16/02/2012 18:05 CEST - Analisi storiche

Ventitré come nessuno?

federer (foto Toscano)

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Ventitré semifinali consecutive. Ventitré volte di fila tra gli ultimi quattro in uno slam. Un record impressionante che difficilmente verrà superato. Basti pensare che il secondo classificato, Ivan Lendl, si fermò a dieci semifinali consecutive.

Certo ci sono alcune considerazioni che possono venire a mitigare un poco questo record e sono sempre le solite: oggi giocano tutti allo stesso modo, le superfici sono tutte uguali e così via. Qundi, un po' per sfizio, un po' per curiosità siamo andati a guardare i ventitré migliori risultati consecutivi di Lendl negli slam per vedere quanta differenza c'è. Ventitré a dieci può sembrare tanto ma se si considerano i ventitré slam consecutivi migliori del cecoslovacco si trova che ha mancato la semifinale in sole 4 occasioni. Non male per un periodo di superfici davvero diverse e stili di gioco davvero diversi.

Infine, per equità, abbiamo pensato di allargare la striscia ad un numero di slam che comprendesse il periodo migliore di entrambi. Ci siamo fermati quindi a ventisette slam consecutivi.
Da Wimbledon 2003 all'Australian Open 2010 per Federer: 16 vittorie, 6 finali, 3 semifinali e 2 uscite prima dei quarti.
Da Wimbledon 1983 all'Australian Open 1990 per Lendl: 8 vittorie, 8 finali, 7 semifinali, un quarto di finale e 3 ottavi.

Ecco in dettaglio i piazzamenti di Federer con i nomi di chi lo ha battuto (tra parentesi la posizione in classifica):
WI 03 W
US 03 4TH - Nalbandian (13)
AO 04 W
RG 04 3RD - Kuerten (30)
WI 04 W
US 04 W
AO 05 SF - Safin (4)
RG 05 SF - Nadal (5)
WI 05 W
US 05 W
AO 06 W
RG 06 F - Nadal (2)
WI 06 W
US 06 W
AO 07 W
RG 07 F - Nadal (2)
WI 07 W
US 07 W
AO 08 SF - Djokovic (3)
RG 08 F - Nadal (2)
WI 08 F - Nadal (2)
US 08 W
AO 09 F - Nadal (1)
RG 09 W
WI 09 W
US 09 F - Del Potro (6)
AO 10 W

Ecco in dettaglio i piazzamenti di Lendl con i nomi di chi lo ha battuto (tra parentesi la posizione in classifica):
WI 83 SF McEnroe (2)
US 83 F Connors (3)
AO 83 F - Wilander (5)
RG 84 W
WI 84 SF - Connors (3)
US 84 F - McEnroe (1)
AO 84 4TH - Curren (21)
RG 85 F - Wilander (4)
WI 85 4TH - Leconte (26)
US 85 W
AO 85 SF - Edberg (6)
RG 86 W
WI 86 F - Becker (6)
US 86 W
AO 87 SF - Cash (24)
RG 87 W
WI 87 F - Cash (11)
US 87 W
AO 88 SF - Cash (7)
RG 88 QF - Svensson (21)
WI 88 SF - Becker (8)
US 88 F - Wilander (2)
AO 89 W
RG 89 4Th - Chang (19)
WI 89 SF - Becker (2)
US 89 F - Becker (2)
AO 90 W

Nel confronto le uniche sconfitte 'inaccettabli' di Lendl appaiono quelle con Curren, Leconte e Svensson di cui però le prime due avvenute sull'erba, superficie non prediletta dal cecoslovacco ed invece amata dai suoi due avversari.

Nel periodo Lendl ha affrontato altri top 5 per 23 volte (bilancio 14 vittorie e 9 sconfitte), e giocatori compresi tra la sesta e la decima posizione per 14 volte (bilancio 10 vittorie e 4 sconfitte). I suoi principali avversari nel periodo sono stati McEnroe (5-2), Connors (3-2), Wilander (4-3), Becker (0-4) ed Edberg (3-1). Da notare il bilancio con Cash (3-3 nel periodo) che lo battè per tre volte di fila negli slam tra il 1987 ed il 1988.

Federer invece ha affrontato altri top 5 per 26 volte (bilancio 18 vittorie e 8 sconfitte), e giocatori compresi tra la sesta e la decima posizione per 24 volte (bilancio 23 vittorie e 1 sconfitta). I suoi principali avversari nel periodo sono stati Nadal (2-6), Djokovic (4-1), Roddick (8-0), Hewitt (8-0) e Safin (4-1).

Quello che si può evincere ad occhio è che la maggiore differenza la fanno i confronti con i giocatori di classifica più bassa. Se infatti è vero che Federer ha un bilancio lievemente migliore anche coi top 5 è con tutti gli altri che si vede la differenza. In questo punto entrano ovviamente i discorsi sulla differenza di superfici ma sopratutto a nostro avviso è l'omologazione degli stili di gioco ad essere determinante. Si pensi ad esempio ad un Cash, che Lendl soffriva moltissimo. Federer non ha avuto nessun giocatore il cui stile lo facesse soffrire particolarmente, a parte Nadal. Sicuramente per grandi doti di adattamento dello svizzero ma anche per il fatto che ormai giocano tutti allo stesso modo (ed infatti ad inizio carriera Federer soffriva non poco un attaccante come Henman).

Ma bastano queste considerazioni a chiudere il gap? Probabilmente no, visto che a guardare il bilancio nelle fasi finali dei tornei dello slam si vede come Lendl soffrisse la pressione delle grandi occasioni e la personalità di giocatori come Wilander e Becker (con cui ha perso alcuni match che avrebbe potuto vincere).

Vogliamo quindi azzardare un parallelo, sicuramente discutibile. Se le sconfitte con Cash si possono attribuire a superficie e differenti stili di gioco, se le sconfitte con Becker e Wilander si possono equiparare alle sconfitte di Federer con Nadal, se le sconfitte con Leconte e Curren su una superficie non prediletta si possono associare a quelle con Nalbandian e Kuerten, e se infine le due sconfitte con Connors e quella con Edberg possono, volendo, essere messe in parallelo a quelle con Safin, Djokovic e Del Potro, rimangono le sconfitte con Chang e Svensson, subite sulla prediletta terra del Roland Garros, a fare la differenza definitiva (anche se il Lendl che affrontò Svensson non era in perfette condizioni). Si tratta di due partite che il Federer degli anni migliori non avrebbe perso mai, superfici e stili di gioco compresi.

Quindi il gap c'è. L'impresa delle ventitré semifinali consecutive è una pietra miliare di questo sport che sarà difficile eguagliare, ma la differenza con la continuità del miglior Ivan Lendl non è poi così grande come i semplici numeri (23 a 10) vorrebbero far pensare.

Daniele Malafarina