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17/04/2012 08:48 CEST - Montecarlo

Il Principato si tinge di azzurro

TENNIS - I pronostici azzurri di Ubaldo. Ottimista con Seppi, curioso per Giannessi, disco rosso per Bolelli, teme per Starace ma conta su Berlocq...un po' zoppo. Fognini e Llodra, due matterelli a confronto. Ubaldo Scanagatta

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Montecarlo country club logo ingresso
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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
MONTECARLO _ Sei tennisti italiani al torneo di Montecarlo c’erano già stati, ma mai avevano giocato tutti nella stessa giornata. Teniamoci stretto questo piccolo record. E pazienza se gli spagnoli di record ne vantano ben altri: le tre finali tutte iberiche dal 2000 a oggi, i dieci trionfi monegaschi dal 2002 in 11 edizioni del torneo, (interrotti solo da Coria nel 2004, anche se gli ultimi sette sono tutti di Nadal), i vari trionfi nell’era open di Orantes (’75), Brugeura (’91 e ’93), Moya (’98), Ferrero (2002 e 2003), prima della “striscia storica Nadal”, che solo Sears ma nell’800 quando giocavano… in quattro, poteva vantare.

Come saprete, se leggete le statistiche di Rosato e Tirone come dovreste _ anche sul twitter di Ubitennis (peggio per voi se non siete ancora followers) _ quello fra Volandri e Giannessi questo martedì al Country sarà il sesto derby azzurro nella storia open.

Qui riprendo alcuni dei loro spunti che, appunto, potreste leggere anche altrove fra twitter e pezzi per il TennisVirtualTour che è partito alla grande per tutti, oltre 510 giocatori…salvo che per me perché ho sbagliato ad iscrivermi al torneo di Barcellona anziché a quello che volevo fare questa settimana e così non ho giocato.
Panatta-Ocleppo e Barazzutti-Panatta nel ’78 (il primo che metto è il vincitore), Barazzutti-Bertolucci nell’80, Pescosolido-Caratti nel ’92, Seppi-Sanguinetti nel 2006.

Il bottino azzurro al torneo di Monte Carlo nell’era Open, non certo entusiasmante in senso generale, mostra una volta di più il livello di crisi al quale è giunto il tennis italiano nei tempi recenti. Prima dell’era Open, nel mondo degli amateur, il torneo era stato vinto 3 volte da Nicola Pietrangeli (1961, 1967 e 1968) e 1 volta da Giovanni Balbi di Robecco (1922) e Giovanni Palmieri (1935); inoltre avevamo avuto come runner-up per 2 volte Giovanni Cucelli (1948 e 1949) e per una volta Uberto de Morpurgo (1929), Giorgio De Stefani (1934)e ancora Nicola Pietrangeli (1966).

Con l’eccezione dell’edizione del 1971, a Monte Carlo è sempre stato presente un giocatore italiano a livello di main draw nell’era Open. In totale, dal 1969 al 2011, sono stati 36 i giocatori italiani presenti nei main draw di Monte Carlo, i quali hanno giocato in totale 218 matches, vincendone 97 e perdendone 121 (92-116 esclusi gli scontri fratricidi).

Il record in termini di partecipazioni spetta a Panatta e Barazzutti (9), seguiti da Gaudenzi (8), Volandri e Furlan (7). Anche in termini di matches giocati Panatta e Barazzutti si dividono, con 21, la prima posizione - entrambi, fra l’altro, con un record di 12-9 - seguiti da Gaudenzi a quota 18 (10-8), Volandri a 14 (7-7), Seppi a 12 (6-6) e Mulligan a 10 (7-3), che considero italiano dal 1968.

Gli avversari degli azzurri sono stati per ben 34 volte giocatori spagnoli (12-22), a riprova della solidità della scuola ispanica su terra rossa, per 24 volte giocatori francesi (12-12), per 20 volte svedesi e argentini (9-11 e 6-14 i rispettivi record azzurri) e per 14 volte americani (7-7).

In termini di risultati ottenuti, spicca la finale persa da Barazzutti con Borg per 6-3 7-5 6-0 nel lontano 1977. Le semifinali sono state 7: 3 per Barazzutti, 1 a testa per Mulligan, Pietrangeli, Panatta e Gaudenzi. Nel 1969 ci furono due italiani in semifinale, appunto Mulligan e Pietrangeli, che persero, però, da Newcombe e Okker.
I quarti di finale complessivamente conseguiti sono stati 17: 6 volte da Panatta, 3 da Barazzutti, 2 da Mulligan e Volandri, 1 a testa da Pietrangeli, Cancellotti, Pistolesi0 e Gaudenzi.

Nelle ultime 20 edizioni del torneo solo Gaudenzi nel 1995 e Volandri nel 2003 e nel 2005 si sono spinti fino ai quarti di finale e solo Gaudenzi li ha vinti per accedere alla semifinale persa da Muster che poi avrebbe vinto il torneo contro Boris Becker.

Per quanto riguarda i cinque incontri di questo martedì a livello di pronostici (che non posso fare per il TennisVirtualTour ahimè,) li voglio sbagliare qui e beh, meno male che c’è quel derby, così almeno un italiano lo portiamo di sicuro al secondo turno. Un livornese o uno spezzino…proprio come se fossero stati Volandri contro Sanguinetti (anche se Davide era uno spezzino sui generis, nato all’ospedale di Viareggio e cresciuto come tennosta carrarino, ma poi stabilitosi a Ortonovo, provincia di la Spezia sul retro della casa paterna, e di Carrara sul davanti).

Penso che Volandri farà valere la sua maggior esperienza, anche se Giannessi, 21 anni e n.137 del mondo, potrebbe giovarsi del fatto di aver già giocato due incontri qui e certo avrà dalla sua l’entusiasmo dell’esordiente in un Masters 1000. L’unico precedente, a Rimini 2010, è favorevole a Volandri ma conta zero. Filippo vinceva 6-2 4-0 e lo spezzino si ritirò. Ma Giannessi era un bimbo, non aveva certo la fiducia che ha oggi. E poi è mancino e a Filippo i mancini non sono mai andati troppo a genio. A chi, del resto, piace incontrare i mancini?

Moderatamente ottimista sono per Seppi contro Hanescu, a dispetto dell’unico precedente negativo (ma sul cemento di Indian Wells un anno fa). N.44 contro n.105 e sulla terra rossa contro il rumeno ultimamente più presente nei challengers che nei grandi tornei, se l’altoatesino sta bene deve vincere. Se perde perdo anch’io.
Non sono ottimista invece sul conto di Fabio Fognini, per quanto il ligure di Arma di Taggia qui giochi quasi in casa. Ma le sue condizioni fisiche, almeno per me, restano un’incognita. E’ un numero 60 Atp che rischia di scendere giù se non si rimette in sesto. Llodra (n.47 del mondo) lo ha già battuto qua due anni fa, nonostante il suo serve&volley mal sembri adattarsi a una terra battuta non troppo rapida come quella monegasca. Ha il gioco per innervosire il nostro, che di solito non chiede altro che di farsi innervosire da qualcosa. Ma anche Llodra è tipo instabile emotivamente. Ha più esperienza ma è capace di tutto nel bene e nel male. Spero…nel male, stavolta, perché Fogni ha assoluto bisogno di ritrovare fiducia, punti e classifica. E al secondo turno Bellucci e Anderson non sarebbero avversari impossibili. Però se devo mettere un euro lo butto sul francese, con la speranza di perderlo.

Bolelli conto Cilic, n.22 del mondo non lo vedo proprio: ci ha perso le ultime tre volte, lo ha battuto quando era ancora sotto l’ala protettrice di Pistolesi (2008), onestamente se vincesse sarebbe una gran sorpresa. Disco rosso. Sulla carta. Meno male che però si gioca sulla terra rossa e non sulla carta.

E che dire per Starace-Berlocq. Hanno giocato più loro contro di qualsiasi altro pirmo turno del torneo monegasco. Ben 9 volte e se Starace aveva vinto 7 volte nei tornei minori, da quando i due si sono affrontati in quelli dell’Atp Tour, c’è sostanziale equilibrio: 2 a 2. Però …però è l’argentino ad aver vinto gli ultimi due incontri e non è che ultimamente Potito, qui con il fratello che gli somiglia come una goccia d’acqua, abbia brillato. Mentre Berlocqu, n.37 del mondo, viene da un periodo di forma assai brillante: finale a Vina del Mar e poi quattro quarti di finale. Niente male. Ai giocatori del TennisVirtualTour dico però che Berlocq ha un po’ male ad una gamba…Insomma contare sugli infortuni degli altri non è da veri gentiluomini, ma se si deve azzardare un pronostico certe cose è meglio saperle.

Ubaldo Scanagatta

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