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14/04/2012 17:16 CEST - WTA COPENAGHEN

Kerber perfetta
Wozniacki facile

TENNIS – Sarà tra la tennista di casa e la tedesca (2-0 i precedenti per Caroline) la finale in terra danese. La Kerber liquida in due set Jelena Jankovic (6-2 6-1), la Wozniacki vince facile con la Martic (6-3 6-2). Stefano Tarantino

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Finale secondo pronostico al torneo Wta di Copenaghen.
L'atto conclusivo sarà infatti tra la testa di serie nr. 1 Caroline Wozniacki, alla sua terza finale consecutiva nel torneo di casa e vincitrice delle ultime due edizioni, e la testa di serie nr. 2, la tedesca Angelique Kerber.
Entrambe non hanno avuto alcun problema nelle rispettive semifinali.
Troppo potente ed in forma la mancina tedesca per Jelena Jankovic, troppo costante ed attenta la Wozniacki per la croata Martic, capace di ottime accelerazioni ma troppo discontinua per poter impensierire la sua avversaria.
Sarà il terzo match tra la Wozniacki e la Kerber, nei due precedenti ha vinto sempre la danese, l'ultima volta l'anno scorso proprio a Copenaghen negli ottavi di finale.
Da segnalare che per la Wozniacki sarà la 29esima finale in carriera (18-10 sin qui il suo bilancio), appena la terza per la Kerber (1-1).

Kerber-Jankovic 6-2 6-1

Prima semifinale senza storia al torneo Wta di Copenaghen.
Protagoniste la tedesca Angelique Kerber e la serba Jelena Jankovic, rispettivamente nr. 15 e nr. 20 del circuito e teste di serie nr. 2 e nr. 3 nel tabellone danese.
Ha vinto senza problemi Angelique Kerber che si è sbarazzata in due rapidi set della sua avversaria con il punteggio di 6-2 6-1.
La tedesca ha dominato il match in lungo ed in largo eccezion fatta per la fase iniziale, nella quale ha accusato dei problemi soprattutto con il rovescio cosentendo alla Jankovic di rimanerle attaccata nel punteggio (i primi 3 game sono durati 15 minuti, tutto il match 1 ora e 20).
La Kerber conferma così l'ottimo 2012 sin qui disputato.
La mancina tedesca (best ranking lo scorso marzo alla posizione nr. 14) quest'anno sta giocando il suo miglior tennis ed ha infatti raccolto due semifinali ad inizio anno nell'emisfero australe (Auckland e Hobart), la prima vittoria della sua carriera a Parigi e poi una preziosissima semifinale ad Indian Wells, dove è stata battuta solo dalla Azarenka poi vincitrice del torneo.
Male Jelena Jankovic che avrebbe dovuto cercare di giocare palle un po' più lavorate per muovere lungo la linea di fondo la sua avversaria ed invece ha cercato di metterla sul piano del ritmo, riuscendo raramente ad avere la meglio.
Non solo, la serba quando è riuscita ad aprirsi il campo invece di cercare il rovescio della sua avversaria andava sul diritto e la tedesca oggi è stata bravissima nell'incrociare da sinistra a destra ribaltando ogni volta l'inerzia dello scambio.
Se a questo aggiungiamo un'assoluta insufficienza al servizio è presto spiegato il 6-2 6-1 subito dalla Jankovic.
Come abbiamo detto, i primi game del match sono stati quelli più combattuti.
Parte al servizio la Jankovic che commette un doppio fallo e sul 30-40 regala la prima palla break del match alla sua avversaria. La Kerber però sbaglia di diritto, la sua avversaria centra un servizio vincente e si procura una palla per tenere la battuta.
La situazione si ribalta di nuovo, gratuito di diritto della Jankovic e gran diritto incrociato della Kerber per la seconda palla break. Ma la tedesca spreca di nuovo, gratuito di rovescio ed ancora parità. Alla fine la Jankovic tiene la battuta grazie all'ennesimo gratuito di rovescio della sua avversaria.
La Kerber va al servizio e sale 40-15, ma commette qualche gratuito di troppo e concede una palla break (sarà l'unica del match) alla Jankovic, ma la tedesca che al servizio pare più efficace annulla l'opportunità alla sua avversaria e poi sempre con un ottimo servizio chiuso con un gran diritto si porta sull'1-1.
Nel terzo game la Jankovic è disastrosa al servizio, gratuito di diritto, altro doppio fallo e poi gran diritto incrociato della Kerber, c'è il break a zero della tedesca e siamo 2-1.
Praticamente il match finisce qui, la Jankovic rimane troppo ancorata a fondo campo e quando prova a scendere a rete mostra tutte le sue lacune con il gioco di volo.
La Kerber invece sa bene quello che deve fare, appena ha la possibilità fa due passi dentro il campo per chiudere il punto con un'accelerazione oppure per venirsi a prendere soddisfazione sulla rete.
La tedesca si invola velocemente, parziale di punti a 3 e siamo 5-1.
La Jankovic frena l'emorragia nel settimo gioco, ma la Kerber chiude 6-2 in 36 minuti, facendo segnare un saldo positivo vincenti-gratuiti (7-5), al contrario della sua avversaria (9-15).
Il secondo set si apre subito con un break per la Kerber, che nel terzo gioco potrebbe addirittura andare subito sul 3-0, ma la Jankovic con la grinta annulla due palle break e tiene il servizio.
E' un fuoco di paglia, la Kerber non concede nulla sul suo servizio e chiude senza problemi 6-1 il secondo parziale. 
 

Wozniacki-Martic 6-3 6-2

Le tribune del palasport di Copenaghen si riempiono quando scendono in campo le protagoniste della seconda semifinale.
In campo infatti c'è la beniamina di casa, Caroline Wozniacki, vincitrice qui nel 2010 e nel 2011 e quindi campionessa in carica.
Prova a sbarrarle la strada Petra Martic, tennista croata dal buon braccio (soprattutto ottimo diritto) ma che pecca in costanza di rendimento.
In questo 2012 la Wozniacki ha raggiunto i quarti agli Australian Open ed a Dubai e le semifinali a Miami, mentre la Martic ha centrato la prima finale della sua carriera poche settimane fa a Kuala Lumpur, ma per il resto ben poco.
A Copenaghen la tennista di casa non ha lasciato nemmeno un set alle sue avversarie nei tre turni precedenti (Urszula Radwanska, Parmentier e Cornet), la Martic uno solo in semifinale con la Jovanovski (in precedenza battute la tedesca Beck e la qualificata australiana Konta).
Le due tenniste esordiscono molto bene al servizio e concedono ben poco a chi risponde, poi nel terzo game la Wozniacki sbaglia un rovescio, subisce un ottimo diritto della su avversaria e si trova 0-30. Seguono due servizi vincenti per il 30 pari, ma la Wonziacki a rete è sempre troppo incerta, voleé non difficile in corridoio e prima palla break per la Martic. Scambio durissimo da fondo campo, bravissima la croata a trovare una grande accelerazione di diritto che le dà il 2-1.
Ma la Wozniacki non si fa pregare e risponde subito facilitata da un game degli orrori della Martic che con quattro gratuiti (due di diritto, uno di rovescio ed un doppio fallo) regala il controbreak alla tennista di casa.
La tennista croata come abbiamo detto ha nel diritto il suo punto di forza, ma a dire il vero è anche brava sotto rete dove si difende bene ed ha una buona voleé.
Complicata invece l'esecuzione del rovescio, innanzitutto perché la Martic a volte lo tira bimane, a volte lo taglia ad una mano. Nel primo caso non sempre riesce a trovare la direzione voluta, anzi alza troppo la palla e favorisce i colpi della sua avversaria, nel secondo invece fa più male alla Wozniacki, ma chissà perché alle prime difficoltà non lo usa più.
La Wozniacki dal canto suo è decisa ed attenta come al solito, sfodera un ottimo servizio (finirà con l'80% di prime e nel primo set addirittura avrà l'88%) e soprattutto quando può cerca di venire a rete, cosa di cui le va dato atto in quanto molti la rimproverano di fare solo un timido gioco di difesa a fondo campo. E' chiaro che i risultati delle sue discese sono a volte insufficienti, ma se queste variazioni al suo tema tattico sono dei tentativi di migliorare il suo gioco ben vengano.
Il match prosegue sul filo dell'equilibrio sino al 4-3 Wozniacki, poi arriva il solito calo di tensione della Martic e la sua avversaria ne approfitta subito. Tre gratuiti per la croata in un solo game sono troppi, Caroline sfrutta così la prima palla break, serve per il set e con un ace lo chiude 6-3.
Insufficiente per la Martic il 47% di punti con la prima.
Il secondo set si apre all'insegna della regolarità, poi nel terzo game la Martic si fa per l'ennesima volta male da sola e la Wozniacki opera l'allungo che poi risulterà decisivo.
La croata sale 40-15 con un ace e con una gran palla corta leggermente deviata dal nastro, ma sul più bello si ferma e Caroline si riporta in parità. La Martic sbaglia quindi due approcci di diritto consecutivi e c'è il break, 2-1 Wozniacki.
La tennista croata sta regalando troppo e contro la danese questo non te lo puoi permettere, il saldo vincenti-gratuiti è leggermente negativo per lei (16-17) mentre la Wozniacki è regolarissima (11-5).
Caroline al servizio è un treno e non concede più palle break, insiste negli scambi da fondo campo (quando può) sul rovescio della Martic che finisce alla lunga per sbagliare. Inoltre la croata appena va in difficoltà perde la bussola e i gratuiti piovono a grappoli.
Nel settimo gioco addirittura la Martic fa due doppi falli, la sua avversaria le strappa di nuovo il servizio per poi chiudere il match ai vantaggi (unica volta nel secondo set) nel turno di battuta successivo grazie ad un ace seguito da un servizio vincente.
 

Stefano Tarantino

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