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12/03/2012 12:49 CEST - INDIAN WELLS

Federer favorito a Indian Wells?

TENNIS - Lo svizzero non vince questo titolo da sei anni, ma attualmente è il più in forma. Le condizioni lente dei campi del primo 1000 gli impediranno di esprimersi al livello di Rotterdam e Dubai. Salvatore Bombello

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Non è un caso se parlando del rapporto di Federer con il “mini-slam” di Indian Wells si possa notare una lieve flessione nel corso degli ultimi anni. Intendiamoci, raggiungere le semifinali di un Masters 1000 per tre volte negli ultimi quattro anni è sicuramente il sogno di tanti tennisti, e anche buona parte dei top 10 ci metterebbe la firma. Ma per Federer è diverso. Non può non essere diverso per colui che all’alba della nuova stagione tennistica aveva annunciato al mondo intero, per mezzo del New York Times, il suo obiettivo di riconquistare la vetta del ranking mondiale.
 

Le superfici di entrambi i “Mille” americani che precedono la lunga stagione primaverile europea, con il passare degli anni diventano sempre più lente, e questo ha creato non pochi grattacapi a Roger, che già di suo, da qualche anno a questa parte, dopo l’Australian Open ha via via preferito un rodaggio più lungo, per preservare le energie in vista dei due slam centrali della stagione, Roland Garros e Wimbledon. E, infatti, non stupisce più di tanto il dato statistico che vede lo svizzero assente dall’albo d’oro di questi tornei dal 2006, anno in cui un Federer d’antan, vinceva praticamente tutto, compresi entrambi i Masters di Indian Wells e Miami-Key Biscayne.
 

Raggiungere quei picchi di successo, di forma, di imbattibilità, con quella classe, non è più umanamente possibile, nemmeno per lui, seppure il fatto di aver girato la boa dei trent’anni non gli abbia impedito di implementare i suoi record e gettare le basi di altri successi e nuovi obiettivi. Ma dovendo sacrificare spesso la fase iniziale dell’anno, dove è da qualche tempo che non si vede un Federer al top.
 

Eppure quest’anno il discorso potrebbe essere diverso. Ottenere dei buoni risultati da subito, a cominciare dal torneo californiano, potrebbe contribuire ad infiammare la lotta al vertice tra i primi tre mostri sacri, con buone possibilità per Federer di insinuarsi sempre di più. In ragione dei risultati negativi –si fa per dire- di Federer nella prima metà del 2011, e dei risultati di Nadal e Djokovic, che variano dall’eccellente al sensazionale, la battaglia per il primo posto del ranking sarà accesissima a cominciare da Indian Wells fino a Wimbledon, perché i risultati ottenuti dai due protagonisti della scorsa stagione diventeranno cambiali molto consistenti da dover onorare.
 

Tornando ad Indian Wells, quali sono, verosimilmente, le reali chance di vittoria per Federer?
Il n°3 del mondo si presenta a questo Master con le migliori credenziali possibili, e sull’onda lunga di un periodo di forma strepitoso, durante il quale, negli ultimi sei mesi ha perso solo tre match ufficiali (uno per walkover), ed avendo vinto recentemente due tornei, sulle veloci superfici di Rotterdam e Dubai, mostrando un tennis di alto livello.
 

Eppure qualche dubbio rimane, perché quando la velocità di palleggio diminuisce, Federer comincia a fare molta più fatica nella sfida ai suoi due rivali Djokovic e Nadal. E non è improprio vedere i fantasmi dell’anno scorso, quando, proprio alla luce delle rispettive sconfitte contro i due avversari appena richiamati, in questo stesso periodo dell’anno, per molti la notte sembrava essersi abbattuta sul campione svizzero. Non era così- fortunatamente-, eppure il suo rapporto un tempo idilliaco con Indian Wells, continua a rimanere problematico, e Roger dovrà avere un sussulto d’orgoglio per riconquistare quella corona che qui gli manca dal 2006, ma che portò in capo per ben tre anni consecutivi –nessuno come lui- prima che gli venisse sottratta, e mai più restituita.

Dopo gli iniziali “piazzamenti” nelle prime tre partecipazioni della sua carriera a questo torneo - mai oltre il terzo turno dal 2001 al 2003, battuto da Kiefer (2001-1R), Enqvist (2002-3R), Kuerten (2003-2R) – Federer riuscì a trionfare per ben tre volte di fila. Nel 2004 batté in finale Tim Henman 6-3,6-3 perdendo un solo set in tutto il torneo, in semifinale contro Agassi. Nel 2005 riuscì a centrare il bis sconfiggendo in finale un giocatore a sua volta reduce da un bis in questo stesso torneo, Lleyton Hewitt, in una finale al meglio dei tre set su cinque, con il punteggio di 6-2,6-4,6-4. Un torneo dominato in lungo e in largo, dove Federer non perse nemmeno un set. L’anno successivo conquistò quello che al momento rimane il suo ultimo sigillo, battendo in finale James Blake 7-5, 6-3, 6-0.

Da quel momento in poi, si spezza il connubio, e Federer, nel giro di due anni, va incontro a delle sconfitte inaspettate e stridenti con la sua marcia regale. L’argentino Guillermo Cañas – storicamente fastidiosissimo per le corde di Roger- riuscì nell’impresa di detronizzare Federer nel 2007, e addirittura di ripetersi due settimane dopo anche a Miami. Nel 2008 subisce in semifinale lo sgambetto di Mardy Fish, che a quei tempi aveva pochi punti in comune con il giocatore degli ultimi anni, e che si presentava a quel torneo da #98 del mondo. Nel 2009 Roger si arrende nuovamente in semifinale, stavolta contro Murray, 6-1 al terzo, in un match caratterizzato dai numerosi errori gratuiti di Federer, specie di rovescio.Il resto è storia degli ultimi anni: altro colpo di scena nel 2010, quando viene fatto fuori da Baghdatis al tiebreak del terzo set nel terzo turno; e per ultima l’eliminazione subita l’anno scorso in semifinale da Djokovic, che poi avrebbe vinto quel torneo.

La paura dei sostenitori di Federer è che le condizioni offerte dal Plexipavè californiano possano essere sin troppo lente per consentire quel gioco basato sull’uno-due, che se risulta letale sulle superfici più rapide, finisca per essere disinnescato su superfici come questa. Basti pensare alla prova molto opaca di Federer contro Nadal –i due potrebbero incrociarsi in semifinale- a Melbourne, su una superficie altrettanto lenta, ma prima ancora a Miami l’anno scorso, quando venne spazzato via dallo spagnolo. Se non altro, Federer arriva quest’anno con i crismi del “giocatore del momento”, tant’è vero che i bookmakers lo vedono favorito addirittura sullo stesso Nadal, e secondo solo all’inafferrabile Djokovic. Non ci rimane che aspettare e gustarci lo spettacolo, in questo preludio di primavera, che non tarderà a riscaldarsi.
 

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Salvatore Bombello

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