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14/03/2012 16:59 CEST - Indian Wells

Vinci, che stesa! Bene Del Potro

TENNIS - Vinci raccoglie 3 game con Sharapova. Altra giornata segnata dai ritiri. Davydenko è vittima del virus e non scende in campo con Bellucci. Del Potro batte Verdasco. Rimonta Tsonga. Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Nikolay Davydenko è l'ultima vittima del virus che sta colpendo Indian Wells e che ha costretto al forfait, tra gli altri, Gael Monfils. Il francese avrebbe ovuto affrontare proprio Kolya al primo turno.

Davydenko lascia campo dunque al brasiliano Thomaz Bellucci, che giocherà contro Federer o Raonic.

Sharapova b. Vinci 62 61

Anche l’ultima italiana ancora in gara, Roberta Vinci, finisce la sua corsa qui a Indian Wells, battuta in maniera piuttosto perentoria da una Maria Sharapova probabilmente non in giornata di grazia, ma comunque capace di far valere il suo maggior peso negli scambi da fondo che non ha consentito alla nostra rappresentante di effettuare le sue famose variazioni di ritmo e rotazione.
Inutile girarci intorno, non e’ stata una bella partita, soprattutto all’inizio quando anche la siberiana ci ha messo un po’ a carburare ed a trovare la misura dei suoi colpi. Basti dire che nei primi quattro giochi ci sono stati quattro break, e che dei 25 punti giocati, 19 sono stati errori gratuiti. Dal 2-1 Vinci, la Sharapova ha messo a segno un parziale di 17 punti a 3 che ha dato il “la” ad una sequenza di 10 giochi consecutivi che hanno di fatto siglato il 6-2, 6-1 finale in 1 ora e 12 minuti. “Purtroppo con queste giocatrici che spingono molto forte da fondocampo, se non giochi su 2-3 scambi loro prendono il comando del punto, entrano con i piedi dentro il campo e riescono a trovare angoli stretti –ha detto a caldo Roberta Vinci, che ci ha gentilmente incontrato ancor prima di addentare il panino con cui aveva deciso di pranzare. “Peccato perché all’inizio lei ha fatto qualche errore, io ho avuto la palla del 2-0, qualche occasione l’ho avuta, anche nel secondo set, nonostante il punteggio molto severo, però era difficile per me spingere e fare variazioni, perché dalla prima palla lei mi tirava un missile ed io ero sempre dietro la linea di fondo”.
Nonostante la sconfitta pesante, rimane comunque un quarto turno raggiunto in un torneo di grande caratura, che è un risultato tutt’altro che disprezzabile: “Adesso che sono appena uscita dal campo sono più delusa per la partita di oggi, ma credo che considerando tutto l’insieme si possa concludere che è andata bene e si possa pensare in maniera positiva a questo torneo”. (da Indian Wells, Vanni Gibertini)

Del Potro b. Verdasco 62 76(6)

Un amarcord. Io l'ho vista così la sfida, tra Juan Martin Del Potro e Fernando Verdasco, che ha aperto il programma della sessione diurna all'Indian Wells Tennis Garden. Non perché i due in passato ci abbiano regalato dei match memorabili l'uno contro l'altro. Piuttosto perché nel 2009 entrambi hanno toccato l'apice della propria carriera, prima di perdersi lungo la strada per ragioni diametralmente opposte. Per uno di loro, infatti, è ancora viva la speranza di rivederlo ai livelli di due anni fa, per quell'altro, invece, la speranza è morta ormai da tempo.

Non è un caso, infatti, che Nando Verdasco non superi più di due turni sul cemento da oltre un anno - dal torneo di San Josè dell'anno passato, in cui oltretutto batté proprio un Del Potro ancora fresco di rientro (2-1 per l'argentino i precedenti). Sono, dunque, poche le aspettative dietro questo incontro. E lo spagnolo non fa nulla per accrescerle. Eppure già nel secondo game avrebbe l'opportunità di brekkare Del Potro, ma con l'ace l'argentino si salva. A fine set saranno tre, con un ottimo 80% di punti vinti con la prima di servizio. E il colpo che farà la differenza, perché gli errori fioccano da una parte e dall'altra (11 ciascuno al termine del primo parziale). Una regola non scritta del calcio dice: gol sbagliato, gol subito. Volendola riadattare al tennis potremmo dire: break mancato, break subito. Nel terzo gioco, infatti, Verdasco cede il proprio servizio commettendo un sanguinosissimo doppio fallo. È il game che spiana la strada alla torre di Tandil. Di lì a poco effettuerà un secondo break, chiudendo 6-2. Il più degli errori lo spagnolo li commette su palle lente, quando è lui a dover imporre il ritmo. Meglio va quando può appoggiarsi sui colpi dell'argentino, che col minimo sforzo ottiene il massimo risultato.

Nulla lascerebbe presagire ad un cambio di copione nella seconda frazione. Invece Verdasco decide che è giunto il momento di prendersi più rischi, di cercare di più il vincente (nel primo set ne mette a segno solamente tre). Una grossa mano gliela dà anche la prima di servizio, con cui ottiene il 73% dei punti - a differenza del primo dove con questo stesso fondamentale vince il 47%. Fa, così, meno fatica nei propri turni di battuta, riuscendo ad insidiare Del Potro nei suoi. L'argentino, infatti, è il primo a concedere palle break nel quarto gioco del secondo parziale. Nonostante sbagli l'angolo dell'attacco col dritto, lo spagnolo non riesce ad organizzarsi per il passante di rovescio. Il break, quindi, non arriva, ma Verdasco continua a tenere il servizio con estrema facilità. Sarà così fino al 5-4 in suo favore, game nel quale decide di giocare con aggressività e, complice anche uno smash fuori di Del Potro, si procura altre quattro palle break. È qui che l'argentino, sottotono fino a quel momento, fa vedere le cose migliori annullando i set point con coraggio, prendendo l'iniziativa con i suoi colpi da fondocampo - in particolar modo bello il rovescio in cross sul terzo set point. Il game successivo rischia di essere fatale a Verdasco, anche per un possibile contraccolpo psicologico, ma lo spagnolo ne esce fuori come meglio non si potrebbe, annullando due palle break che avrebbero avuto le sembianze di due match point. Il tiebreak diventa, dunque, il giusto epilogo. Ceduto un minibreak in avvio, Verdasco mette a segno tre vincenti e passa a condurre lui di un minibreak, portandosi sul 4-3. Ancora una volta è immediata la risposta di Delpo, che però, sul 5-4 Verdasco, sbaglia di rovescio concedendo altri due set point. Anche questi annullati dall'argentino. È il segnale che la partita sta per prendere la via di Tandil. Al cambio campo, Verdasco commette il suo secondo doppio fallo, concedendo a sua volta il primo match point. Ne scaturisce un punto prolungato sul quale lo spagnolo manda lungo il back di rovescio, consegnando di fatto il match all'argentino. L'urlo liberatorio di Del Potro è il segnale di come egli stesso abbia sentito di non aver giocato bene, rischiando oltre il consentito.

Al prossimo turno ad attenderlo ci sarà Denis Istomin, che ha battuto piuttosto agevolmente David Ferrer. (Stefano Pentagallo)


Tsonga b. Stepanek 67 63 62
Fa caldo a Indian Wells, e alla distanza Stepanek potrebbe aver pagato anche questo. Per un set e mezzo, il ceco batte e scende, è brillante e lucido. Porta Tsonga al tiebreak dopo un primo set in cui il punteggio ha seguito la successione dei turni di servizio senza scossoni.

Scossoni ed emozioni che invece il tiebreak regala. Stepanek indovina le due migliori risposte del set, e probabilmente della partita. Tsonga ci mette del suo, con tre errori molto gratuiti, il ceco rifinisce con un passante lungolinea di rovescio e un servizio slice a uscire vincente per chiudere. Risultato: 7-2.

Gradualmente, però, la maggiore resistenza e la muscolarità di Tsonga si fanno sentire. Il francese butta via tre palle break sul 3-2 0-40, ma se ne procura una quarta nell'ottavo game e chiude spingendo col dritto diagonale.

Servendo per il set, Tsonga apre il game con il sesto doppio fallo del match, si fa appalaudire con una volée bassa di rovescio dopo un profondo dritto d'approccio e arriva a set point: 40-30. Qui un nastro rende mortifera la risposta di Stepanek che si salva. Ma Tsonga trova il settimo ace della partita e converte il terzo set point allungando il match.

Il terzo è praticamente un'appendice. Stepanek è stanco, arriva sempre più tardi a giocare le volée. Subisce due break consecutivi a zero negli ultimi due turni di battuta. Un dato spiega tanto, forse tutto. Nel terzo set Stepanek serve il 67% di prime ma raccoglie il 39% di punti. E con un paio di servizi vincenti JWT si regala un ottavo contro Tipsarevic o Nalbandian. (AM)

Radwanska b. Hampton 36 64 30 ret

Il punteggio recita 3-0 nel terzo set prima del ritiro, anche se in realtà si è giocato solo un game e un punto. Poi Jamie Hampton ha tirato uno smash a rimbalzo e si è accasciata a terra in lacrime. E' entrata la fisioterapista per capire l'origine del problema. Si tratta di crampi, per cui Jamie non potrebbe richiedere un Medical Time Out durante il game. E' evidente però che ha bisogno di assistenza, dunque come da regolamento perde tutti i punti necessari per arrivare al successivo cambio campo. Il punteggio percilò passa da 1-0 a 3-0. Ma cambia poco, perché la Hampton si ritira.

Non ha giocato affatto male, però, ha strappato due volte il servizio a Radwanska, e la seconda è stata decisiva per firmare il sorpasso sul 3-2 e avviarsi a chiudere il secondo set. Tecnicamente valida, ha colpi interessanti e vari, ma non abbastanza lucidità e continuità per fare la scelta giusta quando serve. Deve migliorare il servizio, deve lavorare tanto sul piano atletico ma le basi ci sono. E' stata lei a fare la partita: ha chiuso con quasi il doppio dei vincenti (30 a 17) e più del doppio degli errori (46 a 21) della polacca. (AM)

Istomin b. Ferrer 64 63
E' un Ferrer spento quello che si arrende a Istomin perdendo gli ultimi sei game del match. Lo spagnolo, che finisce i Challenge del secondo set sul 5-3, inizia come peggio non potrebbe, subendo il break in apertura. L'uzbeko serve con potenza e costanza e non concede al valenciano alcuna occasione di rientrare e di riequilibrare il set. Nei suoi turni di battuta detta il ritmo e i tempi degli scambi e due vincenti segnano l'ultimo gioco del parziale.

Istomin si prende una piccola pausa in apertura di secondo, ma tanto basta a Ferrer per entrare in campo e trovare una serie di soluzioni vincenti che valgono il break e il primo allungo sul 2-0. Dal 3-0, però, lo spagnolo esce dalla partita. Solo negli ultimi due game commente più errori da fondo di quanti ne faccia in media in un'intera partita. Istomin si regala così un ottavo deluxe con Del Potro. (AM)

Vince facile Victoria Azarenka, che serve col 74% di prime e porta a casa 10 vincenti. Le bastano per battere Julia Goerges 63 61. La tedesca ha provato a variare il ritmo, a rallentare da fondo con il rovescio slice ma non è mai riuscita a incidere.

Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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