qualificazioni arriva per l'appunto sino ai quarti battendo tra gli altri il francese Simon dopo avergli annullato un paio di match point. Murray però non gli dà alcuna chanche e vince facile 6-2 6-3.

In semifinale lo scozzese si trova davanti il giapponese Kei Nishikori, alla prima semifinale in un torneo di categoria 1000 e soprattutto fresco recordman per il suo paese avendo raggiunto il suo best ranking che è anche il più alto mai raggiunto nella storia del tennis del suo paese. Ma anche Nishikori può poco contro Murray che lo travolge 6-3 6-0.

La finale è combattuta ma Andy è inarrestabile anche per uno come Ferrer, terzo titolo consecutivo per Murray che vince 7-5 6-4 ed infila la sua quindicesima vittoria consecutiva (comprendendo anche le due in Davis contro l'Ungheria dopo gli US Open). Solo un italiano presente a Shanghai, ma Fabio Fognini raccoglie la miseria di due game contro Florian Mayer al primo turno.

Finito il percorso asiatico il circuito si sposta di nuovo in Europa dove si svolgono nelle settimane seguenti una serie di tornei sul veloce in preparazione dell'ultimo 1000 dell'anno a Parigi-Bercy. Si inizia da Mosca e Stoccolma.

MOSCA

Le prime due teste di serie del tabellone a 28 giocatori (bye per i primi quattro) sono serbe, Janko Tipsarevic da una parte e Viktor Troicki dall'altra e saranno proprio loro a giocarsi il titolo in quella che sarà la prima finale del circuito ATP tra giocatori della Serbia.

I due (come del resto Djokovic) sulla spinta della vittoria in Davis stanno giocando la migliore stagione della loro carriera ed a Mosca ne danno ampia dimostrazione. Tipsarevic dopo il bye batte nel suo cammino verso la finale tutti russi. In rimonta Kunitsyn (6-7(5) 6-1 6-0) al secondo turno e poi in un crescendo di forma prima Tursunov nei quarti (6-4 6-2) e poi Davydenko (6-2 7-5) in semifinale.

Troicki invece elimina lo spagnolo Riba, dopo una durissima battaglia il naturalizzato americano Bogomolov (il match si decide con tre tie break ma il serbo era sotto 4-1 nel terzo con due break di svantaggio) e poi in semifinale il ritrovato francese Chardy.

La finale però è a senso unico, Tipsarevic che sino all'inizio di quest'anno non aveva vinto ancora un titolo vince il suo secondo trofeo (nella quarta finale del 2011) dominando il connazionale 6-4 6-2). C'erano due italiani in tabellone, Starace cede subito a Chardy, Seppi (come testa di serie nr. 8) passa il primo turno battendo Andreev ma poi cede al qualificato tedesco Berrer.

STOCCOLMA

Anche in Svezia 28 giocatori e quattro bye per le prime quattro teste di serie. La numero 1 è il francese Gael Monfils, la numero 2 l'argentino Del Potro che però esce subito (anche perché in non perfette condizioni fisiche) eliminato da un immarcescibile James Blake in due set.

Va molto meglio invece Monfils che conferma la sua posizione nel tabellone ed arriva in finale. Il francese, misto di talento, genio, sregolatezza e mezzi fisici non comuni (se non fosse per le ginocchia un po' troppo fragili potrebbe essere stabilmente tra i primi 10 del mondo e forse anche più su) dopo il bye iniziale soffre ma vince con l'australiano Tomic (6-4 6-7(4) 6-4), si complica la vita da solo (la sregolatezza di cui si parlava) contro il sudafricano Anderson nei quarti, poi battuto in due set (7-5 7-5, ma Monfils era avanti 5-1 nel secondo set).

In semifinale Monfils con molta pazienza e sagacia tecnica smonta la potenza del canadese Raonic in tre set (6-7(6) 6-4 6-3) rimontando un break nel secondo set.

In finale il francese trova quella vecchia volpe di Jarko Nieminen, che nonostante le sue 31 primavere è sempre insidioso, soprattutto sul veloce. Il finlandese batte il qualificato rumeno Copil in due set, supera la testa di serie nr. 3 Wawrinka sempre in due set, poi è impegnato a fondo sia dal tedesco Kamke nei quarti che dall'americano Blake in semifinale, match vinti entrambi al terzo set.

La finale è divertente, Monfils come al solito unisce a colpi spettacolari lunghe pause nelle quali lascia campo all'avversario, Nieminen fa quel che può e porta il più quotato avversario al terzo set, ma alla lunga la spunta la freschezza atletica del francese che chiude 7-5 3-6 6-2.

La settimana seguente si prosegue con i tornei di San Pietroburgo e Vienna.

SAN PIETROBURGO

Da Mosca a San Pietroburgo, il “circus” continua la sua campagna russa. Tabellone a 32 giocatori, testa di serie nr. 1 Simon, testa di serie nr. 2 Tipsarevic. Il serbo non ha alcuna intenzione di fermarsi ed arriva alla seconda finale consecutiva in due settimane.

Tipsarevic batte senza problemi il belga Oliver Rochus al primo turno, approfitta del ritiro di Berrer al secondo turno (il tedesco era sotto di un set e di un break), soffre non poco con il nostro Starace che gli ruba un set nei quarti e poi travolge in semifinale Bogomolov (altro giocatore che sta giocando la miglior stagione della sua carriera e che raggiunge proprio con la semifinale di Mosca il suo best ranking).

Simon invece è uno di quelli arrivati a fine stagione con il fiato corto ed esce subito di scena al primo turno contro il connazionale Mannarino. In finale dalla sua parte ci arriva allora la testa di serie nr. 4, il croato Marin Cilic, che giunge all'atto conclusivo dopo un percorso alquanto accidentato.

Cilic infatti batte in due set il qualificato ucraino Bubka (6-4 7-6(1)), poi soffre da morire prima con l'indiano Devvarman (5-7 6-1 6-3) e soprattutto con il nostro Seppi nei quarti. L'azzurro spreca anche un match point nel tie break del secondo set prima di cedere al terzo (4-6 7-6(8) 6-4).

In semifinale Cilic va liscio come l'olio ed in due set batte il russo Youzhny nonostante un 1-7 come bilancio nei precedenti (il croato vince 6-4 6-4).

La finale è equilibrata, Tipsarevic forse è un po' più stanco del suo avversario che alla fine la spunta in tre set con il punteggio di 6-3 3-6 6-2.

Non male come abbiamo visto i due italiani. Seppi prima di perdere con Cilic aveva battuto il canadese Pospisil ed il russo Andreev, Starace prima di fermarsi con Tipsarevic aveva battuto due russi, la wild card Nedelko e Tursunov.

VIENNA

In Austria le prime due teste di serie sono il francese Tsonga e l'argentino Del Potro, che giocano bene e arrivano a giocarsi il titolo. Tsonga dopo il bye iniziale batte il solito Nieminen (3-6 6-1 3-1 ritiro del finlandese), l'estroso e sempre pericoloso belga Malisse (4-6 7-6(4) 6-4) ed in semifinale il qualificato tedesco Brands che riappare dopo tempo a questi livelli.

Del Potro invece dopo il bye elimina senza problemi due tedeschi, Petzschner negli ottavi e Tommy Haas nei quarti, poi in semifinale soffre un po' con il sudafricano Kevin Anderson che lo porta al terzo.

In finale Tsonga sfrutta la sua potenza ed in rimonta vince con il punteggio di 6-7(5) 6-3 6-4 aggiudicandosi il settimo titolo ATP in carriera ma soprattutto dando il via ad un finale di stagione dove solo uno straordinario Roger Federer sarà in grado di fermarlo. Un solo italiano presente a Vienna, Fabio Fognini, che batte Robredo (costretto al ritiro nel terzo set) al primo turno ma che viene poi sconfitto da Malisse al secondo.

VALENCIA

E' il torneo di David Ferrer, che è testa di serie nr.1, è il campione in carica e soprattutto è nato a pochi chilometri dalla città spagnola e quindi gioca in casa. La testa di serie nr. 2 è invece Tsonga, fresco vincitore di Vienna. Nessuno dei due arriverà in fondo.

Ferrer arriva sino alla semifinale dove viene fermato dall'argentino Monaco in tre set, Tsonga soffre con il qualificato spagnolo Marti (battuto al terzo set) ma non sopravvive alla foga di Sam Querrey al rientro nel circuito dopo una lunga assenza per problemi fisici.

In finale arriva da una parte quindi proprio Juan Monaco che approdato in tabellone grazie ad una wild card elimina subito la testa di serie nr. 4 Almagro, poi batte nettamente il nostro Fognini (unico italiano in tabellone, vincitore al primo turno contro Gimeno-Traver), elimina sempre in due set e con gran disinvoltura Juan Carlos Ferrero nei quarti prima di battere come abbiamo detto in semifinale Ferrer.

Dall'altra a difendere i colori iberici ecco spuntare Marcel Granollers, che indovina la settimana della vita dove elimina la testa di serie nr. 7 Dolgopolov (6-3 6-4), il quotato Marin Cilic (3-6 6-3 7-5) e soprattutto al termine di una incredibile battaglia il francese Monfils (7-6(12) 3-6 6-4).

In semifinale Granollers vendica la sconfitta del connazionale Ferrer in quanto batte l'altro argentino (in un anticipo di Spagna-Argentina che sarà la finale di Davis) Del Potro in due set, 6-4 7-6(4) e nel tripudio generale va a giocarsi la finale.

Finale al cardiopalma e piena di emozioni come è giusto che sia tra due giocatori latini come uno spagnolo ed un argentino, per la gioia del pubblico locale la spunta Granollers che vince al terzo set 6-2 4-6 7-6(3) dopo quasi tre ore di gioco.

BASILEA

Se Valencia è casa Ferrer, Basilea è casa Federer, considerato anche che il giocatore svizzero vi ha già trionfato quattro volte. Il tabellone è di primo livello, c'è il numero uno del mondo Djokovic, c'è Murray (che però poi si ritirerà prima di scendere in campo per problemi fisici) e c'è naturalmente Roger Federer.

Lo svizzero (testa di serie nr. 3) capita dall'altra parte del tabellone rispetto a Djokovic e quindi il pubblico di casa si pregusta già una finale memorabile che sarebbe ua gustosa rivincita della semifinale degli US Open. Federer fa il suo dovere, batte al primo turno il nostro Starace (7-6(3) 6-4), al secondo soffrendo un po' Nieminen (6-1 4-6 6-3), nei quarti lasciandogli le briciole Andy Roddick (6-3 6-2) ed in una semifinale tutta svizzera Wawrinka (7-6(5) 6-2).

Djokovic invece rispetto ai livelli incredibili di tutta la stagione è un attimo in panne, il serbo arriva con qualche difficoltà in semifinale ma qui si fa sorprendere dal giapponese Nishikori che in rimonta lo batte in tre set (addirittura 6-0 il terzo).

Nishikori come abbiamo detto in precedenza conferma il buon momento di forma in questo finale di stagione.
Il giapponese approdato in tabellone grazie ad una wild card batte in tre set Berdych, elimina il nostro Seppi, batte nei quarti il kazako Kukushkin e poi compie l'impresa contro Djokovic in semifinale. In finale però Nishikori arriva forse troppo appagato, Federer centra così il pokerissimo a Basilea stravincendo 6-1 6-3. Ancora una volta fermati come abbiamo visto dai futuri finalisti i nostri due rappresentanti, Seppi e Starace.

Stefano Tarantino

comments powered by Disqus
Partnership

 

Quote del giorno

"Non so se i tifosi vogliano vedermi giocare un bel tennis oppure preferiscano vedermi perdere. Magari vogliono raccontare di esserci stati la sera in cui io ho perso"

Martina Navratilova

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Ubi TV

Samantha Stosur passa ad Asics

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali