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Day 6: Melbourne "città francese"

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1 Djokovic – Mahut (1 – 0) Nel giorno del suo trentesimo compleanno Nicolas Mahut affronta il numero uno del mondo, e detentore del torneo, Nole Djokovic. In regalo, oltre ai tanti soldi per chi perde al terzo turno, bravo a raggiungere i sedicesimi, battendo Stepanek e Ito, c’è il campo centrale. A guastargli la festa ci penserà Djokovic, che in genere lascia le briciole agli avversari. Due giochi a Lorenzi, sei a Giraldo. Anche a New York nei primi turni lasciò le briciole ai suoi avversari.

23 Raonic – Hewitt (0 – 0) Non ci sono ‘nemmeno’ dieci anni di differenza tra il canadese di origine montenegrina e il beniamino di casa Lleyton Hewitt, ma, per tutti gli appassionati c’è un abisso generazionale tra i due. L’aussie, numero uno del mondo nel 2001 e nel 2002, è al quindicesimo Australian Open ed ha sconfitto, in due match serali Stebe e Roddick, con Raonic è nettamente sfavorito. Il canadese, che si è rivelato proprio a Melbourne un anno fa, quando raggiunse gli ottavi, ha già vinto a Chennai e si è sbarazzato di Volandri e Petzschner, sarebbe un degno avversario di Djokovic.

9 Tipsarevic – 17 Gasquet (0 – 1) E’ probabilmente il match più equilibrato del sabato. L’unico confronto diretto non fa testo. Il francese vinse al Queen’s nel 2005. Tipsarevic da quando è seguito da Dirk Hordoff è un altro giocatore. Le semifinali all’Open del Canada, i Quarti agli US Open (si ritirò con l’amico Djokovic), i primi due tornei vinti, l’ingresso nei primi dieci parlano per lui. Richard, che al primo turno ha sconfitto Seppi, cerca la terza qualificazione agli ottavi di finale a Melbourne.

27 Chela – 5 Ferrer (2 – 1) Anche in questo incontro gli head to head non fanno testa. Chela è in vantaggio, ma le sue vittorie ottenute entrambe sul rosso, nell’inverno del 2004, sono remote e risalgono ad un periodo in cui l’argentino era più solido dello spagnolo. David, semifinalista un anno fa, ha vinto sul cemento nel 2007 a New York contro il ‘Flaco’. Ferrer che ha vinto ad Auckland cerca di vincere l’ottavo match consecutivo.

4 Murray – Llodra (2 – 0) Continua il torneo ‘francese’ di Murray, che nella mattinata italiana sfida Llodra. Mika, forse, ha giocato uno dei match più belli e più intensi della sua carriera proprio contro lo scozzese agli US Open del 2008. Andy vinse 6-4 1-6 7-5 7-6. Llodra attaccò su ogni punto, anche quando serviva Murray. Un match d’altri tempi che Llodra perse con un avversario più forte ed in forma, che avrebbe poi centrato la prima finale in uno Slam.

Kukushkin – 14 Monfils (0 – 0) Il kazako Kukushkin dopo aver vinto al quinto con Troicki si è qualificato per la prima volta per il terzo turno di una prova dello Slam. Stanotte sfiderà per la prima volta Gael Monfils, che ha sofferto più del dovuto con il brasiliano Bellucci, ma che comunque è nettamente favorito. La classifica di entrambi parla chiaro, le parisien è numero 15, il kazako è numero 92. La finale raggiunta a Doha due settimane è un’altra prova a fare di Monfils.

Benneteau – 24 Nishikori (1 – 0) Negli ultimi due mesi del 2011 Nishikori ha vinto un gran numero di partite, ha ottenuto le semifinali prima a Kuala Lumpur, poi al ‘1000’ di Shanghai, poi è giunto in finale a Basilea (batté Djokovic, perse da Federer). Dopo aver rimontato Ebden nel secondo turno sfida Benneteau, che è in grandissima forma. Il francese dopo aver giocato la sesta finale della sua carriera a Sydney, peccato le abbia perse tutte, ha sconfitto nel derby Gilles Simon, giocando benissimo. Julien ha vinto l’unico confronto diretto, giocato a Washington nel 2007, il giapponese era ancora minorenne. Prevarrà l’esperienza del francese o la freschezza di Nishikori?

Gil – 6 Tsonga (0 – 2) Il portoghese Gil che ha vissuto un 2011 assai deludente a sorpresa è giunto al terzo turno. Prima ha sconfitto Dodig, poi Granollers. Ora sfida Tsonga, con cui ha già perso due volte (a Johannesburg ’09 e Montpellier ’10). Jo da Le Mans non rischia, anche se non è parso brillante né con Istomin né con Mello, e non può perdere se vuole dare continuità ai suoi risultati ed avvicinarsi ai primi quattro del mondo.

Alessio Morra