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31/03/2012 20:24 CEST - Miami

Ballano Sharapova e Radwanska

TENNIS - In assenza del loro incubo, Vika Azarenka, dominatrice di questa prima parte dell'anno, Agnieszka e Masha si sfidano per un titolo prestigioso e per affermarsi come "seconda forza" del circuito Wta. Luca Pasta

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Si diceva in occasione della finale del primo premier mandatory Wta della stagione, Indian Wells, due settimane fa, che nei grandi appuntamenti, il tennis femminile difficilmente "mente", presentando pressochè sistematicamente le migliori agli atti conclusivi dei tornei più importanti. E così a ben vedere, è stato anche a Miami, dove, caduta Vika Azarenka, sono puntualmente giunte in finale le due migliori giocatrici dopo la numero uno del mondo di questa parte iniziale della stagione.

C'è da scommettere che quando la stanca e lievemente infortunata Victoria Azarenka ha perso mercoledi sera il suo quarto di finale contro Marion Bartoli, Maria Sharapova e Agnieska Radwanska abbiano tirato un bel sospiro di sollievo e forse (almeno simbolicamente) stappato una bottiglia di spumante. Nel suo finora brillante 2012, Agnieska ha infatti perso sul campo solo da Vika, per ben quattro volte, l'ultima nei quarti in California conquistando due soli games.

Per il resto, ad esclusione della sconfitta per ritiro nel torneo di Kuala Lumpur, solo vittorie per la Radwanska, con il sigillo del titolo a Dubai. Maria Sharapova, dal canto suo, ha giocato quest'anno le due grandi finali di Melbourne ed Indian Wells, ed in entrambi i casi è stata sempre la bielorussa numero uno del mondo a respingerla duramente. Adesso, libere del loro incubo, la polacca e la siberiana possono sfidarsi a Miami per un titolo decisamente prestigioso e per vestirsi sempre più del ruolo di "seconda forza"" del circuito Wta, in attesa che la vacillante ma sempre potenzialmente fenomenale Petra Kvitova torni a far vedere che cosa è capace di fare e magari che i confortanti segnali di risveglio mandati da Caroline Wozniacki in questo torneo trovino ulteriori conferme nei prossimi eventi.

Ottimo il cammino della Radwanska fino ad ora: non si è fatta impressionare nè negli ottavi dalla rivelazione spagnola Muguruza Blanco, nè nei quarti dalla rediviva ma spossata Venus, ed ha infine regolato con calma la sua benefattrice Marion Bartoli, grazie anche ai problemi fisici di quest'ultima. Se si escludono le ombre nel rapporto con Azarenka e le loro conseguenze sul campo, per il resto la ragazza polacca appare sempre più serena, concentrata, capace con una notevole maturità di sfruttare le rilevanti qualità tecniche di cui è dotata.

Sull'altro versante del tabellone Maria Sharapova dopo aver sofferto all'esordio con la Peer, ha macinato Stephens, Makarova e Li Na con grande autorità. In semifinale, nella migliore partita (a giudizio di scrive) del torneo, non solo femminile, Masha ha una volta di più mostrato le sue eccezionali doti agonistiche, essendo stata capace di superare il trauma di un primo set perso 6-4 dopo aver condotto 4-1 e di piegare alla fine la regina spodestata Caroline, che mai aveva giocato in quel modo quando aveva la corona sulla testa.

Eccoci dunque, con Agnieska e Masha di fronte sul centrale di Miami. La consueta prassi di guardare i precedenti, oggi potrebbe anche non funzionare e condurci a conclusioni affrettate: Sharapova domina con un bilancio di 7-1, con la Radwanska che ha vinto solo una volta a Flushing Meadows quasi 5 anni fa. Ma sono 10 mesi che le due giocatrici non si incontrano, dagli ottavi di Roland Garros 2011, dove Maria vinse in due set tirati, mentre gli altri confronti sono del 2010 o precedenti. Nel frattempo Agnieska è molto cresciuta, anche se le rimane il problema del "punch", di quella sua difficoltà a possedere un colpo letale e definitivo. Grandi però sono le sue capacità tattiche, e numerose le variazioni che può apportare, con drop shot, palle senza peso, discese a rete, ed anche con la capacità di appoggiarsi d'incontro sui colpi pesanti delle avversarie.

Per contro Masha dovrà più che mai affidarsi, oltre che alle sue proverbiali doti caratteriali, ad una tattica decisa, aggressiva, che le consenta di colpire vincenti, specie con il magnifico cross di rovescio, dopo scambi brevi. Termometri indicativi per lei saranno come sempre un dritto che può essere croce o delizia, ed il servizio: inutile dire che una buona percentuale di prime sarà la base da cui partire per aggredire la Radwanska, mentre il ricorso a troppe seconde potrebbe farla precipitare nella tipica sindrome autodistruttiva a cui abbiamo più volte assistito.

In definitiva, la sfida di oggi è un confronto di dialettica tennistica: bisognerà che Masha "alzi la voce" subito, e con decisione, per intimidire e stroncare ogni velleità di replica di Agnieska; certo è che se non sarà decisa nel farlo, "il dialogo" si complicherà, ed in tal caso a prevalere potrebbe essere il fraseggio meno violento ma più vario e raffinato di una Radwakska che è capace di confondere e quindi in tal modo di piegare la sua illustre avversaria.

I precedenti: Sharapova - Radwanska 7-1

2007 ISTANBUL CLAY Q M.Sharapova 6-2 3-6 6-0
2007 US OPEN HARD R32 A. Radwanska 6-4 1-6 6-2
2008 DOHA HARD S M.Sharapova 6-4 6-3
2009 TORONTO HARD Q M.Sharapova 6-2 7-6(5)
2009 TOKYO - PAN PACIFIC HARD S M.Sharapova 6-3 2-6 6-4
2010 STANFORD HARD S M.Sharapova 1-6 6-2 6-2
2010 CINCINNATI HARD R16 M.Sharapova 6-2 6-3
2011 FRENCH OPEN CLAY R16 M.Sharapova 7-6(4) 7-5

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Luca Pasta

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