16/03/2012 22:25 CEST - Interviste

Ana Ivanovic - 15.03.2012

D. Devi essere molto soddisfatta. Puoi dirci cosa hai apprezzato particolarmente del tuo gioco, oggi?
R. Um, in realtà mi è piaciuto molto quell'ottavo gioco nel primo set. Ho pensato che fosse un punto di svolta, perché dopo entrambe abbiamo giocato in maniera solida.
Ho iniziato ad essere più aggressiva con i piedi. Fino a quel momento mi era un po' mancata.
Ho giocato davvero bene i giochi successivi, e poi all'inizio del secondo set ho ottenuto il break subito. Penso sia stato molto importante, e sono molto soddisfatta.

D. Prima di farle il break hai parlato con il tuo allenatore. Quali parole magiche ti ha detto?
R. Beh, in realtà, mi ha detto che stavo facendo bene. Mi ha solo detto di essere più aggressiva e di accelerare un po' di più. Non stavo eseguendo i colpi come avevo fatto nei match precedenti, quindi ho cercato di lasciare andare il braccio e di colpire bene la palla.
Questo è quello che ho fatto, ed è stato molto importante.

D. Quante persone hai adesso nel tuo team? Quante persone viaggiano con te?
R. Solo Nigel

D. Sei a tuo agio con un team piccolo?
R. Sì, sicuramente. Ovviamente alcune settimane vengo aiutata per la parte atletica. Ma per il resto sono molto, molto felice. Comunichiamo bene, e sento di poter imparare ancora molto da lui. Questo è molto importante.
Entrambi siamo contenti del nostro rapporto.

D. Stai ancora parlando con quel medico in Australia, l'ortopedico donna?
R. Sì.

D. Ti ha dato un programma di quel che devi fare?
R. Sì, assolutamente.

D. Allora cosa stai facendo durante i tornei?
R. Beh, l'ho seguito ad inizio settimana, negli ultimi tre o quattro giorni non ho fatto nulla perché ho giocato parecchio. Ma ho fatto un sacco di forza per la parte superiore del corpo e un po' di forza alle gambe.
Sai, una parte del corpo è un po' più debole rispetto alle altre, così ho cercato di fare tutti quei tipi di esercizi volti a riequilibrare.
E poi sto mettendo forza nelle spalle, così da poter dare più spin alla palla.

D. L'altro giorno hai menzionato l'Infedele, il libro che stai leggendo. Puoi dirci con quale criterio scegli il tuo materiale di lettura? Ti fai consigliare dagli amici? Leggi le recensioni? Vai a fare una passeggiata in libreria? E poi, cerchi di alternare letture un po' più seriose ad altre più divertenti? L'Infedele è piuttosto pesante.
R. Sì, questo in realtà è stato un regalo. L'ho ricevuto proprio l'altro giorno da una mia amica.
Mi ha detto: "È davvero un buon libro. Te lo prendo." Così me lo ha preso.
In realtà mi piace alternare, se sto in vacanza preferisco una lettura più leggera, sai, una storia d'amore. Ma mi piace anche imparare dai libri.
Penso si possa imparare molto sulle altre culture, e anche un po' sulla psicologia. E poi mi piace leggere anche le autobiografie.

D. È incredibile, non giochi con la Sharapova dalla finale degli Australian Open di quattro anni fa.
R. Da così tanto tempo? Sì, è piuttosto sorprendente. Non pensavo fosse passato tutto questo tempo.

D. Cosa ti ricordi di quella finale degli Australian Open? È passato un po' di tempo.
R. Oh, mio Dio. Ricordo di aver pianto al termine della partita. Non ricordo un colpo in particolare. È una sconfitta che fa ancora tanto male.