14/03/2012 15:21 CEST - Indian Wells
Juan Martin Del Potro - 13.3.2012
13.3.2012
D. È stato difficile il match di oggi?
R. Sì, naturalmente, Verdasco è un avversario davvero difficile, soprattutto nei primi turni dei grandi tornei. È molto, molto forte, molto pericoloso, e penso di aver fatto una buona partita.
Sono stato fortunato nel secondo set quando ho salvato cinque set point, e poi lui nel tiebreak ha commesso un doppio fallo che mi ha dato il primo match point. Ho colto l'occasione al volo e ho vinto.
D. Non hai giocato in Coppa Davis a febbraio. Perché? Giocherai il prossimo turno contro la Croazia?
R. Si, beh, ho detto molte volte il motivo per cui non ho giocato in Germania perché era nell'imminenza della stagione europea e la superficie sarebbe cambiata. Ho giocato anche molte partite in Australia, cercando di mantenermi in salute, cercando di giocare tutti i tornei.
Questo è il circuito della Coppa Davis, ma ci sto pensando per il prossimo turno. Forse lì posso giocare.
D. Nei due match con Roger di quest'anno, sei sembrato più a tuo agio nel secondo. Pensi ci sia stato un miglioramento?
R. Sì, mi sono sentito più in partita a Dubai quando ho giocato contro di lui. Ho avuto molte possibilità di vincere il secondo set, e nel terzo tutto può succedere.
Ma quando sbagli palle facili o non cogli le opportunità contro i migliori, perdi. Questa è la ragione del perché ho già perso tre volte contro Roger quest'anno.
Ma ad ogni modo, penso che l'unico modo per batterli sia giocare contro di loro. Non importa se perdi o se vinci, basta prendere quel che c'è di buono per le prossime partite.
Poi aspetti l'opportunità giusta per fare come ho fatto io due anni fa.
D. È passato un po' dal tuo infortunio al polso. Ci pensi ancora? Ti capita a volte di irrigidirti o di aver paura di farti male di nuovo? Ricordo Marat Safin parlare di un infortunio simile che ebbe, e per anni disse di non essere sicuro di…
R. Sì, beh, tutti sanno quanto è stato triste per me il 2010 quando ho avuto problemi al polso. La prima fase del mio infortunio credo sia stata la parte peggiore, perché nessuno capiva il mio problema, e consultai così tanti dottori. Ciascuno di loro diceva cose diverse.
È difficile guarire quando i medici, quando uno specialista del polso, non sa cosa sia successo alla tua mano.
Ma credo che la cosa peggiore sia stato il tempo impiegato per guarire. Ma poi ho iniziato a vedere le cose in un'ottica diversa. Mi sono sentito meglio. Ho cercato di restare positivo per tutto il tempo.
Ho trovato un buon dottore qui in Minnesota, e dopo l'intervento ho recuperato bene.
Ora sto giocando su tutte le superfici, e sono contento anche solo di giocare di nuovo a questo sport.
Penso che essere nella top 10 sia un dono per me, sai. Ma la cosa più importante è che io stia giocando a questo sport, amo questo sport, e spero di essere sano per molti, molti anni ancora.