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29/03/2012 08:13 CEST - JUNIORES

Firenze nido di leggende

TENNIS - Dal 2 al 9 aprile si svolgerà a Firenze il Torneo Internazionale Giovanile, che vanta albo d'oro di grandi nomi: Rosset, Capriati, Hingis, Mauresmo. E nel '98 Volandri perse in finale contro un certo Federer... Ubaldo Scanagatta

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GUARDA IL VIDEO DI UBALDO CON VOLANDRI E IL Presidente DEL CT Firenze  Sandro Quagliotti

Con un piccolo groppo alla gola sono andato questa mattina alla presentazione della 37ma edizione del Torneo Internazionale Giovanile che, dal 2 al 9 aprile, la settimana di Pasqua, si svolgerà al Circolo Tennis Firenze.

È un torneo che mi resterà sempre nel cuore perché nell’anno della sua prima edizione, il 1976 e dunque 36 anni fa, il presidente del circolo delle Cascine era mio padre Giancarlo, che sarebbe morto soltanto due anni dopo (e a mio figlio ho poi dato il suo nome).

Mio padre si impegnò tantissimo per lanciare quel torneo giovanile delle Cascine che oggi ormai fa parte del circuito giovanile internazionale e ha avuto fra i suoi vincitori nomi quali Emilio Sanchez, Marc Rosset, Roger Federer, Andy Murray (lo scozzese vinse solo il doppio con Vallverdu…)…posso fermarmi qui? Beh no, non sarebbe giusto perché fra le donne ci sono state diverse campionesse di prima grandezza, n.1, n.2 del mondo, vincitrici di Slam: da Martina Hingis a Jennifer Capriati, da Amelie Mauresmo a Conchita Martinez, da Kim Clijsters a Dinara Safina, ma scorrendo i tabelloni si troverebbero diversi altri top-ten che da juniores non erano evidentemente così forti, oppure così promettenti, oppure ancora - come Gianluigi Quinzi l’anno scorso - sono magari venuti a giocare a 15-16 anni e non poi a 18 quando ormai avevano sfondato (o erano sul punto di sfondare) come professionisti.

Si può certo dire che non solo Filippo Volandri, presente stamani alla conferenza stampa - Filippo si allena ormai sempre più spesso al CT Firenze - ma tutti i migliori tennisti italiani, uomini e donne, hanno partecipato ad almeno un’edizione del torneo pasquale fiorentino. Filippo perse qui la finale del ’98 proprio con il coetaneo diciassettenne Roger Federer. Il livornese aveva giocato al mattino la semifinale (la pioggia aveva ostacolato quel torneo) che aveva vinto nonostante i crampi…

Quello stesso pomeriggio della finale fra Federer e Volandri era in programma anche la finale femminile fra una certa Kim Cljisters e la tedesca Steinbach, ma Kim aveva preso l’influenza e dovette dare forfait. Fu quasi miracoloso il recupero di Volandri, massaggiato da Carlo Bomberini, che consentì agli spettatori - che già si erano persi molte partite dei turni precedenti perché la pioggia aveva ostacolato moltissimo quell’edizione che si era disputato su campi coperti sparsi in tutta la provincia - di assistere almeno ad una finale. Quel migliaio di spettatori che videro Federer quel giorno si resero subito conto di aver avuto la fortuna di ammirare un futuro campione, anche se non potevano immaginare che quel ragazzo svizzero avrebbe vinto 16 Slam!

Per quanto concerne l’edizione di quest’anno, saranno rappresentati 28 Paesi al torneo presentato questa mattina dal neo presidente del CT Firenze Sandro Quagliotti e dal direttore del torneo Flavio Benvenuti, presenti il vicesindaco di Firenze Dario Nardella assessore anche allo sport, il presidente del Coni Toscano Eugenio Giani, il presidente del Comitato regionale toscano Fit Guido Turi e altre autorità.

Saranno fatti, dopo le qualificazioni al via il prossimo lunedì, due tabelloni di singolare di 48 partecipanti ciascuno. Va detto che in 37 edizioni i vincitori italiani sono stati soltanto 12 in campo maschile e 11 in campo femminile. Ma solo due ragazzi e tre ragazze con i nostri colori hanno vinto dal ’91 in poi. Certo perché all’inizio il torneo era meno internazionale di quanto lo sia oggi, ma anche perché non è che ultimamente - sebbene Gaio abbia vinto l’edizione del 2009, in cui fra le donne aveva trionfato la purtroppo “desaparecida” Trevisan - l’Italia tennistica abbia “lanciato” juniors di livello internazionale. Nei tornei dello Slam a malapena un paio dei nostri migliori riescono a qualificarsi e il più delle volte perdono ai primissimi turni. Nessuno sembra in grado di porci riparo. Ma se stai a sentire i “nostri” federalpolitici i risultati sarebbero invece brillantissimi.

Oggi Giancarlo Palumbo mi diceva che uno dei principali motivi del declino azzurro dipende dalla cresciuta competitività internazionale (“Una volta c’erano 2 russi inviati dalla federazione russa, oggi ci sono kazaki, ucraini, bielorussi, tagiki…”), ma insomma se le altre nazioni riescono a far uscire qualche buon giocatore capace di primeggiare nelle classifiche juniores, invece purtroppo da Tirrenia finora non è uscito granché.

Il migliore è lo spezzino Giannessi, poi c’è stato Matteo Trevisan che è arrivato a ridosso dei primi 300 del mondo…ma insomma il bilancio è deludente
. Meglio le donne naturalmente: e ricordo che Sara Errani qui raggiunse la finale del 2005. L’investimento, in termini di coach disponibili per allenare e seguire più ragazzi, è stato modestissimo sia per il numero dei coach sia per gli stipendi ad essi destinati. I coach più bravi pretendono dei bei soldini. Ma data la situazione tecnica italiana risparmiare su quelli a me personalmente sembra una follia.

Da parte federale si è preferito investire il denaro in altro modo: 3 milioni di euro ogni anno per la tv da più di tre anni. Quanti coach e quanti ragazzi in più si sarebbero potuti seguire con 9 milioni di euro?
Al torneo fiorentino sponsorizzato dalla Cassa di Risparmio, ma con altri sponsor quali Babolat, Rapisardi, Brandini, Allianz, Torrigiani, Sibe, Lanciola e Velox, gli italiani di punta saranno il toscano Federico Maccari, poi Matteo Donati, Pietro Licciardi e Antonio Mastrelia. Non ci sarà Quinzi, che lo scorso anno qui arrivò in semifinale, né Napolitano infortunato, ma dovrebbe esserci il lombardo Filippo Baldi, 16 anni, che dopo Quinzi è considerato il giovane italiano più promettente.

Fra le ragazze presenti la Rosatello e la Palmigiano. I favoriti però saranno ancora una volta gli stranieri, il rumeno Stefan Vinti e il ceco Robin Stanek, finalista un anno fa. Fra le donne la polacca Maciejvska e la russa Salnikova, insomma tutti atleti dell’Europa dell’Est, il cui vento soffia ormai da tempo anche fra i grandi del tennis mondiale. Da tener d’occhio anche lo spagnolo Alcaraz Ivora, che ha già punti Atp che lo vedono fra i primi 1000, mentre fra le ragazze la giapponese Sawayanagi è già a ridosso delle prime 600 posizioni Wta.

Sei sono le russe-ceche eccetera con desinenza finale “ova” che intendono ricalcare le orme delle varie Sharapova, Navratilova, Sukova (che venne a Firenze). Qualche anno fa fra le prime 100 del mondo le “ova” erano una trentina!


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Ubaldo Scanagatta

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