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06/01/2012 11:10 CEST - CIRCUITO WTA

Sempre più sorelle d'Italia!

TENNIS - Inizia alla grande il 2012 di Schiavone e Pennetta. La milanese è in semifinale a Brisbane dopo aver battuto Jelena Jankovic. La serba serve per il match, spreca due matchpoint, va avanti 3-1 nel terzo ma alla fine è Francesca a vincere. Avanti anche la Pennetta: ad Auckland, Flavia supera la Vesnina e ora troverà la Kerber nella rivincita dello Us Open. Niente da fare per la Errani, battuta 6-4 -63 dalla Kuznetsova. Riccardo Bisti

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I primi tornei dell’anno, storiche tappe di avvicinamento all’Australian Open, non sono troppo indicativi in campo maschile. Ben diverso il discorso tra le donne, dove l’anno scorso abbiamo avuto la stessa finale (Clijsters-Li) sia a Sydney che a Melbourne. Un dato incoraggiante per Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, partite col turbo in un 2012 che si presentava con più incognite che certezze. Entrambe sono in semifinale nei tornei della settimana, e davvero non ci si poteva aspettare di meglio. L’eroina di giornata – ancora una volta – è la Schiavone. Al torneo Premier di Brisbane (655.000$, Plexicushion) ha superato Jelena Jankovic dopo quasi 3 ore di battaglia. E’ stata una partita dura, sofferta, combattuta. In pieno Stile Schiavone. La serba ha un nuovo coach, un nuovo preparatore atletico ed anche una nuova compagnia di management: caricata e motivata, è salita fino al 7-5 5-3. Ma nel momento del bisogno ecco che Francesca ha tirato fuori il meglio di sé: “Il corpo non può andare avanti senza la mente” ha detto in conferenza stampa. Dal cuore e dal cervello sono arrivati gli impulsi per mettere in moto braccia e gambe. Controbreak, 5-5, due matchpoint annullati sul 5-6, secondo set intascato al tie-break. Tutto facile nel terzo? Macchè: la Jankovic è salita 3-1 prima di subire l’allungo decisivo dell’azzurra, che con cinque game consecutivi ha infiocchettato il 5-7 7-6 6-3 finale. Una vittoria giunta nonostante un modesto 40% di prime palle, dato di cui la Schiavone si è detta “incazzata”. Ma non è necessariamente una cattiva notizia, giacchè i numeri potranno solo migliorare. In semifinale se la vedrà con la gigantessa estone Kaia Kanepi, brava a sbattere fuori Andrea Petkovic. Partita difficile: i precedenti dicono 4-2 per Francesca, ma la Kanepi ha vinto il più recente, un paio di mesi fa a Mosca. “Mi sento bene e so di poter affrontare match lunghi – ha detto la Schiavone, che in Australia ricordano per la maratona di un anno fa contro la Kuznetsova – di certo se anche domani dovesse essere un match di 3 ore sarebbe molto dura”. Quando le hanno chiesto come farà a recuperare, “Franci” ha risposto con una battuta. “Di sicuro farò un massaggio…poi, chissà, potrei mangiare una mucca!”.

Chi non avrà bisogno di un’alimentazione particolare in vista di domani è Flavia Pennetta. Testa di serie numero 4 all’ASB Classic di Auckland (220.000$, Plexicushion), ha rispettato i pronostici e nei quarti ha spazzato via Elena Vesnina con un secco 6-2 6-1. La russa è stata troppo fallosa per poter impensierire Flavia: dopo aver ripreso un break di svantaggio, la Vesnina ha subìto un parziale di 6 giochi a 0 che ha indirizzato il match in direzione Brindisi. Adesso Flavia (già finalista ad Auckland nel 2010) se la vedrà con Angelique Kerber, la stessa da cui ha subìto la più grande delusione in carriera: grida ancora vendetta il vantaggio sciupato all'ultimo Us Open, occasione forse irripetibile per centrare la semifinale in un Major. Eppure, anche se il prossimo 25 febbraio compirà 30 anni, Flavia sente di potercela ancora fare. Battere la Kerber, in fondo, sarebbe il miglior viatico possibile in vista di un’Australian Open senza una vera favorita, a maggior ragione dopo i dubbi che aleggiano su Serena Williams. “Oggi è stato più facile del previsto, ma ho giocato veramente bene – ha detto Flavia dopo il successo contro la Vesnina – non ho commesso errori, ho servito bene e tutto è stato perfetto. Era il mio giorno”. Già che c’era, è andata in semifinale anche in doppio in coppia con Julia Goerges. “Ma si, mi piace giocare sia singolo che doppio – ha continuato – Non mi piace dare forfait, mi piace stare in campo fino all’ultimo. Il singolo è più importante, ma negli ultimi 2 anni il doppio ha assunto una certa importanza. Ho vinto tanti tornei e sono diventata numero 1 nella specialità, come non era mai accaduto a un tennista italiano. E comunque non dico mai di no quando si tratta di giocare a tennis”. In una giornata molto positiva c’è la piccola macchia della sconfitta di Sara Errani, battuta 6-4 6-3 da Svetlana Kuznetsova. Anche per “Sarita”, ad ogni modo, la stagione è iniziata nel migliore dei modi. Qualcosa si muove anche tra i maschietti, ma il tennis italiano è ancora donna. Per ora va bene così.

WTA BRISBANE (655.000$, Plexicushion)

Singles - Quarterfinals
Kaia Kanepi (EST) d. (2) Andrea Petkovic (GER) 61 76(7)
(3) Francesca Schiavone (ITA) d. (6) Jelena Jankovic (SRB) 57 76(2) 63
Daniela Hantuchova (SVK) d. Serena Williams (USA) WO
Kim Clijsters (BEL) b. Iveta Benesova (CZE) 63 62

WTA AUCKLAND (220.000$, Plexicushion)

Singles - Quarterfinals
Angelique Kerber (GER) d. (1) Sabine Lisicki (GER) 64 43 ret. (abdominal injury)
(3) Svetlana Kuznetsova (RUS) d. Sara Errani (ITA) 64 63
(4) Flavia Pennetta (ITA) d. Elena Vesnina (RUS) 62 61
Zheng Jie (CHN) d. Lucie Hradecka (CZE) 62 63

Riccardo Bisti

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