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12/03/2012 12:14 CEST - Indian Wells

Ferrer e Azarenka senza problemi

TENNIS - Ferrer non lascia scampo a Dimitrov in uno dei match più attesi del giorno: 62 62. Vika continua inarrestabile la sua marcia battendo Kuznetsova. Nalbandian batte Cilic 76 76. Rossana Capobianco

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La sfida tra David Ferrer e Grigor Dimitrov si preannunciava avvincente: il precedente di Cincinnati, finito 7-5 al terzo per lo spagnolo lo confermava, il confronto di stili lo prometteva. Non è stata una bella partita, invece. E certo non per colpa di David Ferrer, o forse sì.

Vale a dire che la solidità di Ferrer ha sovrastato la presunta brillantezza ed il talento di Dimitrov, probabilmente destinato a rimanere l'eterno incompiuto erede di Roger Federer, come molti appassionati ed addetti ai lavori lo hanno sempre considerato (non con tanta ragione), guardando alla mania del bulgaro di "imitare" gesta e stile dell'elvetico.

Ma specie su questi lenti campi del deserto californiano, con queste palline da tennis che pesano un macigno, Ferrer esalta le proprie doti di ribattitore e di muro da fondo campo, e Dimitrov compie spesso decisioni tecnico/tattiche poco opportune e soprattutto troppo fallose.

Così capita che ci siano tre break nei primi sei giochi, ma è Ferrer ad uscire chiaro vincitore di questo accenno di testa a testa, anche perchè a Dimitrov manca profondità e non anticipa come dovrebbe uno con quel braccio e quel rovescio.

Anche come predisposizione mentale, naturalmente, non c'è gara. Così anche il secondo set vede David riuscire ad avere ragione in tutti gli scambi prolungati, e il servizio del bulgaro non fa alcuna differenza: doppio 6-2 e tanti saluti alle promesse.

La cavalcata della nuova numero uno del mondo, Vika Azarenka, non accenna a fermarsi. Neanche per scherzo. Lascia appena tre miseri game a una Svetlana Kuznetsova sempre più in balia di se stessa, un po' appesantita e in chiara difficoltà di fronte alla solidità ormai estrema della bielorussa.

In passato (ma l'ultimo confronto risaliva a quasi tre anni fa) Vika aveva perso 4 volte su 5 confronti contro l'avversaria odierna, ma la partita di oggi mostra come le cose siano radicalmente cambiate.

Sveta è (purtroppo) lontana anni luce dalla giocatrice del 2009 e la Azarenka si gode il nuovo status di campionessa in divenire, continuando a macinare gioco, consapevolezza, vincenti, costanza.


Avanza pure David Nalbandian, che riesce avere la meglio di un redivivo Marin Cilic, che da tempo naviga nell'oblio degli appassionati del tennis di vertice.

Una partita che vede l'argentino sempre in vantaggio, addirittura per cinque giochi a due nel primo set, grazie ai soliti superbi angoli e ad una maggiore capacità di costruire il gioco; argentino che però non serve al meglio e si fa spesso rimontare: si va così al tie-break e i punti importanti li vince tutti David.

Stesso identico copione nel secondo set, nel quale però il livello di entrambi si alza, Cilic annulla un match point sul 6-5 e servizio per l'avversario e anche questo set viene deciso al TB, che vede ancora Nalbandian più cinico nei momenti decisivi. 7-6 7-6, ancora purgatorio per il croato.

 

Rossana Capobianco

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