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01/03/2012 10:34 CEST - Personaggi

Il ritorno di Alisa Kleybanova

TENNIS - Un riepilogo dei dodici mesi passati di Alisa Kleybanova. Dopo l'annuncio del suo ritorno all'attività agonistica, ripercorriamo l'anno lasciato alle spalle: la crescita nel ranking ad inizio 2011, le sconfitte primaverili e lo stop per ragioni di salute. E con l'ormai imminente rientro in campo, la situazione in classifica e le prospettive dei prossimi mesi. AGF
 

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Le buone notizie non fanno notizia”, recita un vecchio detto del giornalismo che pare destinato a non passare mai di moda. Però qualche volta ci sono anche le eccezioni e la notizia di ieri è una di queste; anzi, forse le notizie buone sono addirittura due. La prima e più importante: Alisa Kleybanova è guarita e torna a giocare. Dopo quasi un anno di stop a causa di una seria malattia (il linfoma di Hodgkin) che l'aveva costretta al ritiro dai campi di tennis, le cure hanno fatto effetto e gli esami sono favorevoli. E così ha ricevuto il benestare dai medici per riprendere ad allenarsi e a gareggiare.

Un positivo inizio di 2011

La svolta drammatica nella vita di Alisa risale alla primavera-estate del 2011. Ma se andiamo ancora più a ritroso, di un anno esatto (al febbraio 2011), ritroviamo Kleybanova come semplice tennista in fase di affermazione. Nata nel luglio 1989, in quel momento costituiva insieme ad Anastasia Pavlyuchenkova (del luglio 1991) la più concreta possibilità di ricambio ad alti livelli per il tennis russo, abituato nell'ultimo decennio a portare stabilmente molte giocatrici ai vertici mondiali.

E proprio nel febbraio 2011 Alisa aveva raggiunto il suo best ranking (20ma), frutto di un buon avvio di stagione. In particolare aveva iniziato con una ottima prestazione a Sydney, dove aveva perso solo al tiebreak del terzo set una combattutissima semifinale contro la futura vincitrice degli Australian Open Kim Clijsters; e aveva ancora giocato piuttosto bene a Dubai e Indian Wells.

Sconfitta subito a Miami (da una sua abituale campagna di doppio, Ekaterina Makarova), aveva poi cominciato una primavera meno positiva, caratterizzata da diverse uscite ai primi turni. Poi, dopo il torneo di Roma, l'attività nel circuito si era interrotta senza spiegazioni. Infatti dopo gli internazionali di Italia Alisa aveva smesso di giocare, rinunciando al Roland Garros e a Wimbledon.

Next match: “Alysa Kleybanova vs Hodgkin's Lymphoma”

La ragione di questo stop si scopriva esattamente il giorno del suo compleanno, il 15 luglio. Con un comunicato pubblicato dal sito della WTA e anche sul suo sito ufficiale, Kleybanova, dopo aver ringraziato per gli auguri ricevuti, lasciava tutti amaramente sorpresi annunciando che le era stata diagnosticato il linfoma di Hodgkin, e che quindi era costretta a sospendere l'attività agonistica.

Chi fosse andato a leggere la notizia sul suo sito ufficiale, avrebbe notato una particolare scelta comunicativa. Infatti in evidenza nella Homepage compariva una essenziale agenda con gli impegni passati e futuri: alla voce “Previous Match” veniva regolarmente registrata l'ultima sconfitta subita (il 3-6, 5-7 contro Shahar Peer); mentre alla voce “Next Match” era scritto letteralmente: “Alysa Kleybanova vs Hodgkin's Lymphoma”.

Questa sintetica modalità di informazione era tanto efficace quanto inquietante: inserire in un contesto di confronto sportivo la partita che si era aperta contro una seria malattia restituiva immediatamente tutta la differenza che si percepisce se si paragonano le lotte e le battaglie (metaforiche) del tennis con quelle della vita reale.

Poi è cominciato un lungo periodo di assenza di notizie, che lasciava nel dubbio chi aveva a cuore il suo stato di salute. Periodiche e infruttuose visite al suo sito, in cui l'unico aggiornamento registrato era una richiesta ai suoi fan di inviarle auguri di sostegno (novembre 2011). Negli ultimi giorni di dicembre si era diffusa una indiscrezione, tramite Twitter, che annunciava la fine della chemioterapia, e il possibile ritorno al tennis.

Ma senza conferme ufficiali si è arrivati fino a ieri, quando è apparso l'annuncio dell'iscrizione a Miami e della ripresa degli allenamenti.

La seconda buona notizia

A questo punto vale la pena di sottolineare la seconda buona notizia: Kleybanova è stata curata e guarita negli ospedali di Perugia e Roma. Alisa aveva in passato già trascorso periodi di allenamento a Perugia, costruendo una rete di rapporti e conoscenze italiane evidentemente molto solida. In Italia aveva giocato molti tornei ITF da giovanissima, e qui ha deciso anche di farsi curare. Che sia potuta tornare ad allenarsi professionalmente con l'aiuto del nostro sistema sanitario non può che fare doppiamente piacere a chi in Italia vive, ed è abituato dai media a leggere notizie spesso preoccupanti di malasanità. Nel suo annuncio Kleybanova ringrazia nel dettaglio i medici e le equipe che l'hanno seguita durante la malattia, tra l'Umbria e il Lazio.

Le prospettive tennistiche

E finalmente, con grande soddisfazione, si può tornare a parlare di tennis, lasciandosi alle spalle le preoccupazioni di salute. In attesa di rivederla in campo a Miami per capire le sue condizioni di forma, si può fare un primo riepilogo sul ranking. Al momento dello stop agonistico Kleybanova era 26ma in classifica.

I mesi di inattività l'hanno progressivamente fatta arretrare, ed oggi è 167ma con 396 punti. Prima di Miami ha però altri punti in scadenza (30 di Kuala Lumpur, 140 di Indian Wells 2011) per cui potrebbe ritrovarsi al momento del suo ritorno in campo con circa 220 punti, che dovrebbero valere un posto attorno alla 250ma posizione.

Come detto, gli ultimi incontri giocati (e quindi gli ultimi punti validi) fanno riferimento agli Internazionali di Italia, poi si ritroverebbe praticamente a zero. Ma, come prevedono le regole del circuito, Kleybanova potrà giocare i primi tornei approfittando del “protected ranking”, cioè della norma che consente a chi è stato fermo per ragioni mediche per più di sei mesi di ritornare a giocare avendo diritto all'accesso ai tabelloni con la posizione di classifica precedente all'infortunio. Ne hanno usufruito, ad esempio, Serena Williams agli US Open 2011, o Juan Martin Del Potro per i primi tornei dopo l'infortunio al polso.

Difficile dire quanto tempo ci vorrà per tornare a rivedere Alisa ai suoi livelli. Dalla sua ha senz'altro la giovane età e la rinnovata voglia di giocare; probabilmente l'entusiasmo sarà anche superiore a prima, e potrà apprezzare di più la vita da sportiva dopo aver vissuto momenti ben più duri e difficili.

Prima della sosta forzata, per entrare tra le prime 20 (e oltre) credo che avrebbe avuto bisogno di arrivare a costruirsi un fisico più leggero; in questo mi pare fosse molto vicina all'altra promessa russa Pavlyuchenkova. Un aspetto però mi sento di sottolinearlo: se il sovrappeso non la favoriva negli spostamenti, va ricordato che non stiamo parlando di una giocatrice solo potente, ma anche, considerato il suo fisico, di una tennista dotata di discreta agilità e capacità di coordinazione, forse in questo agevolata da una infanzia improntata non solo al tennis ma anche al nuoto.

Un'ultima nota: chi visitasse oggi il suo sito ufficiale troverebbe aggiornata l'agenda delle partite: alla voce “Next Match” è scritto “Miami, USA, Alisa Kleybanova vs......” senza il nome dell'avversaria, in attesa del sorteggio. Mentre alla voce “Prevoius Match” è scritto inequivocabilmente: “Perugia & Rome, Italy: Alisa Kleybanova def Hodgkin's lymphoma 6-0, 6-0”.
 

AGF

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