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17/03/2012 06:30 CEST - Indian Wells

Le prime della classe in finale

TENNIS - Saranno le prime due giocatrici del mondo a contendersi il BNP Paribas. Azarenka supera Kerber in due set. Ivanovic costretta al ritiro contro Sharapova dopo un set di grande tennis. Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Azarenka b. Kerber 64 63

Nessuna sorpresa nella prima semifinale femminile del BNP Paribas a Indian Wells. La dominatrice della stagione, l’ancora imbattuta Viktoria Azarenka (22 vittorie consecutive quest’anno) supera Angelica Kerber in due set di tennis tutt’altro che disprezzabili che il pubblico californiano ha dimostrato di apprezzare, nonostante l’inizio del match abbia ricordato più un evento di contorno di una sagra paesana che non una semifinale di un torneo Premier: dopo le emozioni di Nadal-Nalbandian, la maggior parte degli spettatori aveva preso d’assalto i ristoranti del Tennis Garden, facendo iniziare il match in uno stadio semivuoto, con l’odore degli hot dog che aleggiava nell’aria e la musica a volume piuttosto sostenuto dell’Entertainment Plaza che si poteva ascoltare senza problemi fin dentro al centrale.

La n.1 del mondo prende si porta subito 2-0 in un amen, ma la giovane tedesca ha tutta l’intenzione di vendere cara la pelle, e nel quarto gioco rimette il punteggio in parità mostrando soluzioni da fondo di buona fattura. Le due tenniste si affrontano a viso aperto, con scambi a ritmo sostenuto ad aprire il campo, regalando spettacolo, se non proprio emozioni. Eh sì, quella che è mancata più che altro a questa partita è stata l’incertezza sul nome della vincitrice, nonostante in entrambi i set la giovane Kerber abbia per lunghi tratti tenuto testa nel punteggio e negli scambi alla più blasonata avversaria.

Sfortunatamente, però, per mantenere il ritmo forsennato imposto dalla Azarenka, la giovane Angelique deve viaggiare ad una andatura superiore alla sua ottimale velocità di crociera, e le conseguenze si vedono sul finire del primo set. Sul 4-4 30-30, la Kerber commette un errore gratuito ed un doppio fallo che danno il via ad un parziale di 15 punti a 2 per la campionessa bielorussa, che si porta così avanti per un set e 2-0 nel secondo. "Quando riuscivo a mantenere il controllo del gioco potevo costringerla all’errore – ha commentato l’atleta tedesca al termine del match - ma in certi frangenti sono stata troppo difensiva, ed è stata lei a farmi sbagliare”. Con grande orgoglio la Kerber reagisce, ribatte colpo su colpo alle accelerazioni di Azarenka che ha forse l’unico momento di incertezza restituendo il break e facendosi raggiungere dall’avversaria sul 2-2. Ora il pubblico, rifocillato a dovere, fa sentire la sua partecipazione al match e dimostra di apprezzare lo spettacolo.
I break si susseguono uno dopo l’altro, ma come era accaduto alla fine del primo parziale, è Angelique Kerber ad avere un calo che le costa il match. In un ora e 27 minuti Viktoria Azarenka conquista la quarta finale consecutiva della stagione e, se Maria Sharapova saprà superare una rediviva Ivanovic nella sua semifinale, avremo di fronte nell’incontro conclusivo di questo torneo le prime due giocatrici della classifica mondiale. 

Sharapova b. Ivanovic 64 01 30-0 rit.

E’ stato davvero un peccato non poter avere una partita completa tra Sharapova e Ivanovic, perché i 63 minuti di tennis che ci hanno regalato venerdì sera sono stati di assoluto livello. Ad un certo punto la battaglia ci ha fatto ricordare le epiche sfide a “sganassoni da fondo” tra Seles e Capriati che hanno dato il via all’epoca del power tennis anche in campo femminile. Purtroppo Ana Ivanovic è stata costretta ad abbandonare la sfida all’inizio del secondo set a causa di un infortunio al gluteo sinistro, che già l’aveva costretta ad uscire dal campo dopo e chiedere un medical time-out sul 5-4 Sharapova nel primo parziale.
Certo non avrebbero potuto scegliere incontro migliore i responsabili della ESPN per iniziare la copertura del torneo a livello nazionale (fino a giovedì le immagini erano state trasmesse dal canale tematico Tennis Channel), sia per il blasone delle due protagoniste in campo sia per il gioco che sono riuscite a farci vedere.

Era stata Ana Ivanovic ad uscire meglio dai blocchi, colpendo la palla con grande sicurezza e facendo male con i suoi colpi piatti e penetranti. Ma non bisognava aspettare molto per vedere la replica della Sharapova, che aggiustava la risposta e rimontava dallo 0-2 al 2-2, dopo essersi inguaiata di nuovo sulla sua battuta con un doppio fallo. La Ivanovic sembra comunque avere il controllo degli scambi ed ha altre tre possibilità per allungare sul 4-2 nel sesto game dell’incontro, interminabile, durato 18 punti e più di 10 minuti, nel quale Sharapova inizia a trovare la misura dei suoi colpi ed inizia anche lei a far danni nella difesa dell’avversaria. Anche il game seguente è una battaglia, ed anche in quel caso è Maria Sharapova ad uscire vincitrice ottenendo il break che risulterà poi essere decisivo.

A questo punto la serba comincia a dar segno che qualcosa non va, si fa massaggiare alla schiena dal medico della WTA e poi deve uscire dal campo per un ulteriore trattamento. Resiste altri due giochi, riesce a mantenere il servizio in apertura di secondo set, ma poi capisce che è inutile continuare e deve gettare la spugna.
Ho iniziato a sentire dolore a metà del primo set – ha spiegato la Ivanovic dopo il match - e progressivamente è diventato sempre più forte. E’ strano perché non mi sono accorta di un particolare colpo o movimento che abbia causato il risentimento, ma il dolore è andato crescendo fino a che non potevo più spingere sul rovescio e non potevo più saltare sul servizio. Per ora ho messo del ghiaccio, e domattina farò immediatamente una risonanza magnetica per capire la gravità dell’infortunio. Al momento l’unica cosa che so è che mi fa male quando faccio le scale”.

Per la prima volta in oltre quattro anni (l’ultima volta fu a Syndey nel 2008), saranno la n.1 e la n.2 del mondo ad incontrarsi in una finale del WTA Tour, in quella che sarà la ripetizione della finale degli Australian Open, vinta piuttosto agevolmente da Viktoria Azarenka. “E’ bello poter avere la rivincita della finale in Australia – ha dichiarato la Sharapova dopo la semifinale - In quel match sicuramente ci sono cose che avrei potuto fare meglio, e cercherò sicuramente di migliorare quegli aspetti del mio gioco durante la finale di domenica. In ogni modo in Australia ero già particolarmente contenta di aver raggiunto la finale e non mi sono concentrata troppo sugli aspetti negativi di quella sconfitta. Nel tennis bisogna sempre guardare avanti e non guardare alle sconfitte in maniera troppo negativa. I nostri match in passato sono stati molto combattuti e spero che il livello del gioco sarà alto e il risultato diverso [da quello di Melbourne]”.


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Vanni Gibertini

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