26/02/2012 12:10 CEST - Interviste
"Sono più sereno e gioco meglio"
TENNIS - Intervista con Janko Tipsarevic. "Mi son reso conto che non mi restava tanto tempo davanti" dice il serbo, diventato top 10 a 27 anni. "Ho cambiato qualcosa nella mia vita e mi sono concentrato al 100% sul tennis". Molto amico di Djokovic, "Tipso" rivela: "Non sono come Nole che riesce a scherzare, divertirsi e dare il massimo in campo". Christian Turba
Janko, contro Ljubicic sei entrato in campo molto deciso. Eri ancora arrabbiato per la sconfitta dell’Inter dell’altra sera?
Certo ero molto dispiaciuto, l’Inter e il Barcellona sono le mie due squadre preferite. Comunque, è stato un match orribile.. mi sono persino perso il gol, son partito all’88esimo minuto per evitare il traffico. E comunque, come hai potuto vedere, il mio gioco non è stato influenzato dalla sconfitta in Champions League...
Positivamente, può averti influenzato...
No, non credo. Quella sera ero molto triste e non ho dormito, ma stasera ero nella mia forma migliore..
Hai giocato molto bene, ora ti aspetta Llodra. Ti verranno in mente ricordi della finale di Davis del 2010?
No non credo, soprattutto perché non l’ho giocata (in realtà perse il primo singolare da Monfils ndr). Ma ho giocato diverse molte con Mika e lo conosco bene. E’solito giocare molto bene in Francia, è un tennista molto complesso, con un gran servizio, e uno dei pochi-se non l’unico-a fare questo gioco serve-and-volley “old-style”. Spero che il mio servizio resti a livello dei primi due match, ma è chiaro che dovrò rispondere meglio se voglio vincere facilmente.
Sei top 10 da qualche mese, a 27 anni: giovane ma non così giovane.. qual è stato il tuo segreto?
Più che altro, a un certo punto mi son reso conto che non mi restava tanto tempo davanti (ride) No. In realtà il cambiamento nel mio gioco è avvenuto quando ho cambiato qualche piccola cosa al di fuori del campo da tennis ed ho preso a concentrarmi al 110% sulla mia professione. Come ho già detto, questo cambiamento lo posso situare a inizio 2011, e il cambiamento nel mio gioco-e dunque nel mio ranking- è arrivato subito dopo. Ho cominciato a vincere qualche match che prima avrei perso.
L’esempio di Nole può averti dato la spinta?
Sicuramente veder ciò che ha fatto è stato un plus, perchè Nole ed io siamo amici stretti, con Roger e Rafa no potrei parlare in modo così stretto come con lui, con lui posso parlare di tennis ma anche di altre cose che sta facendo e che io stesso vedo che sta facendo. Ma il cambiamento principale è avvenuto dentro di me.
Con Nole appunto siete amici molto stretti. Siete simili di carattere?
Non credo. Certo siamo molto amici, andiamo in vacanza insieme, ma nel carattere siamo diversi. Lui- e per questo lo ammiro molto- ha la capacità di fare scherzi, vivere la vita, divertirsi e allo stesso tempo restare concentrato al 110% sulla sua professione. Io, invece, se non sono completamente concentrato non riesco a controllare le emozioni come lo fa lui.
Pensi di poter restare nei top 10 questa stagione. Quali sono i tuoi obiettivi?
Come hai appena detto sono top 10 da 2-3 mesi. Vorrei restare regolarmente nella top 10 e battere i giocatori forti, gli Tsonga, i David Ferrer.. E, per quanto riguarda il ranking, il mio obiettivo è quello di avvicinarmi alla Top 5. Penso che per quest’anno i top 4 siano ancora inavvicinabili, ma la Top 5 non vedo ragioni per cui non possa raggiungerla. Ho giocato e battuto questi giocatori, ho vinto con berdych diverse volte, ho battuto Fish, Ferre.. ho bisogno di consistenza. Questi giocatori si trovano lì non perché vincono 1-2 tornei ma perché giocano bene per tutta la stagione e su tutte le superfici. Ferrer, tutti dicevano che non sapeva giocare sul duro, e invece ha fatto semi agli Australian e vinto tornei su erba. Ho bisogno di essere costante.
Christian Turba
