17/02/2012 10:48 CEST - Tennis italiano
Pennetta: rischio diffamazione?
TENNIS - Nella sua autobiografia, Flavia Pennetta attacca Emily Stellato. Scrive che a 13, 14 anni aveva un atteggiamento da star, che andare a Bradenton la fa "scendere dal piedistallo". Ma lei negli Stati Uniti non è mai andata. "Non mi sarei aspettata dicesse cose del genere" spiega a Latina Oggi. Intanto, le fa scrivere una lettera da un avvocato. Alessandro Mastroluca
Flavia Pennetta rischia una causa per diffamazione. La numero 2 italiana, prima azzurra di sempre capace di entrare in tp-10, ha espresso giudizi tutt'altro che lusinghieri su Emily Stellato, vincitrice del torneo di Palermo nel 2003 in coppia con Adriana Serra Zanetti, e ora direttrice del TC Nascosa a Latina. E' il club che l'ha vista nascere e crescere come tennista. Qui ha trascorso l'infanzia, è stata convocata nel Centro Tecnico nel '94, qui ora mette la sua esperienza al servizio dei bambini.
«Divento di interesse nazionale intorno ai tredici anni, dopo aver perso tutto il possibile nei campionati Under 12» scrive Flavia nella sua autobiografia, "Dritto al cuore". «Ad altre ragazzine è andata molto diversamente. Ricordo Emily Stellato: una Star! Osannata come prossima campionessa dall’Italia intera, parte per Bradenton. Destinazione: l’Academy di Nick Bollettieri, ‘scuola’ per modo di dire dove si allenano talenti tennistici. Lì capisce che il mondo è parecchio più grande di come se l’è immaginato, che in Florida non aspettavano lei e che, in buona sostanza, è una delle tante. Scende dal piedistallo e torna a casa. A 14 anni scopre di non essere chissà chi e non sa più chi è».
Parole dure, parole soprattutto inesatte. Al di là delle considerazioni, sostanzialmente gratuite, sul carattere di Emily, rimane un dato incontrovertibile: Emily, che pure ha battuto Flavia più di una volta nelle sfide da junior, a Bradenton, non è mai andata. Semplice svista? Imprecisione? La Stellato non cerca la polemica. «Sono cresciuta con sani principi e con questi voglio andare avanti» spiega a Latina Oggi. «Mi dispiace soltanto aver letto certe cose, che oltre a non corrispondere a verità, rappresentano cattiverie gratuite nei miei confronti. Flavia l’ho sempre ammirata, non pensavo che potesse arrivare a tanto. L’ho anche rivista lo scorso anno ai Centri estivi della Fit, l’ho salutata e ci ho parlato, mai pensavo che potesse scrivere certe cose sul suo libro».
Secondo quanto riferito dallo stesso quotidiano, l'avvocato Leone Zeppieri ha inviato una lettera a Flavia Pennetta chiedendo alla brindisina di smentire le dichiarazioni contenute nel libro. "Vengono espressi giudizi e valutazioni" sulla Stellato "assolutamente falsi e denigratori" scrive l'avvocato. "Tali espressioni hanno un contenuto altamente diffamatorio (...) e non trovano alcuna giustificazione né nel diritto di cronaca, né nel diritto di critica, né nel più ampio contesto in cui sono inseriti". La lettera, che il quotidiano riporta integralmente, prosegue rimarcando come la notizia della frequentazione di Emily Stellato a Bradenton sia priva di fondamento. "La Stellato mai è andata a Bradenton, mai ha frequentato la scuola di Nick Bollettieri, mai è stata allenata da Bollettieri. (...) Tale rappresentazione dei fatti non rispondenti al vero, l’allusione diretta a un
atteggiamento presuntuoso, la perdita di identità, lo stato di confusione mentale, costituiscono commenti e valutazioni completamente estranei al diritto di cronaca e di critica, investono la sfera privata e squisitamente personale, e nessun rapporto hanno con le vicende di interesse pubblico che hanno riguardato l’attività tennistica della Stellato, e finiscono per integrare una diffamazione, determinando una grave lesione della reputazione, della onorabilità e del decoro della Sig.ra Stellato sia con riferimento alla sfera privata".
Zeppieri conclude chiedendo una pronta smentita e riservandosi la possibilità di ulteriori azioni nelle sedi competenti.
Alessandro Mastroluca
