16/02/2012 16:11 CEST - Storie di tennis
Come diventare grandi arbitri
TENNIS - Mohamed Lahyani in ambito tennistico è uno degli arbitri più famosi al mondo. Ha un modo molto personale di condurre la partita ma che lo rende riconoscibile tra gli appassionati. "Siamo tutti esseri umani e possiamo commettere errori e se si ammette di sbagliare i giocatori ti rispetteranno di più". Giacomo Fazio
Mohamed Lahyani è un personaggio istrionico, fuori dal comune nell’ambito degli arbitri internazionale. Ama i grandi palcoscenici ed essere protagonista in campo con chiamate azzardate. Non è il solito giudice segnapunti, si sottopone ai rischi del mestiere e non si preoccupa di sbagliare. Non poteva che essere lui ad arbitrare le 11 ore del match di Wimbledon 2010 tra John Isner e Nicolas Mahut senza lasciare una sola volta il campo di gioco per una pausa.
Lahyani ha elencato ad alcuni giornali inglesi il vademecum su come essere un direttore di gara di livello mondiale:
1 - Non socializzare con i giocatori
"Siamo spesso negli stessi alberghi dei giocatori. Ci possiamo incontrare in palestra, in ascensore o nella hall, abbiamo anche le stesse vetture ed autobus per raggiungere l’impianto del torneo. Ma ci sono regole rigide sulla non socializzazione con i tennisti, soprattutto “one-on-one”. Naturalmente ci si può salutare lontano dai campi ma prendere un drink in un bar con loro o intrattenersi in una lunga conversazione in un corridoio d'albergo sarebbe sbagliato. Rimanendo indipendenti è possibile prendere decisioni migliori".
2 – Fare una buona colazione ma non bere troppo caffè
"Non sai mai se avrai tempo di mangiare durante il giorno – meno male che avevo fatto colazione prima della partita a Wimbledon tra Isner e Mahut. Molti giudici giovani credono che prendere molti caffè li tenga svegli ma in realtà se bevi troppo potresti avere la voglia di andare al bagno tutto il tempo. Se mi fossi preso una pausa durante la sfida di due anni fa a Londra, facendo aspettare per diversi minuti Mahut che serviva per rimanere nel match, mi sarei sentito responsabile se fosse stato breccato. Isner dopo aver vinto, la prima cosa che mi disse fu: come hai fatto, seduto sulla sedia tutto quel tempo? Qual è il tuo segreto?"
3 - Evitare l'alcol
"Ci sono norme anche sull’alcol. Non si deve bere entro le dodici ore di una partita e non si può mai prendere un drink quando si è al circolo. Anche se avete finito la giornata e l'ultima partita è stata giocata … è vietato bere una birra al sito. Alcuni giudici hanno perso il lavoro per questo motivo. Non bisogna andare in campo con idee preconcette. Anche nel caso in cui alcuni giocatori abbiano avuto problemi in passato, in ogni partita si parte da zero ed è importante essere equi nei confronti di tutti trattandoli allo stesso modo".
4 - Lasciar sfogare i giocatori arrabbiati e mantenere la calma
"E’ necessario cercare di essere diplomatici e calmare i giocatori impegnandosi in una conversazione durante i cambi campo e consentendo loro di parlare per dargli la sensazione di avere l'ultima parola. Devono sentirsi a proprio agio in campo. Siamo tutti esseri umani e possiamo commettere errori e se si ammette di sbagliare i giocatori ti rispetteranno di più. John McEnroe mi ha ringraziato per il mio lavoro. E 'importante per i giocatori che l’arbitro sia rilassato perché se si è sicuri, si faranno decisioni migliori. Se sei teso e nervoso, i giocatori lo sentono".
5 - Massima concentrazione
"Non credo che la gente si renda conto che siamo sotto pressione, come arbitri, nella stessa maniera in cui lo sono i giocatori in campo. Ci sono telecamere ovunque, con i microfoni che raccolgono tutto quello che si dice ed Hawk-Eye che può smentirti da un momento all’altro. Se perdi la concentrazione per mezzo secondo e fai qualcosa di sbagliato, il mondo intero lo saprà in mezzo secondo e in dieci minuti è già su YouTube. Durante quella partita a Wimbledon sentivo come se ogni punto fosse un match point".
Giacomo Fazio
