15/03/2012 15:46 CEST - Interviste

Novak Djokovic - 14.03.2012

D. Quali sono le tue sensazioni sul match di oggi?
R. Penso di aver giocato uno dei migliori set degli ultimi due mesi nel primo parziale.
Sai, mi ha sorpreso con il suo approccio aggressivo. Colpiva la palla in anticipo e stava giocando bene.
Nel secondo set, ho iniziato a giocare un po' più difensivo, e credo che questo gli abbia permesso di rientrare in partita. Complimenti a lui per il modo in cui ha giocato.
E poi nel terzo set mi sono riorganizzato. Penso che avrei potuto vincere il secondo set, ma sono riuscito a mantenere la calma e a trovare nuovamente il mio ritmo.

D. Nel secondo set, senti di essere sceso di livello oppure è stato lui ad averlo innalzato?
R. Penso siano state un po' entrambe le cose. Sai, come ho detto, gli ho permesso di iniziare a controllare gli scambi; nel primo set, sai, ero l'unico giocatore in campo.
La situazione poi è cambiata. Per qualche ragione non mi sono più mosso come prima. Ho tenuto i miei turni di battuta faticando, mentre lui li vinceva comodamente. Così siamo arrivati al tiebreak, e ho pensato che potesse essere la mia occasione. Non l'ho sfruttata.
Ma nel complesso penso sia stata una buona partita.

D. Quando pensi di aver giocato il tuo miglior tennis lo scorso anno?
R. Ah, quasi per tutta la prima metà dell'anno. Voglio dire, ho giocato alla grande.
In Australia è stato per me un torneo incredibile, e, sai, iniziare l'anno con una vittoria in un torneo del Grande Slam, ti dà tanta fiducia. Ho giocato ogni incontro cercando di dare il 100%.
Credo che pensare ad una partita alla volta mi abbia aiutato ad avere la striscia che poi ho avuto. Ma non è stato facile, naturalmente. Tutti si chiedevano quando sarebbe arrivata la prima sconfitta, e prima o poi sarebbe dovuta arrivare. Ne ero consapevole. Ma cercavo di non pensare ad un'eventuale sconfitta o alle vittorie che avevo avuto.
Quindi penso che, fino alla semifinale ai French Open, la stagione sulla terra battuta sia stata fantastica per me.

D. Pensi di trovarti allo stesso livello in questo momento? O è ancora troppo presto per determinare se stai giocando come hai detto di aver fatto lo scorso anno?
R. Sai, credo di giocare meglio man mano che il torneo vada avanti, e questo è l'obiettivo, ovviamente, esprimermi al meglio delle mie possibilità.
Non è facile essere sempre al 100% in ogni partita, perché cambia l'avversario, differiscono le condizioni e più il torneo va avanti, più le partite sono importanti, più la pressione aumenta.
Ma credo che sto giocando bene, e nel primo e nel terzo set di oggi credo di aver giocato così come ho giocato in questa stessa fase la scorsa stagione.

D. Guardando un po' avanti, quando pensi di sciogliere i dubbi su una tua presenza in Coppa Davis e al Serbian Open, e non fa alcuna differenza il fatto che i cechi abbiano scelto di giocare in Davis sulla terra?
R. Sì, ne ho sentito parlare. Beh, dipende, al momento non ci sto ancora pensando. Per ora sono iscritto al Serbian Open, quindi è mia intenzione quella di giocare. Ma non ne sono ancora certo, dipende da come andranno i miei tornei negli States e a Monte-Carlo.
Anche per la Coppa Davis dipende da quel che succederà a Miami. Sono sempre impaziente di giocare per il mio paese, ma la programmazione al giorno d'oggi è sempre più difficoltosa.