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13/04/2012 21:29 CEST - Roland Garros 2001

Jennifer Capriati conquista Parigi

TENNIS - Ubaldo Scanagatta, La Nazione, 9 giugno 2001

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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
PARIGI _ Ancora Jennifer, come in Australia, e metà Slam realizzato per la Capriati, una campionessa che si porterà sempre addosso la cicatrice del suo difficile passato _ <Dall’Inferno al Paradiso> titolavano ancora ieri i giornali francesi _ ma che proprio per questo rappresenta una storia di vita e di sport che potrebbe essere la trama di un film a lieto fine. Premiata da Maurice Green e Chris Evert ha voluto dedicare la vittoria a Corinna Morariu, 23 anni e campionessa in doppio 2 anni fa a Wimbledon, ma appena colpita da una grave forma di leucemia <Proprio ieri ho saputo che ha perso tutti i capelli e mi è venuto da piangere> ha detto Jennifer: <E’ il minimo che potevo fare, e la cosa più importante che potevo dire nel mio discorso>.

Ha sofferto nella vita, vive il tennis in modo giusto, ha sofferto _ in modo assai meno drammatico e più sopportabile _ nella combattutissima finale di ieri con la sorprendente ragazzina fiamminga, Kim Clijsters che, nonostante i 18 anni appena compiuti, l’ha dominata nel rpimo set e trascinata fino al 22mo game del terzo set prima di arrendersi e dopo essere stata 4 volte, sul 6-5 e sull’8-7, a 2 punti dal clamoroso trionfo.
Due tenniste dal gioco possente si sono affrontate prima sui muscoli, poi sui nervi in una finale che resterà certo memorabile più per il set decisivo più lungo mai giocato (uomini e donne) al Roland Garros dal 1925 a oggi, che non per il suo livello tecnico, decisamente scadente.

La stessa Jennifer, dopo i salti sul campo e l’arrampicata in tribuna ad abbracciare il fratello Steven (studente all’Arizona University gli fa da sparring-partner), il papà coach Stefano e mamma Denise (riuniti per l’occasione), ha fatto un soprassalto nell’apprendere che c’erano stati 155 errori non forzati su 257 punti giocati in totale, più del 60 per cento: <Non so fino a che punto si debbano considerare errori non forzati quelli che mirano a fare il punto. Il tennis moderno, anche femminile, è questo: non si aspetta più che l’altro sbagli, ma si prendono rischi>.
Clijsters b.Capriati 1-6,6-4,12-10 (2h, 21m.).

 

Ubaldo Scanagatta

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