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24/01/2012 00:56 CEST - Australian Open

"Wozniacki? Per tutti non è la n.1"

TENNIS - Martina Navratilova senza peli sulla lingua: "E' questo sistema di classifica, sbagliato, che le ha consentito di esserlo. Kvitova è stata la vera n.1 del 2011. I progressi di Petra. Non dovevano togliere i bonus points per chi batteva le più forti. Margaret Court e la sua battaglia contro i matrimoni gay? Dice cose superate. Parla sempre di Adamo e Eva, mai dii Adamo e ...Stefano!" Da Melbourne, Ubaldo Scanagatta

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Navratilova
Navratilova

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta

MELBOURNE - Tutto si può dire di lei, Martina Navratilova, salvo che non abbia sempre espresso con grande schiettezza e coraggio le sue idee. Un’altra riprova l’abbiamo avuto stanotte quando, qui per giocare il torneo delle leggende, ha detto chiaramente che Caroline Wozniacki è n.1 del mondo “perché hanno impostato il computer in quel modo. Se ci fosse stato il sistema di 6 anni fa non sarebbe la n.1. Nessuno qui ritiene che la Wozniacki sia la vera n.1. Sei anni fa c’erano i bonus points, 6 anni fa, allorquando si battevano le giocatrici più forti: con quel sistema la Kvitova avrebbe finito da n.1 perché ha battuto molte più top-players che Wozniacki. La Wozniacki non ha un gran record né con le top-ten né con le top5 negli ultimi anni, mentre Petra è capace di battere chiunque. Con Serena che non gioca abbastanza abbiamo bisogno di qualche superstar all’altezza del proprio ruolo. Petra ha quelle chances e anche l’Azarenka sta venendo su”.
_Trovi che sia decisivo aver vinto o non aver vinto uno Slam per arrivare a quella conclusione che hai appena fatto?
No, è irrilevante, Se vinci 15 tornei e nessun Slam sei il n.1 perché hai il miglior record di tutti, ma l’anno scorso Kvitova ha vinto la Masters Cup e Wimbledon…e poi la Fed Cup. Ma la Fed Cup non conta per i punti, mentre la Coppa Davis sì…insomma Petra è stata penalizzata sotto ogni profilo”.
_Insomma il sistema computerizzato dovrebbe essere rivisto?
Beh dovrebbe essere pesato diversamente, non mi pare rifletta realmente come una tennista. Troppi tornei non contano o non contano le grandi vittorie. Due giocatori arrivano in semifinale, in una gioca il n.1 del mondo contro il n.3, nell’altra uno incontra un “qualificato” e i due vincitori prendono lo stesso numero di punti. Non ha senso”.
Allora chiedo a Martina che (ricordo, è stata a lungo presidentessa della Wta): Ma la tua voce non viene ascoltata?
E lei “Non lo so…forse l’ascolteranno adesso. Ma quando ho chiesto se avessero intenzione di cambiare il sistema mi hanno risposto di no…penso sia un errore”.
Confidando sui dati del nostro formidabile duo Rosato-Tirone le dico allora: Per prima cosa dovrebbero cambiare le loro statistiche, per fare un esempio che ti riguarda sembra che tu abbia vinto il Canadian open nel 1980 e invece era il Montreal 1980…insomma ci sono un sacco di buchi… _
Martina, pronta come quando doveva rispondere al servizio sull’erba: “Ah, allora ho vinto due tornei? – e tutti ridono _ John Dolan ha molti di quei numeri, parla con lui”.

Un altro argomento dibattuto di questi tempi, più ancora dai tennisti che dalle tenniste, è quello dei premi insufficienti per chi gioca gli Slam…con gli organizzatori che si tengono grandi profitti e gli attori dello spettacolo tanti soldi ma non abbastanza: “I tornei dello Slam fanno molti più soldi di quelli che dividono con i giocatori…è un affare che dovrebbe essere svolto in simbiosi, ma sono gli Slam che dettano le condizioni, cosa devi giocare, quando, i punti, le misure dei loghi pubblicitari. Il tennis sbaglia in questo: se vedi il golf vedi che i loghi pubblicitari sono molto più grossi…molti più soldi potrebbero essere fatti se le regole fossero più ragionevoli. Gli Slam comandano tutto…finchè uomini e donne resteranno entità separate”.
_Pensi che i tennisti siano sottopagati?
In rapporto a quanto guadagnano agli Slam, che durano due settimane, sì. Rispetto a quel che prende un insegnante sono invece superpagati. Io quando arrivai in finale qui nel ’74 presi 6.000 dollari…e senza quelli non ce l’avrei fatta a prendere l’aereo per tornare negli Stati Uniti. La federazione ceca mi aveva tagliato fuori…
Era invevitabile poi che qualcuno tirasse fuori l’argomento Margaret Court, l’ex tennista divenuta reverendo che nei giorni scorsi era stata vivacemente contestata dalle comunità gay australiane. Un argomento che Martina ha affrontato con l’abituale disponibilità dopo che il suo match era stato programmato ieri proprio sul Margaret Court Arena, il campo che secondo i contestatori avrebbe dovuto essere tolto alla Court dopo le sue dichiarazioni fortemente critiche e contrarie ai matrimoni fra gay sostenute invece dal partito laborista che è al Governo in Australia:
Certamente considero un onore aver potuto giocare sul Margaret Court, e lo sarà sempre. Certo penso che quel che dice Margaret su questi argomenti è superato, vede le cose da un solo punto di vista. Non si parla qui di diritti religiosi ma di diritti umani. La cosa che mi fa pensare semmai è un’altra. Gli oppositori dei matrimoni fra gay dicono che un figlio dovrebbe avere un padre e una madre. Nel caso di un matrimonio gay questo non accadrebbe…ma di ciò si dovrebbe parlare in altro contesto. Se ho visto Margaret Court? Sì, ma anni fa, ma lei parlava sempre di Adamo e Eva, non di… Adamo e Stefano. Me lo ha ripetuto quattro, cinque volte…non riuscivo a comunicare con lei…e lei con me…”.
Le ho chiesto poi della Kvitova e delle somiglianze con lei (ricordandomi che Martina da ragazzina era grassottella, prima di incrociare il dottor Haas e la sua dieta): “Ha più chili di me anche adesso. È molto forte fisicamente, ha seguito un programma molto intenso nel periodo di riposo, il suo gioco di piedi è miglioratissimo rispetto a un anno fa. Lei non pensa alla classifica (la Wozniacki non sarà più n.1 del mondo se perderà dalla Clijsters…ma sono in tre le pretendenti al trono, Azarenka, Kvitova e con minori chances Sharapova; n.di UBS) ma a diventare la miglior tennista possibile e questa è una grande attitudine…
Prima aveva detto, della Kvitova: “Il libro di Petra è potenza dappertutto, può far cambiare direzione alla palla facilmente da tutte e due i lati. Normalmente un giocatore predilige il dritto, oppure il rovescio, lei no. E ha un gran servizio che può anche mixare bene. Può servire bene con lo sliced esterno, oppure piatto all’incrocio delle righe, può servire un bel kick con la seconda…: Insomma è completa, ha un’ottimo atteggiamento…e se prima avrebbe perso facilmente la concentrazione, ora invece è solida anche mentalmente…sono contenta di non ritrovarmi dall’altra parte della rete!”.

Ubaldo Scanagatta

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