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13/04/2012 17:29 CEST - Fed Cup

Verso Ostrava con qualche dubbio

TENNIS - A Barcellona Schiavone e Pennetta hanno perso da Govortsova e Beygelzimer, n.83 e 204 del mondo. Ma sono in finale di doppio, dove Errani, miglior italiana del 2012, e Vinci hanno il posto assicurato. Alessandro Mastroluca

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Fra una settimana Corrado Barazzutti tornerà a Ostrava, alla Cez Arena. Qui è iniziata e finita l’esperienza azzurra nel World Group 2011 di Coppa Davis. Qui si spera continui l’avventura delle azzurre di Fed Cup, alla ricerca della quinta finale dal 2006.

Il quartetto è il migliore possibile: Pennetta, Schiavone, Errani, Vinci. Ma mai come in questo momento, arrivano indicazioni contrastanti. A Barcellona, Sarita si è confermata la migliore azzurra in singolare del 2012. In un torneo vinto da Roberta Vinci nel 2009 e 2011 e da Francesca Schiavone (sulla tarantina in finale) nel 2010, la bolognese è l’unica azzurra in semifinale. Possibile che una tra Flavia e Francesca vengano sacrificate nella prima giornata lasciando a Sara il compito di sfidare Petra Kvitova? Errani in Australia ha già dimostrato di potersela giocare alla pari, anche sul piano del ritmo, con la numero 1 ceca, mentre Schiavone e Pennetta non sembrano in un gran momento di forma.

Francesca, che ha perso 5 partite su 6 dopo la Fed Cup a Biella, è uscita al primo turno contro Olga Govortsova, che aveva sconfitto in finale a Mosca 2009, suo primo grande trofeo. Ma il ricordo è sbiadito. Schiavone incappa in 8 doppi falli, in una serie interminabile di errori gratuiti. Nemmeno la pioggia, che sospende il gioco dopo il primo set, aiuta a rinfrescarle le idee. Molto, comunque, dipenderà dalla volontà di Francesca, che ha un enorme bisogno di ritrovare fiducia e risultati.

Si è fermata anche Flavia Pennetta, di nuovo contro un’avversaria fuori dalle prime 200 del mondo. A Miami si era fermata contro la rivelazione spagnola Muguruza Blanco (n.208), in Spagna cede 62 67 64 a Yuliya Beygelzimer (n.204). La brindisina è apparsa fragile, incapace di chiudere pur essendo stata avanti 4-1 nel secondo e 3-0 nel terzo.

Per cercare di migliorare sotto questo punto di vista, Francesca lavora con lo psicologo argentino che segue anche Gisela Dulko, sua grande amica e compagna di doppio fino agli Australian Open. “Lo psicologo mi aiuta a essere organizzata dentro e fuori dal campo. Un esempio? Quando sbagli una palla a volte ti soffermi troppo su quell’errore: sbagliato. La psicologia aiuta a cancellare gli stress inutili. All’inizio ero diffidente, poi mi sono dovuta ricredere. Nel mio caso mi mette davanti alla realtà, mi aiuta a scendere dalla mia nuvola” ha dichiarato in un’intervista alla Stampa.

Dopo gli Australian Open, anche in vista delle Olimpiadi, Gisela Dulko ha iniziato a giocare, e con buoni risultati, con Paola Suarez, che ha vinto 8 Slam e un Master in coppia con Virginia Ruano Pascual.

Flavia Pennetta che, secondo quanto dichiarato al programma “G Day” su La7, potrebbe pensare di smettere tra un paio d’anni, è passata a giocare con Francesca Schiavone. “Siamo diverse, ma quando ci uniamo siamo una coppia molto forte” ha detto la brindisina. Dopo due eliminazioni al primo turno, è arrivata la finale di Barcellona.

Ma è praticamente impossibile togliere il posto alla “coppia amuleto” Errani-Vinci e non solo perché a Melbourne sono diventate la prima coppia italiana in finale in uno Slam. Robertina ancora imbattuta nei doppi di Fed Cup. A Biella, ha ottenuto il successo consecutivo numero 17, superando il primato che divideva con l'indonesiana Angelique Widjaja. Se si dovesse arrivare al doppio decisivo, è a loro che ci si affiderà.

Alessandro Mastroluca

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