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03/01/2012 14:50 CEST - ATP Tour

2012 ancora nel segno del Djoker?

TENNIS - Djokovic è apparso già in forma Slam e nettamente avanti sul piano della condizione rispetto a Federer e Nadal. C’è da attendersi per il 2012 un’ altra stagione caratterizzata dal dominio del serbo o gli altri 3 fab four  riusciranno a ridurre il gap? Il confronto con la scorsa stagione ed altri indizi depongono a suo favore, ma non si può non tener conto della differente programmazione degli altri top players. Jacopo Pastore

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Per quanto si sia trattato di niente più di una ricca esibizione, il Mubadala Championship ci ha restituito un Djokovic completamente recuperato sul piano fisico ed evidentemente già pronto dal punto di vista atletico per i prossimi Austrlian Open (al contrario di Federer e Nadal che invece sono entrambi sembrati decismante imballati e nel pieno della preparazione). La facilità con cui si è sbarazzato prima di Federer, poi di un Ferrer in ottima forma (lasciando in totale solo 6 giochi nei due match) non può non indurre molti appassionati a considerare la possibilità di assistere ad una altra stagione dominata da Robonole.

La stagione è però appena iniziata e può essere quantomeno avventato lanciarsi in questo tipo di previsioni dopo un torneo dal contesto semiserio come quello appena concluso. Tuttavia, volendo fare un paragone con il suo fantastico 2011, Djokovic aveva iniziato la stagione esattamente allo stesso modo mostrandosi già in forma strabiliante alla Hopman Cup e confermandosi poi con il trionfo agli Australian Open.

Molti addetti ai lavori pensarono allora che si trattasse di un fuoco di paglia, di una vittoria dettata da un temporaneo stato di grazia destinato presto a svanire, persino molti tra i giocatori si espressero in tal senso (chi non ricorda il famoso “ne riparliamo tra sei mesi” di Federer sollecitato in conferenza stampa su un possibile scardinamento del duopolio svizzero-iberico ad opera del serbo), poi abbiamo visto tutti com’è andata, eccetto per gli ultimi tre mesi in cui Nole è stato fermato dall’ infortunio alla spalla patito in coppa Davis.

Djokovic ha inoltre recentemente dichiarato di sentirsi in grado di confermarsi anche nel 2012 sui livelli della stagione appena conclusa, e visto il suo stato di fiducia attuale non c’è da dubitare che lo pensi veramente. Ma è realmente possibile ripetere un’annata trionfale come come quella appena trascorsa dal tennista di Belgrado?

Se si va a consultare i dati storici sulle stagioni caratterizzate da un dominio da parte di un’ unico tennista solo Federer ha saputo ripetersi per ben tre volte (2004, 2006,2007), in quanto allo straordinario 1984 di Mcenroe seguì un crollo nella stagione successiva, lo stesso può dirsi di Wilander che dopo un 1988 eccezionale (vittoria ad Australian Open, Roland Garros e Us Open) ebbe un 1989 decisamente deludente e in minor misura di Connors nel 1975 (dopo tre slam conquistati l’ anno precedente).

A questo riguardo bisogna anche tener conto di come Nole abbia un gioco molto dispendioso da un punto di vista fisico che lo porta ad esporsi spesso a piccoli infortuni e di conseguenza a brevi stop (nella scorsa stagione si è infatti fermato ai box per ben due volte, una a Marzo a causa di un problema e poi appunto a Novembre).

Certamente però le condizioni attuali dei suoi principali antagonisti danno certamente una spinta alle sue ambizioni: Nadal, sebbene nella sua recentissima intervista al “Pais” abbia dichiarato di voler tornare vincente come nel 2010, ha anche senza dubbio mostrato per la prima volta nella sua carriera qualche crepa dal punto di vista dell’ approccio psicologico alla partita proprio nei match contro Djokovic, come evidenziano le sei finali di perse consecutivamente (chi avrebbe mai potuto pronosticarlo un anno fa di questi tempi?) e sarà senza dubbio interessante vedere cosa accadrà la prossima volta che i due si incontreranno.

Federer compirà 31 anni ad Agosto ed è ormai chiaro a tutti come non possa più mantenere livelli costanti per tutta la stagione, specialmente negli slam, dove si gioca 3 su 5; non bisogna però dimenticare che nei suoi picchi di forma riesce ancora ad esprimere un tennis sublime e poiché ha più volte dichiarato che le sue priorità sono la medaglia olimpica e vincere un’ altro slam, è ragionevole pensare che programmi la propria preparazione per raggiungere il top della forma nei mesi di Luglio – Agosto in quanto Wimbledon è sicuramente il major nel quale ha maggiori possibilità di successo (e le Olimpiadi si svolgeranno appena tre settimane dopo).

E’ freschissima la notizia dell’ assuzione da parte di Murray di Ivan Lendl come coach: sicuramente se quest’ ultimo riuscisse a trasmettere la sua mentalità e cattiveria agonistica allo scozzese potrebbero esserci sconvolgimenti nelle gerarchie attuali e probabilmente Murray potrebbe raggiungere il tanto agognato primo slam della carriera; sul piano pratico però il funzionamento di questa collaborazione è tutto da verificare (Lendl è alla sua prima esperienza come coach e non sempre stato essere un grande giocatore significa essere un grande allenatore). Anche per lui comunque vale (forse ancora di più) lo stesso discorso fatto per Federer sulla preparazione incentrata per raggiungere il massimo della condizione in estate.

Infine c’è l’ incognita del recupero di Del Potro che qualora tornasse al 100% sul piano fisico e recuperasse un po’ di convinzione nei suoi mezzi potrebbe essere molto più che una spina sul fianco per il Djoker.

Non c’è però alcun dubbio sul fatto che Djokovic sia il giocatore più “caldo” del momento, probabilmente anche perché al contrario degli altri tre Fab four ha maggior interesse ad essere al top già agli Australian Open, nei quali è campione uscente: nel caso si riconfermasse, sarebbe sicuramente interessante vedere quale impatto psicologico avrebbe un Nole ancora vincente in uno slam sui diretti inseguitori nel ranking.

E’ quindi difficile sbilanciarsi adesso se nel prossimo 2012 assisteremo ad una stagione più combattuta che mai o su un’ altra egemonia del serbo, certamente però tra due settimane i fan più impazienti potranno avere le prime risposte.
 

Jacopo Pastore

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