24/02/2012 16:02 CEST - Tennis Flash

Anche Federer preso dalla "Linsanity"

Innanzitutto tranquillizziamo tutti coloro che non sanno cosa sia questo fenomeno, la "Linsanity" altro non è che il nome, trovato dai fans del basket a stelle e strisce, usato per celebrare l'ascesa del giovane playmaker, di origine taiwanese, dei New York Knicks, Jeremy Lin. Il 23enne americano, proveniente da Harvard, è il classico esempio del sogno americano, passato in breve tempo da perfetto sconosciuto ad assoluto protagonista della NBA. Una storia la sua che ha richiamato l'attenzione anche di sua maestà, Roger Federer. "Penso sia una storia incredibile. Spero possa venire all'esibizione (quella del 5 marzo al Madison Square Garden), sarebbe fantastico. Storie come queste sono il motivo per cui tutti seguono lo sport. Sai, amo i New York Knicks, e ovviamente dopo aver giocato in quel campo sapete quanto sia incredibile per me. Mi auguro che la squadra continui ad andar bene e penso che Lin stia facendo un qualcosa di straordinario, quindi spero di incontrarlo quando sarò a New York."

Intervenuto telefonicamente per promuovere l'esibizione del 5 marzo del Madison Square Garden in cui affronterà in una partita al meglio dei tre set Andy Roddick - incontro che sarà preceduto da quello tra la tre volte campionessa Slam, Maria Sharapova, e l'ex numero 1 del mondo, Caroline Wozniacki - Federer si è soffermato anche sulla possibilità di rivedere le ATP World Tour Finals a New York (dove si sono giocate dal 1977 al 1989). "Mi piacerebbe. In questo momento abbiamo un grande evento a Londra, a Shanghai è stato straordinario e anche a Houston mi sono divertito un sacco. Ci sono molti ottimi posti in cui si potrebbero giocare le finali, ma ovviamente ritornare alle origini, in cui McEnroe, Borg e Lendl venivano a giocare al Garden, sarebbe solo fantastico. Non so se accadrà, speriamo in un prossimo futuro."

Stefano Pentagallo